Parigi? No. Streaming? No, Roma, Acquapendente, la riserva naturale Monte Rufeno, il bosco del Sasseto e i Giardini di Ninfa. Sono questi i luoghi della passerella magica e surreale scelta da Dior per raccontare la collezione Haute Couture Autunno Inverno 2020-2021. Ed è la storia di un baule errante molto speciale, in cammino tra ruscelli, ponti, boschi e rocce, al cui interno sono custoditi abiti da favola confezionati dalla maison francese. Diretto dove? Alla ricerca del Mito. Un narratore d'eccezione, Matteo Garrone, regista e pittore, al servizio dell'incanto della moda. fa il resto.
Le immagini surrealiste riescono a rendere visibile quello che di per sé è invisibile. Sono incuriosita dal mistero e dal magico, che offrono anche un modo per esorcizzare la morte e l’incertezza del futuro” confida Maria Grazia Chiuri parlando della sua collezione Haute Couture autunno-inverno 2020-2021.
Dovendo rinunciare alla sfilata canonica la designer romana non ha fatto altro che riportare ai giorni nostri una modalità del passato il Théâtre de la Mode, dinamica nata in Francia durante la Seconda Guerra Mondiale per ovviare alle pesanti limitazioni logistiche tra Europa e America. Artisti e couturier collaborarono per allestire veri e propri set teatrali con bambole/modelle in miniatura vestite con le creazioni di stagione e spedite in tutto il mondo per farsi ammirare da clienti e future acquirenti. Torniamo al 2020: con Le Mythe Dior, questo il nome della collezione di Alta Moda e titolo del fashion film di 14 minuti di estasi, si accende il mito greco popolato da ninfe dalla chioma rossa prerafaellita intente a fare il bagno lungo il fiume, la statua di Venere immobile e dormiente, Narciso innamorato di sé stesso e creature ibride bellissime come Sirene perlescenti e donne lumache immerse nel loro habitat incantato.
Cinque artiste surrealiste hanno ispirato Maria Grazia Chiuri per la collezione Alta Moda Autunno-Inverno 2020-2021 Dior, donne che sono state prima di tutto delle muse. Lee Miller, Dorothea Tanning, Leonora Carrington, Dora Maar e Jacqueline Lamba, 5 icone che hanno saputo incanalare carisma, talento e visione nel loro tempo attraverso il filtro dell'arte. Modelle, fotografe, pittrici, ballerine. Donne libere, anticonformiste e indipendenti. Da qui l'intera collezione di abiti haute couture Dior ha preso forma e incanto durante l'immobilismo del lockdown sotto la guida del Direttore Creativo Maria Grazia Chiuri che non ha smesso un solo momento di proiettare la sua idea di bellezza e sogno nella realtà. Tu hai tenuto in allenamento i muscoli con i corsi di danza Dior?
Matteo Garrone firma il film esclusivo per Dior, inscenando un universo affascinante, poetico e fantastico che di fatto reinventa ancora una volta il sogno della Maison francese. Un momento leggero e sospeso connesso all’ascolto della natura e parte delle sue trasformazioni. Le superfici di alcuni abiti degradano nei rossi spettacolari delle barriere coralline, si increspano nei bagliori opachi delle onde del mare. I colori delle tele di Leonora Carrington, in cui la sospensione metafisica dei suoi immaginari si accende di colori pieni e lucenti.
L'atelier Dior ha lavorato quindi in duplice formato, in scala reale per gli abiti tradizionali e in quella ridotta per vestire le poupées su manichini alti 40 centimetri che hanno richiesto una cura quasi maniacale nella realizzazione dei loro mini-abiti couture. Se questo è un sogno, per favore, non svegliateci.
Gli abiti della collezione Dior Haute Couture Autunno Inverno 2020-2021
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