Tutti tranne te, la rom-com ispirata a Molto rumore per nulla di Shakespeare con Sidney Sweeney e Glen Powell, deve molto a TikTok e alla Gen Z. Dopo che la scena finale sulle note di "Unwritten" di Natasha Bedingfield è diventata virale sulla piattaforma, il film ha ribaltato ogni pronostico guadagnando più di 200 milioni di dollari a livello globale su un budget di 25 milioni di dollari. Tutti tranne te è originariamente uscito al cinema negli USA il 22 dicembre 2023 (in Italia il 25 gennaio), poi, sull'onda del successo, c'è stata un'edizione speciale il giorno di San Valentino con tanto di filmati extra e ora la commedia è pronta a sbarcare su Netflix. A partire dal 23 aprile sulla piattaforma sarà possibile rivedere la storia d'amore e odio tra Bea (Sweeney) e Ben (Powell) e anche cantare a squarciagola con loro mentre scorrono i titoli di coda.

tutti tranne te quando esce su netflixpinterest
Brook Rushton/Sony Pictures Entertainment

In Tutti tranne te, i protagonisti potrebbero sembrare fin da subito la coppia perfetta, ma dopo il primo appuntamento qualcosa va storto e i due iniziano a non sopportarsi. Si ritrovano, però, allo stesso matrimonio in Australia e decidono di fingere di stare insieme: lei vuole evitare il suo ex, lui fare ingelosire la ragazza che gli piace. Queste sono le premesse e, per il resto, sono assicurati sesso (per questo il film si è meritato il bollino R, per i film vietati ai minori di 17 anni), fraintendimenti e una buona dose di romanticismo.

youtubeView full post on Youtube

Sembra chiaro che Tutti tranne te sia il film perfetto per una serata di relax su Netflix leggera e senza impegno. «Mi vengono i brividi solo a parlarne. Siamo tutti così grati ed estasiati che sia stato amato nella misura in cui è stato amato» ha detto Sweeney commentando il successo del film. Il regista Will Gluck (che ha diretto Amici di letto nel 2011), invece, ha raccontato com'è nata l'idea della scena finale e dei titoli di coda dove tutti i membri del cast cantano e ballano "Unwritten". «Abbiamo girato per 45-50 giorni», ha detto a Hollywood Reporter, «e per almeno 42 di questi alla fine di ogni scena dicevamo: "È il momento della canzone!”».