Buone notizie per le tue amiche irlandesi: in Irlanda dal 1 gennaio 2019 la violenza psicologica nelle relazioni di coppia è diventata un reato. Non solo per chi è unito dal vincolo del matrimonio, non solo per chi è fidanzato, ma per chiunque abbia una relazione intima con qualcun altro. Una enorme conquista per tutti gli irlandesi, in particolare per milioni di ragazze e ragazzi che, se vengono abusati psicologicamente dal partner, da quest'anno verranno finalmente ascoltati e difesi.

Questa nuova legge, contenuta nel Domestic Violence Act 2018, aiuterà a proteggere le vittime di “controllo coercitivo” da parte del proprio partner e tutela anche le coppie non sposate o che non vivono insieme, anche se non hanno convissuto nemmeno un giorno (lo dice chiaro e tondo il testo della legge).

Il Ministro della Giustizia irlandese ha spiegato che questa legge riconosce l'importanza di tutelare le vittime di violenza psicologica, tanto quanto quelle di violenza fisica. L'abuso sul piano psicologico "commesso da un partner contro l’altro in un contesto intimo” tradisce un patto di fiducia tra persone che, in teoria, dovrebbero volersi bene. La legge irlandese punisce questo sopruso con una pena fino a cinque anni.

In Europa anche la Francia, il Regno Unito e la Scozia hanno leggi specifiche per tutelare le vittime di violenza psicologica. In Italia non esiste ancora una legge ad hoc, ma ci sono diversi articoli del Codice Penale che tutelano le vittime di violenza psicologica tra le mura domestiche.

Una violenza invisibile da cui puoi difenderti

Per la legge italiana la violenza psicologica che si consuma all'interno della coppia non viene tutelata da una legge specifica, ma può rientrare nel reato di maltrattamento in famiglia (Art. 572 del Codice Penale), con pene fino a 6 anni, e si può applicare quando il maltrattamento psicologico arriva da un membro della famiglia, incluso il convivente. Questo articolo perciò non ti difende dalla violenza del tuo fidanzato a meno che conviviate.

Per di più ci sono altre limitazioni, perché si applica solo se la violenza non è sporadica ma viene ripetuto nel tempo. Una sfuriata di gelosia isolata, quindi, non si configura come violenza psicologica, ma litigi furibondi continui in cui lui (o lei) ti zittisce, ti impedisce di replicare, ti costringe a subire insulti o minacce anche senza necessariamente alzare la voce, o se senti che il tuo partner ti tiene soggiogata psicologicamente, in questo caso possono esserci gli estremi per denunciare e farti aiutare.

L'Art. 610 del Codice Penale sulla Violenza Privata include anche gli atti di violenza psicologica e si può applicare quando una persona viene costretta (anche dal partner o da un ex) a fare o a non fare qualcosa con le minacce.

Lo stalking, punito dalla legge sugli Atti persecutori (Art. 612 bis), è una forma gravissima di violenza psicologica, che prevede una pena da 6 mesi a 4 anni o pene più dure se chi lo subisce è minorenne. Puoi denunciare per stalking alle forze dell'ordine un ex che si apposta sotto casa tua insistentemente e non si schioda dopo che ripetutamente gli hai chiesto di andarsene, o ti bombarda di messaggi che ti mettono ansia o ti fanno sentire in pericolo.

Non te lo meriti (se è questo che stai pensando)

I reati di violenza psicologica non sono facili da individuare e da denunciare, spesso perché le vittime si sentono in difetto, si vergognano, si sentono come se avessero fatto qualcosa per meritarselo o in qualche modo fosse colpa loro. Quindi non ne parlano e continuano a subire.

Ammettere che il tuo ragazzo ti umilia, ti fa sentire una nullità, ti prende in giro pesantemente di fronte ai suoi amici riducendoti alle lacrime, non è facile. Ammetterlo equivale a mettere in discussione il vostro amore e in pericolo la vostra relazione. Potresti accorgerti che ti sei messa con una persona che non ti ama. Ma voltarti dall'altra parte, chiudere gli occhi davanti all'abuso che stai subendo, sopportarlo come se facesse parte degli alti e bassi di una normale relazione (ne sei proprio sicura?), non impedirà alla violenza di sabotare comunque il vostro rapporto, né di scavare una voragine dentro di te.

Se hai timore a confidarti con le tue amiche, o con i tuoi genitori per paura di essere giudicata o che insistano perché vi lasciate, parlane con uno psicologo, anche quello della scuola se l'istituto che frequenti mette a disposizione questo servizio. Oppure puoi andare ai consultori per famiglie all'ASL della tua zona e chiedere un incontro gratuito.

Un sopruso che va combattuto, senza distinzioni di genere

Nel mondo il numero delle donne vittime di violenza psicologica è alto. Secondo gli ultimi dati Istat le più colpite sono le ragazze da 16 a 24 anni: una su tre ha subito abusi psicologici da parte del partner.

L'Italia è tra i primi paesi europei che hanno firmato la Convenzione di Istanbul, che combatte la violenza contro le donne inclusa la violenza domestica, in vigore dal 2014. Per farti capire quanto è grave questo reato, considera che la violenza contro le donne, anche quella psicologica, per la legge europea rappresenta una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione di genere (art. 3 della Convenzione).

Anche se le donne sono una maggioranza, non dimentichiamo che anche tanti uomini subiscono violenza, inclusa quella psicologica: circa cinque milioni in Italia, secondo una ricerca condotta otto anni fa dall'Università di Siena su un campione di uomini tra i 18 e i 70 anni, con lo stesso criterio con cui l'Istat raccoglie i dati dati sulla violenza contro le donne. Il 70% degli intervistati hanno rivelato di essere stati derisi per il loro aspetto fisico o duramente insultati per la loro condizione economica dalla propria moglie, fidanzata o compagna.

Il documentario Follow This, creato da Netflix in collaborazione con Buzzfeed, dedica una puntata alla violenza psicologica sugli uomini: guardarlo ti aprirà gli occhi su molti aspetti della relazione che affogano negli stereotipi delle differenze di genere. Molte sono testimonianze di uomini che si lasciano umiliare verbalmente dalle loro compagne. Ti farà riflettere!

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Gaia Giordani
WEB EDITOR
Copywriter e blogger della prima ora, divoro serie TV e nel tempo libero sforno muffin al cioccolato. Ho scritto da poco il mio primo romanzo. Cintura nera di karate. Ho un'insana passione per gli squali, una volta ne ho accarezzato uno. 99% digital, 1% human.