La pausa pranzo in ufficio falla con i cibi sani che porti da casa perché un pasto casalingo è una sana abitudine quando è ben bilanciato ed adeguatamente ricco di macro e micronutrienti.

Indubbiamente è un impegno in più, ma è un modo di occuparsi della propria salute in maniera consapevole e spesso anche con un risparmio economico.

Un buon pranzo dovrebbe essere facile da digerire, non ingombrante, deve consentire di mangiare in modo rilassato mentre si vive anche la convivialità con i colleghi: il consiglio infatti è quello di non mangiare da soli davanti al computer, ma di dedicare almeno mezz'ora al pasto con i colleghi.

No a contenitori che chiudono male, difficili da gestire e che non garantiscono una conservazione corretta del cibo; via libera acontenitori di plastica BPA free (bisfenolo A, che è un disturbatore endocrino) e di vetro infrangibile che è senza BPA eftalati (dannosi per il corpo), posate di legno usa e getta o d'acciaio. 

Evita alimenti deperibili come salse e maionese, prediligi piatti unici da sistemare in un unico contenitore, come ad esempio un'insalata di cereali integraliverdure e pollo oppure un panino integrale o ai cereali con insalatapomodori e tonnooppure legumi speziati con verdure miste

Sconsigliati i cibi confezionati (soprattutto se in contenitori di plastica e metallo),ricchi di conservantisale e glutammato monosodico. Tra l'altro quest'ultimo potrebbe indurre nervosismo e mal di testa, causando un calo di attenzione dopo il pasto.

Inoltre, avere la possibilità di portare il pranzo da casa consente anche in caso di allergie e/o intolleranze alimentari di poter mangiare in tutta sicurezza. 

Pensa che nell'Europa del Sud circa il 70% delle persone è intollerante al lattosio e 7 persone su 10 non sono in grado di digerire correttamente latte e derivati

Perciò, se non si presta attenzione a ciò che contengono tramezzinitoast e pizzette, in cui di solito sono presenti latte o burro, il rischio è quello di avere disturbi intestinali e generali.

Un buon rendimento lavorativo dipende anche da come è nutrita la mente.

L'ideale è evitare snack ricchi di zuccheri e grassi saturi che provocano sbalzi glicemici ed insulinemici con ripetuti cali dell'attenzione; patatine fritte ricche di acrilammide che è cancerogena, salatini e succhi di frutta

Attenzione: anche se riportano la dicitura senza zucchero aggiunto, i succhi di frutta sono una trappola alimentare perché hanno un'alta concentrazione di fruttosiozucchero che viene metabolizzato solo dal fegato ma che viene sovente convertito in grasso. In questo modo si affatica il fegato stesso e gli studi dicono che questo può favorire l'insulinoresistenza, che  favorisce l'obesità

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Serena Missorimedico chirurgo, specialista in Endocrinologia e malattie del ricambio, Medicina anti-aging, Cefalee, Nutrizione psico-biotipizzata, autrice, tra l'altro, di "Allenati, Mangia e Sorridi" (LSWR Edizioni, € 21,16)