Il 10 gennaio del 2023, dopo mesi di attesa, decine di anticipazioni e una promozione mediatica senza precedenti, Spare arrivava in libreria cambiando per sempre le carte in tavola della letteratura reale. Il libro verità del principe Harry scritto con l'aiuto del celebre ghostwriter J. R. Moehringer è diventato ben presto un bestseller, con un milione di copie vendute solo nel giro delle prime 24 ore. Sostenuto dalle interviste del principe, che nei giorni precedenti e successivi al lancio ha messo in atto una vera e propria offensiva mediatica contro la famiglia reale, Spare è diventato ben presto un libro-culto: nel fitto universo di biografie a tema royal non esistono corrispettivi simili, ovvero libri scritti direttamente dai reali sulla propria esperienza, perché si tratta quasi sempre di biografie che riportano fonti di seconda mano e non sempre attendibili. Harry dunque ha fatto scuola, aprendo il suo cuore e il cassetto dei suoi ricordi per rivelare al mondo i tormenti e le ragioni del suo dissidio col padre Carlo e col fratello William.

Ma cosa è rimasto, un anno dopo quell'uscita eclatante, di quel libro?

Sappiamo che ai lettori di tutto il mondo Spare ha regalato un punto di vista inedito su cosa vuol dire nascere e crescere in un casato come quello dei Windsor, funestato, nei decenni, da lutti importanti (tra tutti quello di Diana Spencer) e le cui dinamiche interne, anche quelle interpersonali tra i membri della famiglia, sono state spesso plasmate dall'opinione pubblica o da una certa stampa invadente e brutale. Ma non sappiamo cosa ha lasciato Spare al suo creatore, ovvero il principe Harry. Un anno dopo l'uscita del suo memoir, il duca di Sussex si trova a dover ricostruire la sua immagine pubblica insieme alla moglie Meghan Markle, che, ormai appare evidente, sembra avere tutt'altre ambizioni rispetto alle sue. Mentre serpeggia, così dicono alcune fonti a lui vicine, la voglia di fare pace almeno col padre Carlo, Harry sta provando ad ambientarsi in un Paese, l'America, che non sembra fare al caso suo. E se rivangare il passato è stato, per il principe, quasi catartico, un modo per fare i conti con il dolore e il lutto, allontanarsi per sempre dal luogo in cui è cresciuto, perdendo per strada amici storici, il fratello William e la cognata Kate e persino il suo background culturale, sembra essere stata una scelta non del tutto centrata.

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Le parole di Spare resteranno ancora a lungo impresse nell'immaginario collettivo, riflesso unico di pensieri e malinconie di un uomo nato in una famiglia straordinaria in cui, fino a qualche anno fa, sembrava impossibile entrare. Ma a quale costo, ci si chiede oggi, Harry ha rivelato i suoi più grandi tormenti? Insomma, ne valeva la pena? Se un anno fa il principe più inquieto di tutti sembrava un fiume in piena, pronto a rivelare segreti, fatti terribili e bassezze dei suoi periodi più oscuri anche a costo di spogliarsi di ogni orpello, oggi quell'ondata sembra essersi risolta in un nulla di fatto. Non c'è più nulla da dire, nulla da svelare: ed è così che, dopo Spare, il principe Harry ha perso la sua voce.