Woody Allen ha deciso di mettere un punto alla sua carriera nel cinema, l'ha fatto sapere in un’intervista al quotidiano spagnolo La Vanguardia confermando che il suo prossimo film in uscita sarà l'ultimo. Dopo 50 film, 4 premi Oscar, 24 candidature, 4 Golden Globes, 2 premi al Festival del cinema di Venezia e moltissimi altri riconoscimenti cinematografici, il regista 86enne si ritirerà con l'idea di dedicarsi unicamente alla scrittura. «Il mio prossimo film sarà il numero 50, penso sia un buon momento per fermarsi», ha detto, «la mia idea, in linea di principio, è quella di non fare più film e concentrarmi sulla scrittura». Nelle ore successive ha ritrattato, spiegando che con quella frase non intendeva inabissare l'ipotesi che, dopo il 50esimo titolo, possa comunque volerne farne un altro, ma ha in ogni caso ribadito la propria idea: il film numero 50 sarebbe un ottimo modo per concludere tutto.

xView full post on X

L'ultimo film di Woody Allen si intitolerà Wasp 22 e sarà ambientato a Parigi. Il regista inizierà la produzione in autunno e ha raccontato che sarà per certi versi simile a Match Point, film del regista uscito nel 2005, e che sarà «eccitante, drammatico e anche molto sinistro». Allen aveva già fatto sapere mesi fa, in un'intervista con Alec Baldwin, trasmessa in live streaming su Instagram, che aveva intenzione di dirigere al massimo «uno o due altri film». «Gran parte del brivido è sparito», aveva spiegato Allen, «Ora fai un film e ti ritrovi per un paio di settimane al cinema e poi passa allo streaming o al pay per view. Non è lo stesso. Non è così divertente per me». I due film più recenti del regista, A Rainy Day in New York del 2019 e Rifkin's Festival, ambientato in Spagna nel 2021, sono stati entrambi distribuiti durante la pandemia. Tutti e due, inoltre, sono arrivati dopo il fallimento di un accordo di Allen con Amazon a causa della rinnovata attenzione sulle accuse di abusi sessuali contro il regista.

woody allen annuncia il ritiro dal cinema dopo l'ultimo filmpinterest
Bettmann//Getty Images
Woody Allen con Diane Keaton in Annie Hall del 1977

Woody Allen è infatti al centro di una delle più discusse vicende di accuse di violenze sessuali nel mondo del cinema. Nel 1992 la figlia adottiva del regista e di Mia Farrow, Dylan, ha raccontato che il regista avrebbe abusato sessualmente di lei quando era una bambina. Per molto tempo, la denuncia non ha danneggiato in alcun modo la carriera di Allen e non c'è mai stato un processo penale. Negli ultimi anni, però, con il movimento #MeToo e, più di recente, con l'uscita del documentario HBO Allen v. Farrow che ripercorre la vicenda, molti attori e registi hanno preso le distanze. Allen, quindi, si sta dedicando ad altre attività: di recente ha pubblicato un libro di fumetti, Zero Gravity e un'opera teatrale.