Al nostro pianeta chiediamo molto più di quanto sia in grado di darci. La nostra "impronta ecologica" è troppo alta, cioè la domanda dell'uomo nei confronti della biosfera eccede. I consumi umani vanno a un ritmo molto più veloce rispetto alla capacità rigenerativa della terra. Siamo nell'epoca del sovraconsumo: la terra impiega un anno e mezzo per rigenerare completamente le risorse rinnovabili che l’umanità utilizza in un solo anno. Ecco le emergenze a cui far fronte finché siamo in tempo...

Ridurre le emissioni di CO2.
Secondo una stima del National Research Council gli ultimi decenni sono i stati più caldi negli ultimi 400 anni e forse negli ultimi 1000 anni. I cambiamenti climatici generati dai gas a effetto serra, in primis l'anidride carbonica (CO2) hanno gravi conseguenze per la biodiversità e per le popolazioni. Non sono solamente la prima causa di riscaldamento globale, ma anche di inondazioni e siccità.

Limitare l'assunzione di carne.
Quasi la metà della produzione agricola mondiale viene utilizzata come mangime per gli animali e gli allevamenti intensivi sono tra responsabili dei cambiamenti climatici, con il 70% delle aree deforestate in Amazzonia destinate a pascoli. La FAO stima che tra il 1900 e il 2000 sia andata perduta il 75% della diversità delle colture, a causa delle tecniche colturali intensive che non rispettano i cicli naturali, le monoculture che necessitano di fabbisogni idrici elevati e l'impiego di sostanze chimiche dannose per la biodiversità e la salute umana.

Fermare la deforestazione.
Negli ultimi 10 anni oltre 13 milioni di ettari di foresta sono stati eliminati dalla faccia della Terra, secondo quanto stimato dal WWF. La deforestazione e il degrado forestale causano perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici, che a loro volta possono danneggiare le foreste, ovvero il polmone del nostro pianeta.

Combattere la cementificazione.
Ad oggi oltre la metà della popolazione mondiale vive in aree urbane, entro il 2050 due terzi della popolazione mondiale vivranno in città. Questo dato preoccupante che emerge da una ricerca UNFPA causerà un aumento della cementificazione, responsabile dell’impermeabilizzazione dei suoli, di modificazioni climatiche localizzate e della frammentazione degli habitat di alcune specie animali e vegetali di importanza planetaria, oltre a ridurre l’estensione e la capacità produttiva agricola.

Rispettare le risorse ittiche.
Il pesce è la principale fonte di proteine animali per più di un miliardo di esseri umani ed è fonte di reddito per milioni di famiglie in tutto il mondo. La pesca intensiva e l'inquinamento danneggiano gli oceani: la FAO denuncia lo sfruttamento di oltre l’80 % degli stock di pesce. I sacchetti e le bottiglie di plastica sono i rifiuti marini più diffusi al mondo. Il ruolo degli oceani nella tutela della biodiversità e del clima è quindi fondamentale.

Guarda il calendario completo degli eventi green che si terrano nei negozi Lush in occasione dell'Earth Day 2013