Incentivato dalla sempre maggior diffusione dello smart working, il nomadismo digitale è un fenomeno in costante crescita che, secondo le ultime statistiche, coinvolge almeno 35 milioni di lavoratori nel mondo. Si tratta quindi di un intero Paese in movimento, composto per la maggior parte da Millennials e Gen Z, spesso freelancer o imprenditori e alcune volte dipendenti che, stanchi di trascorrere le proprie giornate sempre alla stessa scrivania, hanno deciso di viaggiare con computer, tablet e smartphone nel proprio bagaglio.

Ma come si costruisce una vita da nomadi digitali? E quali sono le migliori destinazioni in cui trasferirsi per un intero anno o solo qualche mese? Nelle prossime righe, una guida pratica per iniziare a rendere realtà il proprio sogno.

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Strategie per diventare nomadi digitali

Per quanto possa sembrare una prospettiva allettante e di facile attuazione, diventare nomadi digitali richiede molto impegno prima della partenza. È infatti necessario identificare la corretta strategia che darà la possibilità di sostenere le spese di trasferimenti e alloggi.

Si può ad esempio inviare la propria candidatura solo a offerte di lavoro che prevedano la modalità full-remote, in modo da poter lavorare sempre da casa, qualsiasi essa sia. I business interamente online, a base di prodotti digitali come i videocorsi, possono essere gestiti anche a distanza. Con capacità di scrittura, fotografia e creazione di video, invece, si può puntare a una carriera da travel blogger o da content creator.

In generale, prima di iniziare la propria avventura da nomadi digitali è importante assicurarsi un’entrata sufficiente per sostenere tutte le spese, valutando i costi della meta prescelta.

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I luoghi in cui trasferirsi per diventare nomadi digitali

Il mondo è ricco di destinazioni adatte a qualsiasi gusto e preferenza. Tutti i nomadi digitali hanno quindi la possibilità di trovare un luogo più o meno lontano in cui trasferirsi e lavorare. In Europa si hanno a disposizione le grandi città, oppure mete più appartate in cui i protagonisti sono il contatto con la natura e la vista mare. Madeira in Portogallo, Gran Canaria in Spagna e Palma di Maiorca nelle Baleari, ad esempio, sono tra le località più ricercate quando si è all’inizio o si preferisce rimanere a una o due ore di aereo da casa.

Chi è disposto ad allontanarsi di più può ampliare il ventaglio di alternative a dismisura. Negli ultimi anni, Buenos Aires in Argentina ha introdotto un visto che dà la possibilità a chi lavora da remoto di risiedere in città per un anno, mentre Bali resta un grande classico e offre un costo della vita inferiore rispetto a quello europeo.

Facendo le opportune valutazioni non sarà quindi difficile identificare il luogo migliore in cui costruire il sogno di una vita lontano dall’ufficio.