Calvin eri partito con il piede giusto. All'inizio di tutto questa storia con Taylor Swift, ci sentivamo tutte con te. Gli amori finiscono, ecco, ma chi se lo aspettava che la tua ragazza, quella con cui hai condiviso tuffi in piscina, torte di compleanno e cariche di amiche, ti rimpiazzasse così in fretta, dopo che tu le avevi fatto spazio nel tuo cuore, a lei e alle sue gattine? 

Tu sei uno che si è fatto da solo: una volta vivevi in un piccolo paese della Scozia, avevi i denti tutti storti e il tuo nome era anche diverso, all'anagrafe eri registrato come Adam Wiles. Poi, però, hai trovato la tua strada e sei sbocciato come una rosa in un roseto di un castello, tanto perché la tua storia ci ricorda un po' quella del principe de La Bella e la Bestia costretto in un corpo non suo. Anche il nome è uguale: Adam. È stata la musica a fare la magia e tu subito ti sei trasformato in Calvin Harris, quello che tutti conosciamo, biondo, alto, bello, occhi azzurri e sorriso perfetto.

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Calvin Harris in versione Adam de La Bella e La Bestia

Anche per questo è stato brutto vedere che ti sei comportato male.

All'inizio dicevamo «Povero ragazzo, certo che Taylor se n'è sbarazzato in fretta». Ci sentivamo come te, schiaffeggiate dalla felicità luccicante della nuova coppia Hiddleswift che che stava lì a sbaciucchiarsi sotto la luce dei fuochi d'artificio del 4 luglio. 

Eravamo convinte che fossi un gentiluomo e avevi fatto resuscitare tutti gli animi da crocerossina delle fanciulle «È deluso» «È ferito» «Vieni, Calvin, ti consoliamo noi», ma poi… ma poi, ecco, è venuta fuori la storia di quella canzone e hai utilizzato troppo Twitter.

Le cose sono andate così. Tu, per dimenticare, ti sei tuffato di nuovo sulla tua carriera e hai lanciato il tuo nuovo singolo This Is What You Came For feat. Rihanna. A quel lavoro aveva contribuito anche Taylor Swift, ma tu hai deciso di ridimensionare la sua partecipazione. E quando lei ha provato a smentirti e a ritagliarsi la sua parte di merito, hai pure caricato l'asso in formato hashtag #TaylorSwiftIsOverParty.

Sei sembrato generoso con i crediti per la scrittura all'inizio, ma è durato il tempo di un tweet e noi dalle apparenze non ci siamo fatte ingannare:

«Anche lei (NdR. Taylor Swift) canta un po'. Scrive testi pazzeschi e spacca come al solito»

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Poi, però, hai messo i puntini sulle "i":

«Ho scritto la musica, prodotto la canzone, l'ho arrangiata e ho montato le parti vocali. Inizialmente lei ha voluto tenere segreto il suo contributo e si è firmata sotto pseudonimo»

Sei stato gentile, Calvin, ma hai anche fatto arrabbiare Swifty che ha reclamato diritti anche sulla melodia. C'è, infatti, una storia che tu non hai raccontato per intero: quando ancora eravate una coppia, come ha confermato il portavoce della pop star, Taylor ti ha inviato il testo della canzone e anche una demo registrata sull'iPhone. Poi avete registrato una versione insieme e questo dettaglio fa capire anche perché alla fine della canzone c'è la sua voce. La collaborazione doveva continuare, ma Taylor ci è rimasta male quando tu, in un'intervista, hai detto che non sapevi se in futuro avresti lavorato con la tua ex «Sai, non ne abbiamo ancora parlato. Non riesco a capire cosa succederà». Nei crediti della scrittura lei appariva con lo pseudonimo Nils Sjoberg.

Andiamo, fanciullo, si tratta di lavoro a questo punto e non più di quello che è successo tra voi. I veri gentiluomini nei momenti giusti sanno mettere da parte il loro risentimento personale: il merito va sempre riconosciuto, anche se dall'altra parte non c'è qualcuno che ti ispira molta simpatia. Insomma, a Taylor quello è di Taylor, a Calvin quello che è di Calvin. Nel bene e nel male. Lei ti ha rimpiazzato subito, cattiva lei, ma lei è una tosta e brava, bravo tu. Molto bravo tu. Funziona sempre così.

È arrivato un altro tweet:

«Mi ferisce che lei e tutta la sua squadra siano lì a tentare in tutti i modi di mettermi in cattiva luce in questo momento»

Ecco, no, Calvin. Mica si fa così. Taylor non vuole metterti in cattiva luce, ha solo specificato il suo ruolo. Non te l'ha mia spiegato nessuno come funziona il lavoro di squadra? Bravo io, ma brava anche tu.

Non contento sei anche andato avanti:

«Immagino che se tu fossi felice della tua nuova relazione ti concentreresti su quella invece di affossare il successo del tuo ex ragazzo»

No, Calvin, questa è brutta. Da un piano professionale sei passato a quello personale e anche con una frecciatina. Lo sappiamo che sei ferito, ma così non ci piaci.  Noi conosciamo la versione di Calvin, alto, bello, occhi azzurri e principe Disney.

E rincari anche la dose:

«So che se non sei in tour hai bisogno di affossare qualcuno come Katy (NdR. Perry) ETC, ma non sono il tipo di ragazzo con cui fare questo giochino, mi dispiace. Non te lo permetto»

Ehi, ehi, ehi. Basta, non ti parliamo più. Taylor ti ha lasciato, si è innamorata di un altro, ora è felice. Ci sei rimasto male, ma al cuore non si comanda, alla tastiera del pc prima di scrivere un tweet però sì. Non puoi approfittarne per aizzare le altre e mettere zizzania. Non si fa! 

Per un attimo hai avuto anche un sostegno da star. Katy Perry era lì a fare la posta alla vostra lite social e non vedeva l'ora di intervenire. Si sa, tra le due non corre buon sangue da quando Taylor Swift in Bad Blood, pensando a lei, ha fatto riferimento a una collega che ha tentato di sabotare la sua carriera:

«Il tempo ci dirà la verità»

Sei andato avanti, come una scheggia impazzita:

«Please, concentrati sugli aspetti buoni della tua vita perché sei una grande»

Cioè alla fine hai tagliato corto perché ti sei stancato del discorso?

Le hai anche rivolto un augurio, il corrispettivo in inglese del nostro «Buona vita», ovvero un altro modo per dire «Ciao eh, ti auguro il peggio». Eddai!

Non è la prima volta che ti comporti così, Calvin. L'avevi fatto anche con Rita Ora: hai annunciato via Twitter la fine della vostra storia senza preavviso e le hai vietato (con un bel pool di avvocati) di cantare in pubblico la canzone fatta insieme I Will Never Let You Down

Ecco, niente, ora a causa di tutto questo quando pensiamo a te non riusciamo più a ricollegarti ad Adam, quel principe de La bella e La bestia. Sei diventato altro. Per noi sei diventato uguale a un altro personaggio dei cartoni animati, (C)Alvin Superstar. Ti perdoniamo lo stesso, ma, giurin giuretta, devi ripensare un po' a quello che hai fatto.

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