Pasticcini alle mandorle siciliani: origini e diffusione

I pasticcini alle mandorle sono uno dei prodotti dolciari più tipici della tradizione siciliana, molto golosi, e famosi per il loro gusto delicato tanto quanto per la distinguibile morbidezza. Si presentano infatti, dapprima a occhio nudo, poi al palato, con una superficie croccante, decorata con mandorla tostata o frutta candita, prima di mordere e scoprire così un ripieno talmente morbido da sciogliersi quasi in bocca. Anche il loro profumo è particolarmente intenso, il che li rende perfetti da accompagnare al tipico tè o caffè pomeridiano, oppure come un autentico fine pasto.

Oggi diffusi in tutta Italia (Puglia, Calabria, Campania, Sardegna, Lazio) e replicati spesso anche all’estero, frutto della numerosa emigrazione siciliana del secolo scorso, i pasticcini alle mandorle vantano una storia molto antica che, il più delle volte, si rifà a vere e proprie leggende. Mentre secondo alcuni deriverebbero infatti dalla tradizione araba, popolo che abitò per secoli la Sicilia, e che sperimentò per primo la lavorazione dello zucchero semolato accorpato alle mandorle, per altri il dolce tipico siciliano discenderebbe invece dai monaci del Convento della Martorana di Palermo, che crearono, nel XXI secolo, i primi pasticcini alle mandorle come li conosciamo oggi. Fatto sta che la pasta di mandorle o pasta reale – ad oggi prodotto riconosciuto PAT - tipica base di questi dolcetti, pare debba il suo nome a Giorgio d’Antiochia, ammiraglio del re di Sicilia Ruggero II che, proprio per la sua bontà e ricercatezza, la considerò degna di un re.