Diamo ufficialmente addio alle fughe improvvisate a Londra, quei viaggi lampo che sapevano di evasione e rifugio saranno difficili da dimenticare. Questa volta, con l'ingresso a Gennaio della Brexit, tutto cambia davvero. Tra i settori che subiranno modifiche maggiori c'è quello del turismo (ma non solo): i viaggi cambieranno, quelli dell’ultimo minuto, ma soprattutto quelli alla ricerca di nuove possibilità, di una nuova vita. Se appartieni a quella generazione secondo cui Londra era tappa obbligata per la prima e assoluta possibilità di indipendenza, ora dovrai far conto con i cambiamenti burocratici portati dalla Brexit. Dal 1° ottobre per entrare nel Regno Unito sarà necessario possedere il passaparola biometrico, quello dotato di microchip. Richiesto a tutti, anche a bambini e ragazzi in vacanza studio.

Ci sono però delle eccezioni! Nonostante il passaporto sia indispensabile per viaggiare verso il Regno Unito, esiste un gruppo esente da questa richiesta: coloro che sono settled o pre-settled, ossia chi ha la residenza permanente o provvisoria, chi ha un permesso di lavoro frontaliero, chi è un visitatore s2Healthcare o fornitore di servizi svizzero o chi ha un permesso famigliare nell’ambito dell’Eu Settlement Scheme.

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Ma cosa cambierà per chi arriva a Londra, per esempio, con il desiderio di rimanere a tempo indeterminato? Partiamo dal principio: è possibile rimanere in UK per un massimo di 6 mesi senza visto, necessario, invece, se si vuole svolgere un lavoro sia per un’azienda che come lavoratore autonomo. Come ottenere un visto? Con un’offerta di lavoro da uno sponsor riconosciuto dall’Home Office, avere un livello B1 di inglese e avere un guadagno annuo non inferiore alle 25.600 sterline. Avranno delle corsie preferenziali i lavoratori del settore sanitario e chi ha conseguito un dottorato in materie scientifiche. E gli studenti? Anche loro dovranno averlo.

Le cose continuano a cambiare e Londra, giorno dopo giorno, si trasforma in una città dove il “tutto è possibile” diventa ormai labile e debole. L’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea è ormai ufficiale rendendo più difficile il trasferimento per giovani alla ricerca di una seconda casa dove poter imparare la lingua inglese, per esempio. Intanto, però, chi è già in possesso di passaporto e vuole semplicemente godere delle meraviglie inglesi, dal 4 ottobre potrà entrare nel Paese senza il test anti Covid (solo chi ha completato il ciclo vaccinale) e dovrà effettuare un tampone rapido dopo due giorni dall’arrivo. Beh, cosa aspettate? Zaino in spalla e via che si parte! La Brexit orami è ufficiale, ma la voglia di viaggiare rimane. Quella sempre!