Non manca molto al 22 giugno, data da segnare sul calendario per i fan della coppia Diletta Leotta-Loris Karius, giorno in cui i due convoleranno a nozze nella meravigliosa cornice dell'isola di Vulcano. Poco più di due mesi e la conduttrice dirà il suo sì: un tempo che giustifica la «fase panico» per l’abito da sposa perché, come ha raccontato la trentaduenne, la scelta si starebbe rivelando più difficile del previsto. Leotta, però, è serena e convinta del grande passo come ha raccontato domenica 14 aprile a Domenica In parlando del colpo di fulmine che le ha cambiato la vita e ha portato alla nascita della piccola Aria: «È stata la cosa più giusta che potessi fare».

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Ospite da Mara Venier, dopo essersi presentata con vassoio di cannoli siciliani, Leotta ha ripercorso il suo amore per il portiere Newcastle United. «È stato divertente e incredibile», ha detto parlando del loro primo incontro «Ero con le mie amiche a Parigi, ci stavamo divertendo quando è arrivato Loris e io dissi "lui è l'uomo della mia vita". Lui non ci guardò per tutta la serata, poi mentre andava via mi fece "ciao" con la mano» ha ricordato. La conduttrice ha parlato con grande orgoglio del loro «colpo di fulmine» che li ha portati a dare il benvenuto ad Aria lo scorso agosto. «Aria è arrivata casualmente», ha detto parlando della gravidanze e della bambina, «Io ero preoccupata all'inizio, poi ho pensato che era la cosa più bella del mondo».

Ora il matrimonio segna una nuova tappa: si svolgerà nel magnifico hotel a 5 stelle Therasia Resort (luogo del cuore della coppia) con 160 invitati ed Elodie tra le damigelle. «In un momento in cui molte relazioni nascono sui social o altri mezzi, incontrarsi così, con un colpo di fulmine, è stato speciale», ha dichiarato la futura sposa rispondendo anche a chi commenta parlando dei rischi di bruciare le tappe. Per ora c'è solo tanta felicità: «Mi commuove vederlo con mia figlia, sono innamoratissima. Ho creato la mia famiglia ed è emozionante, quando li vedo insieme capisco che è reale, che abbiamo fatto tutto questo, magari in fretta, ma è stata la cosa più giusta che potessi fare».