I numeri parlano chiaro, nonostante i grandi progressi degli ultimi anni, nel mondo musicale la distanza tra uomini e donne è ancora altissima. Nel nostro paese solo il 18% dei cantanti è donna, dato che si riflette anche nelle classifiche streaming. Su Spotify in top 10 sono ancora in minoranza e a marzo del 2024 appaiono solo tre nomi, da Annalisa volata a Los Angeles per la manifestazione di Billboard Woman in Music , alla vincitrice di Sanremo Angelina Mango, dopo dieci anni dall’ultima vittoria femminile, fino a Rose Villain che proprio l’8 marzo ha pubblicato il suo secondo album Radio Sakura.

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All’ultimo Festival di Sanremo le donne erano 9, anzi 10 se si conta anche Angela dei Ricchi e Poveri, su 30 partecipanti. E anche nei grandi Festival il punto rimane lo stesso: agli iDays di Milano tre le donne annunciate in cartellone - Doja Cat, Avril Lavigne e Lana Del Rey. A Rock in Roma solo le BabyMetal, a Lucca Summer Festival tra tredici nomi solo Diana Krall. Ma non sono i numeri a fermare le donne che, nel mese di marzo, lanciano nuova musica, tra messaggi di empowerment e grande libertà.

Sono così usciti l’8 marzo, nel giorno della Festa della Donna, progetti di artiste che fanno della forza e indipendenza femminile il proprio baluardo, da Big Mama con Sangue, per superare le proprie fragilità e raccontare i dolori, ricercando la condivisione di chi impara a essere più forte, a Rose Villan che nel suo Radio Sakura mette speranza, dimenticando le ombre del passato, diventando la donna che sognava di essere. Ma anche Ariana Grande che in eternal sunshine si trova più libera, più soddisfatta, più capace di godersi la sua arte. O Angelica che in Sconosciuti Superstar si libera da rabbia e dolore.

Le donne cercano risposte, le donne trovano la cura attraverso suoni e parole. Forti sono anche i singoli da Ele A che canta un desiderio di pace in "Dafalgan" a Denise Faro che canta "Libera e se mi va", brano di Vasco Rossi come regalo per la festa della donna, per cantare tutte le donne, a Chadia che ha sempre messo la libertà espressiva al primo posto e pubblica "Filo Spinato - La Superbia" contro la violenza sulle donne. Un giorno per celebrarle, un mese dedicato: a marzo sono attesi anche i nuovi dischi di Beyoncé con il suo Act II, secondo atto della trilogia Renaissance, Shakira con Las Mujeres ya no lloran, ovvero le donne non piangono più, anche lei finalmente libera di poter essere ciò che vuole, lasciandosi alle spalle il dolore degli ultimi anni. E Norah Jones che si prepara a pubblicare il suo nono album Visions.

Le donne hanno tanto da dire, le donne lo dicono. Marzo come mese prescelto per celebrarle, ma a noi è chiaro. Non basta un mese, non basta un giorno. Ed è giusto continuare a ricordarlo.