Abituati come siamo alla perfezione dei personaggi famosi, vederli alle prese con la ricerca di cibo, la costruzione di capanne e la caccia a posti letto per la notte è fonte di inesauribile (e sadica) soddisfazione per gli spettatori. Che infatti premiano con ascolti importanti e grande interesse social programmi come Pechino Express su Sky e Now e l'Isola dei famosi, appena partita con l'edizione 2024 su Canale 5. I survivor reality in cui un gruppo di personaggi celebri e di non-vip provano a sopravvivere nella natura selvaggia continuano a piacere: Pechino Express, giunto alla sesta tappa, mantiene saldi davanti alla tv in media 500 mila spettatori a serata, con picchi di 215mila interazioni social totali durante la puntata dell'11 aprile, andata in onda in concomitanza della seconda puntata dell'Isola. Pur se non particolarmente brillante in termini di share (che sempre l'11 aprile ha fatto il 17,75% con 2.432.000 telespettatori), il reality condotto da Vladimir Luxuria ha generato, come il concorrente di Sky, migliaia di commenti e reazioni sui social. Segno che questo tipo di programmi, anche se non proprio innovativi, continuano a convincere e a incuriosire.

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Il merito è della linea editoriale ma soprattutto del cast: gran parte del successo di questi programmi è dovuto alle imprese di chi si mette in gioco tra prove di forza e viaggi avventurosi in terre esotiche. L'Isola dei Famosi per la nuova edizione ha mescolato sapientemente vip come Joe Bastianich, Edoardo Stoppa di Striscia la Notizia e la campionessa Valentina Vezzali e non-vip come il poeta urbano Pietro Fanelli che già sta portando zizzania nel gruppo; Pechino Express, complice il fascino intramontabile dei paesaggi del Vietnam, del Laos e dello Sri Lanka che fanno da sfondo al reality, riesce a catturare anche l'attenzione degli amanti dei viaggi e dei bei panorami. In comune i due show hanno il focus sulle relazioni tra giocatori - coppie di amici o parenti nel caso di Pechino, gruppi molto assortiti sull'Isola - le prove di forza o astuzia e la carenza di generi di prima necessità che i concorrenti devono guadagnarsi in ogni modo. Pena la fame o la notte all'aria aperta. Nonostante entrambi i format non siano più nuovissimi e abbiano mantenuto la stessa formula sin dagli inizi modificando giusto qualche regola per dare respiro al montaggio quotidiano, i survivor show sembrano appassionare il pubblico come agli inizi.

Certo i momenti trash non mancano, ma il fatto che la convivenza o le prove dei concorrenti siano finalizzate a uno scopo - mangiare, dormire in un letto vero - concede allo spettatore l'illusione che il reality non sia fine a se stesso come capita col Grande Fratello, spesso criticato per la sua inconcludenza. Aggiungiamoci sfondi da favola, un montaggio azzeccato e una conduzione centrata (con Luxuria all'Isola e Costantino Della Gherardesca insieme a Fru dei The Jackal a Pechino Express) e l'equazione per il successo eterno di questi reality è servita. Stagione dopo stagione.