Allontanarsi dalla propria famiglia tanto da voler cambiare cognome sembra una presa di posizione drastica e anche colma di tormenti inespressi. Ma potrebbe essere proprio questa la prossima mossa del principe Harry, deciso, secondo l'autore reale Tom Bower, ad abbandonare il cognome "Mountbatten-Windsor", quello che tutta la discendenza di Elisabetta II e del principe Filippo porta dagli anni Cinquanta per volere della sovrana (che intendeva così onorare l'autorevolezza del marito il cui cognome, mutuato dal tedesco Battemberg, era proprio Mountbatten). Secondo lo scrittore, Harry avrebbe in mente già da diverso tempo di acquisire, piuttosto, il cognome materno, Spencer. Un modo per «onorare Diana, di cui sente profondamente l'eredità», ha detto Bower al Daily Express e anche per confermare il suo nuovo status, «una sorta di riposizionamento che lo aiuterebbe a sovrapporsi alla figura della madre, ancora amatissima a livello globale».

Insomma, secondo Bower si tratterebbe sia di una scelta sentimentale, trainata dall'astio nei confronti del clan Windsor nel quale ormai, a parte le cugine Beatrice ed Eugenia di York, non ha più alleati, sia di una presa di posizione di comodo, utile al rebranding del principe in un periodo di forte crisi professionale. Dei giorni scorsi è infatti la notizia dell'accordo saltato tra Harry, la moglie Meghan e Spotify; i frequenti passaggi del principe in tribunale (al momento è impegnato nella causa contro l'editore del Mirror, accusato di aver rubato intercettazioni e informazioni private a Harry e ai suoi amici per anni) stanno facendo scendere di molto i valori della sua popolarità. «Il sogno dei Sussex», ha continuato causticamente Bower, «è sempre stato quello di essere riconosciuti come eredi unici e indiscutibili di Diana. Soprattutto Meghan ha sempre desiderato essere popolare come la suocera». Secondo l'autore, i duchi sarebbero disposti anche a disfarsi del titolo nobiliare, l'unica cosa che ancora rimane nelle loro mani dopo l'addio alla famiglia reale, per «poter confermare al mondo di essere l'incarnazione di Diana».

L'opinione di Bower, che a dirla tutta si è sempre scagliato duramente contro Meghan e Harry sia nei suoi libri (il più famoso dei quali è Revenge, sulla faida tra i fratelli Windsor), confermerebbe l'esigenza dei duchi di Sussex di trovare un nuovo posto nel mondo, di rilanciarsi da un punto di vista professionale e di presentarsi ai fan vecchi e nuovi come emblema della lotta all'Istituzione, ovvero la monarchia. Il nome "Harry Spencer", se questo sarà davvero il futuro del figlio minore e più tormentato di Diana, si fa già portatore di un evento dai riverberi epocali, nella royal family e fuori. E chissà come reagirebbe la regina Elisabetta se fosse in vita, a sapere che uno dei suoi nipoti preferiti pare stia pensando di rinunciare al cognome storico della famiglia: si direbbe che se ne sia andata appena in tempo per non assistere al disgregamento di tutto il suo lavoro di sovrana.