La città spagnola, sita nella regione mediterranea della Catalogna, è tra le mete di punta quando si parla di viaggi in Europa. Capace di unire la bellezza del mare all’arte e cultura che pervade ogni angolo dei suoi quartieri, Barça è città amata dalle famiglie, ma soprattutto dai giovani, per la ricca movida che si accende al calar del sole, tra locali e spiagge. L’occasione è quella di un viaggio last minute? Nessun problema, perché l’anima della città si può scoprire anche in poco tempo. Ecco cosa vedere a Barcellona per 3 giorni.

Barcellona, dove si trova e origini della città spagnola

Capoluogo della Catalogna e situata nella parte più orientale della Penisola iberica – tra l’affacciarsi sul Mediterraneo e il trovarsi subito a sud dei Pirenei – Barcellona è oggi una delle città spagnole più amate che annualmente, accoglie tra le sue strade milioni di viaggiatori da tutto il mondo, alla ricerca di svago tra mare, arte, cultura e grande movida che negli ultimi anni l’ha resa celebre. Vivace e colorata oggi, Barça è in realtà il frutto della sua storia passata, dopo essere stata grande polo marittimo ed economico in epoca punica e romana.

Cosa racconta la sua storia? La leggenda la vorrebbe fondata dal cartaginese Amilcare Barca, niente di meno che padre di Annibale, in realtà Barcellona ha iniziato la sua lenta ascesa con l’arrivo in terra iberica del popolo romano, che la trasformò dapprima in uno dei più importanti campi militari dell’epoca. Conquistata in seguito anche da Visigoti e Franchi, Barcellona conobbe però il suo periodo di grande splendore nel X secolo, quando il suo conte divenne re di Aragona e proprio in città stabilì il centro del suo regno.

Il punto forte di Barça? Da sempre l’incredibile porto, che ha permesso alla nazione iberica di primeggiare per molto tempo nei commerci marittimi, rivaleggiata soltanto dalla vicina Genova. Tra periodi di decadenza e declino e altri di ritorno alla ribalta, Barcellona è oggi uno dei più importanti centri commerciali, politici e culturali di Spagna e d’Europa. Molto del suo attuale successo lo deve anche all’ultima riqualifica importante che la città ha vissuto nel 1992, per ospitare le Olimpiadi estive.


Cosa vedere a Barça se si è in città per soli 3 giorni

Grazie al suo essere città costruita a misura d’uomo, Barcellona ben si presta ad essere visitata anche in un weekend. Perfetta a ogni età, persino con bambini al seguito, la capitale catalana è tuttavia molto amata dal pubblico giovanile, grazie alle attività di divertimento che offre. Ecco cosa vedere a Barcellona in 3 giorni. Guida di Cosmopolitan all’itinerario perfetto.

Il perfetto “giorno 1” a Barcellona inizia con la visita ad alcuni dei luoghi più famosi e iconici della città, a lungo instagrammati perché instagrammabili.

  • Sagrada Familia: è il simbolo di Barça per eccellenza, entrata ufficialmente a far parte nel 2015 delle meraviglie del Patrimonio UNESCO. Costruita dal genio artistico e architettonico di Gaudì, la cui impronta ritroveremo poi in molti monumenti della più viscerale Barcellona, non è tuttavia mai stata ultimata. Tanto fuori, quanto dentro, la sua visita è mozzafiato.
  • Casa Batllò: è la seconda meraviglia di Gaudì. A pari merito con la Casa Danzante di Praga, è di certo l’edificio più stravagante di tutta Europa, anch’esso inserito nel Patrimonio dell’UNESCO.
  • Mercat de la Boqueria: con le visite alla Sagrada Familia e a Casa Batllò che durano circa un’ora ciascuna, il momento di gustarsi un buon pranzo arriva molto presto. Il posto ideale dove scoprire il meglio della cucina catalana? Niente di meno che il tradizionale mercato coperto de la Boqueria, sito lungo la Rambla. Tra frutta fresca, carne, pesce, ma anche bancarelle dedite allo street food, la Boqueria è un vero e proprio tripudio di colori e profumi.
  • Barrio Gotico e Catedral de Barcelona: il primo pomeriggio a Barcellona? Prevede un passaggio d’obbligo nel cuore più antico della città, il Barrio Gotico che ancora conserva la sua anima medievale. Tra vie strette, strade a ciottoli e grandi piazze, ciò che più colpisce è la minuziosità con cui sono realizzati i suoi edifici di stampo gotico, come la Catedral de Barcelona. Al calar del sole è luogo animato da giovani nei numerosi locali.
  • Parc de la Ciutadella: una piccola oasi di pace nel centro dell’area più moderna di Barcellona. Bellissima la sua cascata monumentale e l’Arc de Triomf che si trova giusto a due passi.

Il “giorno 2” a Barcellona prosegue con la visita di altre sue attrazioni molto amate.

  • Parc Güell: sito nell’area collinare più a nord della città, è la terza opera più famosa di Gaudì, raggiungibile facilmente in metro o autobus. Si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto, tra monumenti variopinti e il suo imperdibile giardino con fiori e piante di ogni tipo, dichiarato anch’esso Patrimonio dell’UNESCO. Da non perdere la salita alle sue terrazze colorate, ma neppure quella alla vicina torre delle tre croci, per ammirare dall’alto tutta la città.
  • Casa Milà: conosciuta anche come La Pedrera, è l’ultima opera di Antoni Gaudì. Costruita nel 1900, si distingue dai vicini palazzi cittadini per il suo colorito ocra. È realizzata su ben 9 piani e per visitarla tutta e con calma, occorre di certo un’ora o poco più.
  • La Rambla, Plaza de Catalunya, Monument a Colom: già attraversata nel giorno precedente, probabilmente per raggiungere il proprio alloggio – è particolarmente ricca di hotel e ostelli per la villeggiatura – tanto quanto per arrivare a La Boqueria, la Rambla è la via più famosa di Barcellona. Ampia e ricca di edicole, fioristi e altri venditori ambulanti, nonché artisti di strada, inizia a Plaza de Catalunya e si estende sino alla grande statua di Cristoforo Colombo che domina davanti al mare. Di giorno, così come di sera, è animata da locali di ogni tipo.
  • Montjuïc e Font màgica: la seconda giornata a Barcellona si avvicina al termine con una serata magica al Montjuïc. Da non perdere lo spettacolo serale di acqua, luci e musica alla Fontana Magica.

Il “giorno 3” a Barcellona? È all’insegna del binomio sport-relax.

  • Anella Olímpica: la risalita in pieno giorno al Montjuïc è l’occasione giusta per visitare il celebre parco olimpico, costruito a Barcellona per ospitare le Olimpiadi estive del 1992. Esso ospita lo Stadio Olimpico Lluí Companys, il Palau Sant Jordi e la torre delle telecomunicazioni, ma anche l’Institut National d’Educació Física de Catalunya, le piscine Picornell e il Museo olimpico Juan Antonio Samaranch.
  • Barceloneta e spiaggia: dopo due giorni intensi alla visita della città spagnola, il prosieguo a Barcellona è tra spiaggia e mare che si possono raggiungere grazie al quartiere de la Barceloneta, sul cui lungomare si trovano peraltro alcune delle discoteche più belle e famose di Barça, da vivere fino all’alba. Le sue spiagge si estendono per oltre 4,2 km e sono diventate con il tempo una vera e propria attrazione.

Perla finale da visitare a Barcellona, se avanza del tempo, il Tibidabo. È la cima più alta che circonda la città catalana, su cui sorge l’omonimo e famoso parco divertimenti, davanti alla chiesa del Sagrat Cor.