«La vita dei Beckham è davvero così perfetta come vorrebbero che il mondo credesse?» questa è la domanda da cui Tom Bower è partito per la scrittura del suo nuovo libro House of Beckham: Money, Sex and Power. L'autore, conosciuto per le sue biografie investigative, promette di rivelare i dettagli più oscuri della vita d'oro costruita da David e Victoria Beckham tra «denaro, sesso e potere». Non c'è dubbio che i Beckham amino presentarsi come una delle coppie più solide di Hollywood, una famiglia unita e un brand vincente, ne è la prova il loro documentario a puntate su Netflix e la recente festa per i 50 anni di Vic. Ma, secondo Bower, c'è molto di più e promette rivelazioni e un ritratto finalmente veritiero dei due miliardari.

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«Quando ho iniziato a fare ricerche sui Beckham per il libro, ero sicuro che un resoconto approfondito delle loro vite sarebbe stato una lettura estremamente divertente e rivelatrice», ha dichiarato l'autore a due mesi dall'uscita del libro, nelle librerie britanniche dal prossimo 20 giugno, «ma anche io sono rimasto sorpreso nello scoprire una storia così avvincente e mai raccontata in precedenza». C'è da aspettarsi di ripercorrere la carriera calcistica di David Beckham, quella nella musica e nella moda di Victoria Adams aka Posh Spice, ma anche il loro amore, i rumor sui tradimenti, la nascita dei quattro figli Brooklyn (oggi sposato con Nicola Peltz), Romeo, Cruz e Harper e la costruzione dell'impero finanziario che ruota intorno alla famiglia.

«È un risultato sorprendente aver mantenuto la propria immagine nonostante gli alti e bassi», ha commentato Bower che sembra deciso a restituire al pubblico una versione più sfaccettata (e meno lusinghiera) del clan Beckham, un dietro alle quinte che difficilmente farà piacere agli interessati, costruito tramite testimonianze e documenti. «I Beckham si sono assicurati che molte persone non parlassero con me», ha detto l'autore al Mirror, «Ma ho trovato abbastanza persone da intervistare e ho ricevuto molte rivelazioni interessanti. Pensiamo di sapere tutto, ma in realtà c’è un’enorme quantità di cose che non sappiamo e che il pubblico scoprirà».