L'undicesima bolgia dell'inferno, descritta da un Dante moderno, avrebbe come sfondo il parcheggio di un centro commerciale in una domenica di saldi. Hai presente, sì? Roba che potresti addirittura pensare di arrivarci a piedi, pur di non affrontare la ricerca estenuante di un parcheggio, anche artistico (leggi arrangiato).

E invece no: tu, imperterrita, ti butti con l'auto nella bolgia infernale e ti ostini a voler trovare il parcheggio più vicino all'entrata (il tacco non aiuta certo gli spostamenti a piedi).

Ma perché siamo così masochiste? La spiegazione del professor Andrew Velkey, della Christopher Newport University in Virginia, apparsa sul Today, è chiara: trovare parcheggio, specialmente quando è così difficile, ci fa sentire quasi onnipotenti, di sicuro soddisfatte di noi stesse. Senza contare che poi, dopo la fatica fatta, trattiamo il parcheggio trovato come un territorio da marcare. "Scusi, sta andando via?". E tu, con il sadico compiacimento della tigre che protegge i cuccioli, rispondi "No, sono appena arrivata" (senza dimenticarti di ridere come Crudelia Demon subito dopo).

Il professore di psicologia di cui sopra ci fornisce tre strategie vincenti per trovare parcheggio prima e per sopravvivere nella giungla dei centri commerciali:

1. Scegli una fila e cerca il parcheggio libero più vicino. Lascia perdere la vicinanza all'ingresso: come parametro, non è un metodo destinato ad avere successo.

2. Siediti e aspetta. Ci vuole pazienza, ma è provato che passerà comunque meno tempo rispetto a quello che impiegheresti per girare a vuoto alla ricerca del parcheggio perfetto (un classico miraggio da 40°C nel deserto).

3. Calma e sangue freddo quando aspetti che qualcuno, in procinto di andarsene, ti lasci un parcheggio. Non è una gara, né tanto meno la corsa alla sopravvivenza nella savana. E ricorda che quello che potrebbe diventare il tuo territorio a breve, al momento è ancora di proprietà di chi lo occupa. Se gli metti pressione, se ne staccherà con molta riluttanza e tu dovrai aspettare più tempo del dovuto.