Se ti chiami Carrie Ann Mathison e fai l’agente operativo della CIA, metti subito le carte in tavola. Scordati un ruolo da bellona senza tempo o da ragazza dell’alta società. Niente occhi dolci e cuori infranti per te, se non il tuo. Tu sei il prototipo della “ragazza-tosta-che-si-mette-nei-guai-per-amore”.

Sai quelle che si innamorano sempre dell’uomo sbagliato? Quelle che ignorano tutti i segnali del destino e i consigli degli amici più cari? Ecco, proprio loro. Quelle che quando cadono in errore lo fanno con l’accanimento e la disperazione di non ha più nient’altro da perdere, al massimo la propria anima. Perché la vita con te, diciamocelo, non è stata facile.

Dicono che tu sia pazza. Bipolare, anzi. Ma è solo perché tu sei una di quelle donne che quando c’è da inseguire una causa persa ci si lanciano di impegno, anima e cuore. Quelle che non mollano mai, che si tratti di accusare di terrorismo l’eroe senza macchia appena tornato dalla guerra o di innamorarsi di lui, rovinandosi la vita. Sempre con lo sguardo febbrile della preda sotto tiro, capace di servirsi del prossimo, minacciare e proseguire per la propria strada esattamente come fanno i suoi nemici, disposti a tutto pur di farsi saltare in aria con qualche migliaio di infedeli a far loro compagnia.

Non ti preoccupare, Carrie. Con la tua folle lucidità sei in buona compagnia, anche se nel mondo in cui ti muovi non puoi credere a nessuno. Gli amici più cari, l’ex capo che pure ti ha amato, i parenti: tutti ti vorrebbero piatta e prevedibile, imbottita di pillole e sotto controllo. Tu tira dritta e affidati solo al tuo fiuto, come i detective “hard boiled” abituati a schivare routine e pallottole. Quando non saprai più qual è il confine fra la verità e la menzogna, potrai sempre chiudere gli occhi. E fidarti del tuo istinto.

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