Gli occhiali da sole non mancano mai. Flavio Pardini, in arte Gazzelle, sale sul palco del Forum di Milano nella seconda delle due sold out del suo Dentro x Sempre tour (fino all’11 aprile) con gli occhi coperti ma il cuore in mano. Il concerto è una festa per le dodici mila persone che cantano all’unisono, con la grande voglia di condividere tutto. Cos’è un concerto di Gazzelle lo si capisce dalla prima canzone, tutti in piedi, ha inizio il karaoke. Il pubblico non perde una parola e canta con lui tutti i 31 brani in scaletta, da “Fottuta Canzone” a “Non sei tu” per dar voce al dolore dei cuori spezzati, a tutti le ansie, "tormenti e malumori" di ragazzi che diventano adulti, fino alla gioia di chi ha imparato ad amare: «Siete felici?» chiede più volte. E ride: «Allora siete nel posto sbagliato».

gazzelle forumpinterest
prandoni francesco

Due ore di musica che si trasformano in festa, a celebrare un percorso costruito passo a passo, brano dopo brano, dagli esordi di Superbattito con “Nmrpm” ai brani di Dentro, il suo ultimo album e "Tutto qui", la canzone dell’ultimo Festival di Sanremo.

Pochi fronzoli, grandi schermi alle sue spalle con grafiche che giocano con le canzoni e primi piani, qualche fuoco, i coriandoli finali, ma al centro la musica senza sovrastrutture, con un violino e violoncello che si uniscono alla band e nel momento acustico solo lui, con la chitarra al collo: «Grazie che venite ai miei concerti», dice: «È una cosa dolce. Io non vi conosco, voi non mi conoscete. Ma stiamo tutti qua».

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prandoni francesco

È quello che ha sempre voluto, rimanere se stesso davanti a un pubblico che canta, anche quando è andato al Festival, con la voglia di portare le sue parole su quel palco, tra palazzetti già sold out e una prima Arena di Verona il 16 maggio.

Dal momento dell’oro dell’indie a oggi la musica è cambiata, le classifiche hanno iniziato a comandare, trainate dai numeri, gli artisti sono andati in cerca di hit. Lui no, ha continuato a sedersi al piano per dire quello che ha dentro (non a caso è il titolo del suo ultimo album), con onestà. Per raccontarsi, ma soprattutto per raccontare. Perché nelle sue storie ci sono quelle di tutti, ci sono i cuori infranti, ci sono i cuori innamorati, ci sono i ragazzi che saltano su brani come “Sopra” o “Meglio così” o che si trasformano in un coro da stadio motivazionale in “Flavio“, ci sono le mani che si cercano e ondeggiano e le lacrime che escono, da “Punk” a “Destri", da “Scintille” a “Tutta la vita”.

È un grande coro. È un faccia a faccia tra chi si vuole bene: «Per me non è mai scontato e quindi vorrei ringraziarvi e dirvi che siete i fan più belli di tutti». È una festa insieme. Tutti gli spalti sono in piedi, il pubblico sorride.
E alla fine sorride anche lui. Perché è vero che “stiamo bene anche soli”, ma insieme forse di più.