"Eh? Non dovrò mica guidare una macchina?". Questa è stata la mia reazione all'invito di Kia per provare la nuova Kia Sorento Rebel, neanche mi avessero proposto di pilotare un'astronave.

In redazione siamo almeno in 4 a non guidare. Due non hanno la patente, le altre due (presente!) ce l'hanno ma non impazziscono all'idea di mettersi al volante: io sono una di queste. Ho imparato a guidare nella campagna veneta, mentre in città - tra semafori, traffico, manovre contorsionistiche per il parcheggio - preferisco andare coi mezzi pubblici o farmi scarrozzare dal mio fidanzato, che mi ha accompagnata in questa avventura. «Ti avverto, guidi tu!» l'ho messo in guardia scendendo dal treno a Verona Porta Nuova: la Kia Sorento Rebel Experience è iniziata proprio dalla mia città natale. Un ottimo inizio!

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Nel parcheggio ci aspetta il nostro driver, Geshe: un bel ragazzone che ci conduce fino al Byblos Art Hotel Villa Amistà: un posto incantevole che sembra uscito da una fiaba.

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L'indomani partiamo verso Dolegna del Collio, in Friuli. Il mio fidanzato si mette alla guida, mentre io protesto: «Guiderò dopo, abbiamo tutto il fine settimana davanti. Rilassati!» e mi accomodo sul sedile del passeggero. Devo dire: questo SUV è molto comodo. Inizio a toccare i vari comandi: cintuare allacciate, aria condizionata su 26 gradi, apriamo il tettuccio di vetro… Et voilà! Basta spingere un pulsante e si apre da solo. Si parte! Al primo semaforo però si spegne. Niente paura, è il sistema Start&Stop integrato, mi spiega il mio fidanzato, ridacchiando. Ok, non me ne intendo un fico secco di auto ma so un sacco di altre cose. Andiamo avanti?

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Verso ora di pranzo arriviamo da Venica & Venica, una cantina storica di questa zona, dove ci accolgono con vassoi carichi di frico fritto. Altro che light lunch alla milanese: qui in Friuli si fa sul serio! Dopo un breve giro della cantina scopriamo che questo era solo lo spuntino. Ce la faremo a rimetterci in marcia stremati dall'abbiocco postprandiale e con in corpo un paio di calici a testa? Gli organizzatori hanno pensato a tutto, infatti ci raggiunge una squadra di driver.

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Raggiungiamo Cividale del Friuli a bordo delle Kia Sorento Rebel, guidate dai nostri angeli custodi: ho già capito che non faremo altro che scofanare… ehm, degustare per tutto il resto del viaggio. Da Orsone ci aspetta Joe Bastianich, testimonial di Kia. Pochi mesi fa ho divorato la sua biografia e ho intervistato la sua biografa, Sara Porro: così ho scoperto che qui Joe ha piantato le sue radici, letteralmente: ha una vigna tutta sua dove produce il suo vino e viene spesso qui per rilassarsi, andare in bici e gestire il suo ristorante.

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Joe stringe la mano a tutti e ci offre un calice del suo Friulano bianco. Siamo già un po' brilli, ma non protestiamo. Alziamo i bicchieri per un bel brindisi e poi entra il vero protagonista della giornata, che per le prossime ore ruba la scena a Joe: il bombolone di azoto liquido. Eh sì, siamo qui per cucinare con questo coso!

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Servono gli occhialini di protezione e dei guantoni, perché, come ci spiega Joe «STAI MOLTO ATENTO! Una sola goccia di azoto liquido… ZAC! Può staccarti un dito». Molto rassicurante. Ci dividiamo a squadre e, sotto l'occhio esperto dei due chef di Orsone, Eduardo e Kelly, iniziamo a preparare due dessert: un biscotto con sorbetto di frutta e delle pere caramellate con granella e neve di azoto liquido.

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Io sono nella squadra di Kelly e devo fare la crema al mascarpone, mentre il mio fidanzato deve sbucciare e affettare gli agrumi. Sapendo quanto è maldestro temo per le sue falangi e mi rimbombano nel cervello le parole di Joe. Alla fine il risultato è strepitoso e ci mangiamo tutto quanto! Siamo davvero senza fondo…

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Il tempo di andare in hotel, la magnifica Villa Dragoni a Buttrio, a rinfrescarci con un rapido tuffo in piscina, torniamo da Orsone per la cena. Le nostre Kia Sorento Rebel parcheggiate una accanto all'altra, fanno proprio un bell'effetto. Ma c'è un intruso: la Ferrari d'epoca di Joe, tirata a specchio. Me lo vedo proprio, mentre gira per le colline friulane con la capote abbassata. Lui sì che ha capito tutto!

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Joe ci accoglie con un aperitivo stratosferico. Povero fegato, ma non possiamo assolutamente tirarci indietro. Fa gli onori di casa assieme alla sua bellissima moglie e si siede a tavola con noi. La serata è perfetta. Per non rischiare un calo del tasso alcolemico, mi porto a tavola il mojito. Non c'è nessun cartello che lo vieta, giusto?

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E per finire, dopo cena, Joe imbraccia la sua chitarra e suona per noi. Sfoglia il suo librone degli accordi e intona Knockin' on heaven's door di Bob Dylan e Mother dei Pink Floyd Non possiamo fare a meno di cantare con lui.

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Il giorno dopo ci aspetta l'esperienza off road. Partiamo verso i vigneti circostanti e proviamo la Sorento Rebel fuori strada: voglio provare a guidarla anch'io!

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Sul terreno accidentato la Kia Sorento Rebel se la cava benissimo. Devo solo stare attenta a non strofinare la fiancata contro un albero, ma ci pensa il mio fidanzato a darmi le istruzioni giuste: «Più a destra! Stai più a sinistra! Frena! Adesso accelera. Frena!». Per fortuna la Sorento Rebel ha 4 ruote motrici, il cambio automatico e il sistema di assistenza per le partenze in salita, quindi perfino io che sono una frana totale mi scopro pilota, mentre attraversiamo un boschetto pieno di curve in salita.

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È quasi ora di tornare a casa: imbocchiamo l'autostrada mentre inizia a piovigginare. Ci fermiamo per un repido briefing con gli organizzatori: ci si trova tutti a Villa Luppis, vicino a Pordenone. Aziono il sistema di parcheggio assistito: le videocamere visualizzano sul monitor la situazione davanti e dietro l'auto, e sul monitor appaiono le linee di manovra. È utilissimo: non si rischia di andare a sbattere e riesco a uscire dal posteggio in 3 manovre, un record! Ormai ci ho preso gusto: guido io anche in autostrada. Scopro così che ho disimparato ad andare dritta, ma niente paura: per le schiappe come me c'è un sensore che suona quando invadi l'altra corsia. Un altro sensore molto furbo è quello che ti avvisa se stai rientrando troppo presto dopo un sorpasso: c'è una spia che lampeggia sullo specchietto retrovisore.

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La nostra avventura si conclude con una grigliata preparata dallo chef Venerando Valastro. Mentre divoriamo costolette e hamburger ci svela qualche trucchetto per cuocere bene la carne al barbecue. E da domani, tutti a dieta!

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Se anche tu vuoi provare l'itinerario della Kia Sorento Rebel Experience, segnati questi indirizzi: partenza da Verona, dove puoi girare per le colline attorno al Lago di Garda. In autostrada raggiungi il Collio (A4/E70) e ammira la campagna al confine tra Italia e Slovenia. Nei dintorni di Cividale del Friuli puoi fare off road sulle strade bianche che collegano Buttrio a Pulfero, costeggiando il fiume Natisone e addentrandoti nei boschi che attraversano Lasiz e Tarcetta. Sulla via del ritorno puoi raggiungere Pordenone in autostrada e andare fino a Mestre passando da Treviso, ammirando il panorama nelle strade secondarie e lungo la strada Provinciale.