Pelle di seta, fisico da modella e uno sguardo da cui traspare una determinazione senza limiti. Carmen Jorda corre in macchina (e prima ancora in ko cart) da quando era giovanissima. Ha ereditato la passione per i motori dal padre José Miguel Jordà, ex pilota. «È il mio più grande motivatore e sostenitore», spiega la 30enne spagnola, molto impegnata a promuovere il ruolo delle donne nel motorsport (fa parte della FIA Women’s Commission). Carmen si muove tra le auto e la moda (è ambassador del brand Carrera). Dopo aver corso in GP3 e aver ricoperto il ruolo di pilota di sviluppo per alcuni team di Formula 1 come Lotus e Renault, lo scorso dicembre è stata protagonista, insieme ad altre cinque donne, della sessione di test di Formula E ad Al Diriyah, in Arabia Saudita. Oggi sta valutando alcune proposte per correre in Formula E.
Ciao Carmen, raccontaci una tua giornata-tipo
"Quando non sono in viaggio, mi alleno almeno per due ore, seguo la mia dieta e guido, anche solo col simulatore".
Che tipo di allenamento segui?
"Mi alleno tutti i giorni, seguo un metodo chiamato Tracy Anderson Method. Lo amo, è intenso e molto vario perché prevede salti, esercizio cardio, movimenti per tutto il corpo e in particolare per il “core”, la parte centrale. Alla fine ti senti benissimo. Amo allenarmi!".
Segui anche una dieta?
"Sì, abbastanza stretta. Mangio sano, non mangio carne e non bevo alcolici. Come atleta ho bisogno di essere sempre super in forma! Lo faccio da quando sono giovane: “Sport is my life!”".
Quali valori ti ha insegnato lo sport?
"Gareggiare mi ha dato la possibilità di vivere molte esperienze. Questo sport richiede molto impegno, devi essere pronta a dedicarti con tutta te stessa. Mi ha insegnato la disciplina, ad essere forte e ad affrontare anche le cose che non mi piacciono. Un bagaglio che mi porto dietro anche nella vita".
Cosa o chi ti motiva di più?
"Faccio sport da quando avevo 11 anni e ci sono stati dei momenti di difficoltà e di noia. Mio padre è il mio più grande motivatore".
E tua madre, non ha mai contrastato questa tua passione?
"Sì, si preoccupa. Mi ha sempre ripetuto di stare attenta: “Non fare questo, non fare quello...”. Ma alla fine ha accettato che io seguissi il mio istinto".
Cosa ami di più del tuo sport?
"La velocità, ma anche tutto quello che sta attorno alla gara: la competizione, l'adrenalina che sale quando ti metti al volante. Sono sensazioni che puoi provare solo in quegli istanti, e che mi hanno resa “dipendente”. Guidare, gareggiare, è qualcosa senza cui non posso vivere".
Cosa diresti alle ragazze che vogliono diventare pilote?
"Non mollare mai! Qualunque sia il tuo obiettivo, troverai molte pietre sulla tua strada. Se ti fermi, non raggiungerai mai quello che vuoi. Ma se gestisci te stesso e ti spingi oltre, se credi in quello che fai, nessuno ti può fermare".
Quale è stato il più grande ostacolo che hai superato?
"Gli sport di motori sono prettamente maschili, e spesso vedi cose che non ti piacciono. Ma devi attraversarle e superarle. Dirti “sono qui, posso farcela. Se ce l'ha fatta qualcun altro, perché non dovrei farcela io?”. Mi focalizzo solo sui miei obiettivi e lavoro duramente per ottenere i risultati che voglio.
Hai dei buoni rapporti con i tuoi colleghi?
"Sì, alcuni sono amici più stretti, altri meno, ma in generale ho dei buoni rapporti".
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
"Stare con le persone che amo: i miei amici, la mia famiglia. Non posso trascorrere molto tempo con loro, ma per stare bene ho bisogno della loro energia".
C'è qualche donna che ti ha ispirata?
"Serena Williams è sempre stata un mito per me: è diversa da tutte le altre, forte, determinata. Mi piace moltissimo il suo modo di essere".
Ami la moda?
"Sì, fin da giovane ho seguito delle campagne per un marchio di jeans e per una nota azienda di abbigliamento da montagna. Sono diventata testimonial Carrera perché penso che questo marchio abbia molto a che fare con il mio carattere: determinata e forte. Nella vita, mi piace vestirmi abbastanza elegante, chic. Direi che il mio stile è sport-chic!".
