È ufficiale: Alessandro Michele sarà il nuovo direttore creativo di Valentino. Del suo probabile ritorno in scena si era ricominciato a parlare da giorni, quando Pierpaolo Piccioli aveva annunciato il suo addio alla maison dopo un sodalizio durato 25 anni. Nel giro di poche ore i rumor che vedevano nel designer romano il suo successore sono andati via via intensificandosi finché, in meno di una settimana, è arrivata la conferma.
«È per me un grandissimo onore essere accolto nella Maison Valentino. Sento l’immensa gioia e l’enorme responsabilità nel fare ingresso in una Maison de Couture che ha inciso la parola “bellezza” in una storia collettiva fatta di ricercatezza ed estrema grazia», scrive Michele nel post condiviso a pochi minuti dalla pubblicazione della notizia su Vogue Business, rivelando di aver sempre trovato «una irrinunciabile fonte di ispirazione», in Valentino. Terminati i ringraziamenti, conclude: «Oggi cerco le parole più adatte per dire la gioia, per renderle omaggio: i sorrisi che scalciano in petto, il senso di profonda gratitudine che accende gli occhi, quel momento prezioso in cui necessità e bellezza si tendono la mano. La gioia è però cosa talmente viva che temo di ferirla, dicendola. La gioia è però cosa talmente viva che temo di ferirla, dicendola. Che basti quindi il mio inchino a braccia spalancate per celebrare, in questo inizio di primavera, la vita che si rigenera e la promessa di nuove fioriture».
Moda 2024, tutto sull'arrivo di Alessandro Michele da Valentino
Il debutto di Michele alla guida di Valentino è previsto per il prossimo settembre, durante la settimana della moda di Parigi dedicata alla stagione primavera estate 2025, in accordo con lo stop anticipato dal marchio per le Fashion Week di giugno e luglio (dedicate rispettivamente al menswear e alla Haute Couture).
Considerato il successo del lavoro di Alessandro Michele nei suoi sette indimenticabili anni alla direzione creativa di Gucci, che lo ha portato a essere considerato uno dei designer più interessanti e influenti del nostro tempo, la notizia del suo nuovo mandato è stata accolta da tutti con grande entusiasmo. Questo perché Michele è ormai diventato un simbolo: con la sua estetica completamente nuova, unica e riconoscibile, incentrata su ispirazioni massimaliste e narrazioni sociali volte a promuovere messaggi politici, ha decretato un prima e un dopo nella storia della moda.
Fra appassionati e addetti al settore si avanzano, di conseguenza, anche le prime ipotesi su quali saranno gli aspetti fondamentali di questa nuova era: rivisiterà l’heritage del marchio attraverso un’estetica fluida, camp e barocca? Tornerà a sfidare i canoni di bellezza tradizionali con i suoi casting anticonvenzionali? Porterà con sé celebrità come Harry Styles, i Måneskin, Jared Leto e Lana Del Rey? E soprattutto come si approccerà per la prima volta all'Haute Couture, materia con cui non si è mai confrontato negli anni di Gucci?
