Con la settimana della moda parigina da poco conclusasi all’ombra della Tour Eiffel e accanto al grande Louvre, è tempo di rimpolpare il già ricco elenco di abiti che, tra 2022 e 2023 hanno colpito con la loro stravaganza. Moda stessa che diventa al giorno d’oggi importante veicolo per i numerosi stilisti in tutto il mondo, di espressione della loro creatività e modo di essere, realizzando così delle vere e proprie opere d’arte del nuovo secolo. Da Bella Hadid che ha sfilato con indosso uno spray dress a Irina Shayk leonessa, passando per Doja Cat e le sue migliaia di applicazioni in cristalli. Quali sono gli abiti più strani delle ultime sfilate.

Fashion Week: creatività che ispira (e che fa discutere)

Quell’eterno connubio tra moda e arte che oggi si fa ancora più vivo nelle creazioni dei numerosi stilisti in tutto il mondo. Moda che non è più solo indossare semplici abiti all’ultimo grido e in linea con le tendenze, ma diventa lo scrigno di qualcosa di molto più segreto: il modo per esprimere, attraverso abiti e accessori, tutta la propria essenza. Il proprio modo di essere, di pensare e di agire, tanto per chi quelle creazioni le indossa, quanto per chi le realizza. Non è difatti un caso che le sfilate dei migliori stilisti siano ormai concept attentamente studiati in ogni aspetto della messa in scena, per regalare ai propri spettatori l’entrata in un immaginario tutto nuovo. È così che, alla presentazione di mise classiche, eleganti, ma anche raffinate e chic, si associa sempre più spesso la voglia di catwalk stravaganti, con capi d’abbigliamento mai visti prima. Vere e proprie opere d’arte del nuovo secolo e millennio. Perché la moda, contaminata quotidianamente da musica, architettura, cinema e arte, è essa stessa una forma di assoluta creatività. Da Schiaparelli e la sua recente voglia di raccontare in trame di tessuto tutta la storia classica dell’inferno dantesco (non senza sollevare accese discussioni) a Viktor&Rolf e i loro abiti che trascendono dai confini netti del corpo. Passando per Coperni impiegato nella prima realizzazione di uno spray dress. Quali sono gli abiti più strani e belli delle ultime sfilate.

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Estrop//Getty Images

I vestiti più strani delle sfilate 2022/23

In trepidante attesa di scoprire quali saranno le interessanti creazioni che i migliori fashion designer presenteranno in occasione delle prossime Fashion Week in calendario, di New York, Londra e Milano, ripercorriamo tutto il meglio degli abiti delle ultime sfilate, guardando a quelle che sono state le opere di tessuto più stravaganti e in grado di colpire il pubblico.

  • Coperni e il suo spray dress

C’è Bella Hadid che, in occasione della penultima Paris Fashion Week, tenutasi lo scorso ottobre per la presentazione della moda primavera estate 2023, è entrata in scena con indosso solo un paio di slip color carne, lasciando tutti i presenti nel front row di stucco. Salvo poi compiere la vera magia. È al volto della top model americana che Coperni ha affidato la presentazione del suo primo spray dress. Un abito che, più che essere strano (è bianco e simil-tubino, con spalle scoperte), colpisce per il suo essere cucito, pardon letteralmente spruzzato, sul corpo della modella, mettendo in luce le sue forme. Un tutt’uno di alta moda, arte e tecnologia, che porta il nome di Sébastien Meyer e Arnaud Vaillant co-fondatori del brand.

  • Schiaparelli e l’inferno dantesco

Torna in auge la magia della Paris Fashion Week, ma in questo caso voliamo alla settimana modaiola dello scorso gennaio, quando i migliori stilisti e designer haute couture, hanno presentato all’ombra della Tour Eiffel le loro creazioni per la moda SS 2023. Tra loro anche Daniel Roseberry, direttore creativo di Schiaparelli, che ha portato in passerella tutti i suoi tormenti, esprimendoli in vestiti dal puro richiamo dantesco. Catapultati in un inferno glam di abiti capaci di ergersi a espressione degli istinti animali che guidano ancora l’umanità. Da Irina Shayk e il suo long dress nero, monospalla, con testa di leone (finta) creata da abili mani artigiane, a tigri e pantere, senza dimenticare pellicce di ogni tipo e i richiami dorati come fuoco, tipici del brand. Una sfilata che di certo, come ci si aspettava per la sua stravaganza, non è stata esente da polemiche, anche per la scelta di rappresentare animali, pur non in carne e ossa.

  • Doja Cat e quell’abito che la fa sembrare di un altro pianeta

Tra le innumerevoli star internazionali presenti al front row di Schiaparelli, non poteva di certo mancare una delle cantanti più in voga del momento: Doja Cat. L’artista losangelina ha colpito tutti i presenti (e anche i fan pronti ad attenderla in strada) con quella che di certo rimarrà tra le mise più chiacchierate dell’intera stagione di stile. Un total dress rosso della casa di moda francese, che è stato reso ancora più strano e speciale non solo dalla colorazione ton sur ton di ogni lembo di pelle lasciato libero, ma anche dall’applicazione attenta di oltre 30mila cristalli. Il suo outfit da vera marziana arriva dopo l’abito ispirato a Saturno, disegnato per Doja dallo stesso Roseberry, in occasione dei Billboard Music Awards 2022.

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Jacopo Raule//Getty Images
  • Per Viktor&Rolf gli abiti sono la nostra estensione

Se come si suol dire, gli abiti e gli accessori, ma anche i trucchi e i tagli di capelli che scegliamo ogni giorno, sono realmente l’estensione di noi stessi e ciò che siamo, è da questo ragionamento che gli stilisti Viktor&Rolf sono partiti per la creazione della loro interessantissima sfilata per l’ultima Settimana della Moda parigina. Tra corsetti e corpetti, drappeggi e cristalli, ma anche lunghe gonne impreziosite da tutta la vaporosità del tulle, gli abiti color pastello della casa di moda con sede ad Amsterdam, hanno colpito tanto per la loro bellezza e delicatezza, quanto per l’essere stati indossati dalle modelle in passerella, nei modi più stravaganti possibile: sottosopra, in diagonale, di traverso o ancora fuori dai confini netti del corpo, in un catwalk di certo tra i più originali degli ultimi mesi. In grado di capovolgere in maniera letterale, il significato della moda odierna e il suo rapporto con l’arte. Dopotutto, il duo creativo olandese, formato da Viktor Horsting e Rolf Snoeren non è nuovo a questo tipo di sorprese, da anni protagonisti di show modaioli di assoluta avaguardia e sorprese inaspettate.