Non se ne può più. Di che cosa? Ma dei tira e molla tra Robert Pattinson e Kristen Stewart, naturalmente. Non se ne può davvero più. Pare che adesso, per esempio, stiano tornando insieme. Per quanto, però? Pare che lei abbia prenotato un cottage in cui andare a trascorrere le vacanze natalizie insieme. Sembra che voglia lasciar passare a Robert il Natale in famiglia, in Inghilterra, per poi convincerlo a proseguire i festeggiamenti con lei in questa benedetta casa di campagna nel sud della Francia. Come andrà? Vedremo.

Se ti sei persa qualche passaggio, sappi che US Weekly ha pubblicato un'utilissima timeline della storia, dal tradimento in avanti. Purtroppo arriva solo fino a luglio, ma per il resto ci sono io, no? Ecco. Vale comunque la pena riassumere tutta la faccenda, anche solo perché tu possa rinfrescarti un po' la memoria. Dunque. Tutto inzia nel luglio del 2012, più precisamente il 24, quando il sopracitato US Weekly pubblica le foto dello scandalo: ta-da!, Kristen è stata beccata qualche giorno prima in atteggiamenti inequivocabili con Rupert Sanders, il regista inglese quarantunenne (e sposato, e padre di due bambini) di Biancaneve e il cacciatore, film che tra l'altro avevo anche abbastanza apprezzato, con la Stewart nei panni di una Biancaneve rock e Charlize Theron in quelli della matrigna.

Come disse una mia amica all'epoca: «Dopotutto il film s'intitolava Biancaneve e il cacciatore, mica Biancaneve e l'amico di famiglia». Infatti. E per l'appunto, Sanders e la Stewart finiscono a pomiciare su una collina di Los Angeles.

Apro una piccola parentesi su pomiciare: io non ho mai ben capito che cosa volesse dire, anche perché è una di quelle parole che in italiano non esistono per davvero, ma vengono importate a forza con il doppiagese, cioè la lingua strampalata in cui vengono doppiati i film (penso a espressioni come figliolo, o dannazione, o appunto pomiciare, tutte cose che un essere umano di madrelingua italiana non ha mai detto in vita sua). Al ginnasio LITIGAI persino con una compagna di classe, perché non eravamo d'accordo sul suo significato: lei sosteneva che volesse dire «flirtare», io che invece no, che significasse «baciare e allungare anche un po' le mani, non tipo petting, ovvio, ma una manata qua e là, dove capita». Non ci sarà mai chiarezza, su questo punto. Tu hai idee? Ad ogni modo non significa «flirtare», di questo sii pure certa. E anche tu (non preoccuparti, non dico a te, dico alla mia compagna di classe, nel caso mi stesse leggendo), non credere: se per caso dovessi sbagliarmi, ho comunque più ragione io di quanta ne avessi tu.

Ma torniamo a noi, cioè a loro. Dov'eravamo rimasti? Ah, sì. Il 24 luglio del 2012 esce questo pezzo con le foto dei baci e degli smanacciamenti. Panico. Crisi. Pestilenze e carestie. Kristen chiede scusa all'intero globo terracqueo. Rupert Sanders chiede scusa alla moglie e ai bambini. Esce un video di una fan pazza che, disperata, delira sulla fine dell'amore tra i suoi beniamini (ti prego, prenditi qualche minuto e guardatelo: tutti noi, in fondo, abbiamo uno o più grumi di follia che ci abitano il cervello, ma ogni tanto fa bene vedere che in giro c'è gente messa peggio, cioè molto più pazza, e che peraltro vive libera, né internata in un ospedale psichiatrico, né in una cella d'isolamento nella più sperduta galera). A Pattinson, il vittimone poverino di tutta questa storia, torna intanto utile l'aver girato Come l'acqua per gli elefanti, film caruccio per andare a vedere il quale mi ero poi sobbarcata 5,2 chilometri (sto controllando su Google Maps) a piedi all'una di notte, perché mentre io ero in sala, garrula e ignara, la metropolitana chiudeva prima del tempo e gli autobus decidevano di smettere di passare, almeno sul tragitto cinema-casa mia.

Dicevo? Nulla, gli torna utile perché è su quel set che è diventato amico di Reese Witherspoon, sua co-protagonista, che nel momento della massima bufera, appunto in quel luglio del 2012, gli presta il suo ranch californiano da 7 milioni di dollari, perché stia tranquillo e trovi un po' di pace lontano dai paparazzi e dalla Stewart. La rottura però dura poco, e a settembre lui si ri-trasferisce da lei. Ussignùr. Tu ce l'avresti fatta? Io non lo so.

Ma tant'è: i due sono di nuovo insieme. In tempo per la première di Breaking Dawn parte seconda, il quinto e ultimo film tratto dalla saga di Twilight. Per un po', grazie al cielo, non ne sappiamo più niente. Fino a gennaio, quando la moglie di Rupert Sanders, l'altra poverina di questa storia, chiede il divorzio dal marito. Ahi. Gatta ci cova? Forse sì. A marzo Robert è in Australia per girare The Rover. Sta via due mesi, e nel frattempo continuano a rincorrersi le voci di una nuova rottura. A maggio è tutto confermato: lui se ne va di nuovo di casa portandosi appresso i due cani. Qualche mese dopo, a settembre, viene fotografato con Dylan Penn, primogenita molto carina di Sean Penn e della sua purtroppo ormai ex seconda moglie (la prima fu Madonna) Robin Wright, a mio modesto ma insindacabile parere una delle donne più belle del mondo. La figlia non ha la stessa bellezza fulgida e scintillante, ma riesce comunque ad accalappiare, almeno così pare, il nostro povero vampiretto.

Quindi, se uno più uno fa sempre due, può essere che, mentre Rupert Sanders divorzia e Kristen e Robert si lasciano di nuovo, ci sia un ritorno di fiamma Stewart-Sanders? Sarebbe stato divertente, ma invece no. No, perché quella piaga d'Egitto che è la Kristen non sembra voler mollare il suo Robert. Ettecredo: in Twilight fa talmente tanta fatica per convincerlo a trasformarla in un vampiro che poi, una volta vampira, non è che può lasciarselo scappare così, senza nemmeno lottare un po'. Ah già, Twilight non è reale. Ad ogni modo. Pattinson è pur sempre Pattinson, per l'amor del cielo. Una volta che ce l'hai, te lo vuoi tenere. Cani e tutto. Spalle a ombrello e tutto. Ha pur sempre la bocca più sexy dell'intero sistema solare, no? Buon Natale, ragazzi. Cercate di riappacificarvi una volta per tutte, in quel cottage in Francia. Così, magari per un po' non dovremo più saperne niente, di voi.