Hai mai sentito parlare di orgasmo sincronizzato? Quando l'orgasmo femminile e l'orgasmo maschile (ma vale anche per le coppie gay) giungono allo stesso momento. Sì, certo lo sai, e magari ti è capitato di provarlo una volta. Ti ricordi che sensazione meravigliosa venire insieme? Bene, sappi che saper provocare piacere al partner non è una cosa scontata, si sa. Ci vogliono tempo e pazienza affinché questo “meccanismo” passi la fase del rodaggio e funzioni a pieno regime. Non solo: i fattori che possono farlo inceppare sono molti e spesso legati a questioni psicologiche non controllabili. Ma una volta che hai messo a fuoco le coordinate, arrivare all'orgasmo non è poi così impensabile.

Sorge però talvolta un piccolo problema: quel percorso viene svolto con tempi diversi. Sì, il piacere spesso non arriva per entrambi nello stesso momento. Questo può innescare qualche disguido perché – ti sarà capitato – capita che tu voglia andare avanti ancora un po’, mentre il tuo lui è già con un piede nella doccia. “In una coppia eterosessuale, spesso i tempi non coincidono. La donna, a differenza dell’uomo, può desiderare di protrarre il rapporto per qualche minuto anche dopo il raggiungimento dell’orgasmo” conferma lo psicoterapeuta Luca Pierleoni, membro della Società Italiana di Sessuologia e Psicologia. Per le coppie omosessuali, la faccenda è leggermente diversa perché fisiologicamente i due attori sono più simili ed è più probabile che anche l’orologio del piacere scorra a una velocità analoga.

Come fare quindi? Beh, una soluzione ci sarebbe e si chiama orgasmo simultaneo. Un piacere sincronizzato, molto desiderato da alcuni, ma che non tutte le coppie riescono a ottenere. Secondo alcuni dati ci riesce grossomodo una su quattro, mentre le altre tagliano il traguardo orgasmico in momenti differenti.

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L’orgasmo femminile e quello maschile hanno tempi diversi, ma si può creare il giusto ritmo per raggiungere l’orgasmo sincronizzato.

Se non vieni insieme al tuo partner non è un dramma

Intendiamoci: se non è il tuo caso, non significa che la tua coppia sessualmente valga meno. “È possibile che nel tempo una coppia affiatata possa raggiungere il piacere contemporaneamente, ma è altrettanto possibile che ciò non avvenga, senza che questo sia indice di un rapporto di serie B”.

Venire contemporaneamente non è quindi indice di un rapporto che va a gonfie vele. E la ricerca spasmodica di questo piacere condiviso cronologicamente “fa aumentare l’ansia da prestazione e allontana sempre di più dalla possibilità di provare piacere”.

Vivi il momento, senza pensare troppo a quando avrete l'orgasmo

Già, perché il sesso è legato al nostro lato più istintuale: non possiamo metterci lì, cronometro alla mano, e monitorare ogni gemito dell’altro. Ci vuole un minimo di naturalezza, di trasporto privo di razionalità. “La parola chiave dovrebbe essere spontaneità, unita a una comunicazione quanto più possibile libera e autentica. Questo favorisce l’intesa sessuale a prescindere dai tempi di ogni singola persona”.

Inoltre, se pensi troppo alle tempistiche, più che alle sensazioni che derivano dallo stare abbracciata nuda al tuo compagno, allora forse dovresti porti qualche domanda. È un campanello d’allarme che ti avvisa che qualcosina non funziona. “I tempi possono assumere un’importanza molto grande quando non siamo soddisfatti. Questo sia quando diventano eccessivamente lunghi sia quando sono troppo brevi. La strada dovrebbe essere quella di godersi il rapporto (cercando il più possibile di stare nel qui e ora del sesso), giocare, provare a stimolare le rispettive zone erogene, in un clima di complicità e comunicazione libero da giudizi e pregiudizi”.

Come aiutare il tuo o la tua partner ad avere un orgasmo con te

Posto che la sincronia orgasmica non deve diventare una fissa, se sei convinta che siate separati da un abisso di minuti, cerca piuttosto di capire come accorciare le distanze nel modo più naturale possibile. Esistono dei preservativi speciali, ad esempio, le cui zigrinature potrebbero stimolarti in modo più efficace e portarti al piacere più velocemente.

E a questo proposito non sono da trascurare le fasi che precedono la penetrazione che in genere – non sempre – conduce entrambi all’orgasmo. “Nella sessualità conta che entrambi i partner alla fine del rapporto possano sperimentare (anche con tempi diversi) un senso di appagamento e piacevolezza”.

Ce la dobbiamo godere insomma questa esperienza, magari anche senza intestardirci sull’orgasmo a tutti i costi. Se per una volta tu, lui o entrambi non venite, sarà mica la fine del mondo? “È molto frequente che un membro della coppia, seppure abbia già sperimentato un piacere fisico, abbia voglia – se lasciato libero di fare – di accompagnare l’altro verso l’orgasmo per soddisfare un bisogno emotivo-relazionale, di reciprocità, di sentirsi una parte attiva della sessualità. Tutto questo produce ugualmente un grande piacere psichico nella persona”, conclude Pierleoni.