Fino a ieri a Montecitorio i bambini non erano ammessi. Non importava che fossero appena nati, il regolamento che vieta l’ingresso alla Camera alle persone che non hanno ruoli nell’assemblea non prevedeva deroghe. Di conseguenza allattare i bambini in aula non era consentito e le parlamentari dovevano farlo in un altro luogo, eventualmente anche saltando le riunioni pianificate, dovendo ancora una volta scegliere tra lavoro e famiglia. Ora le cose sono finalmente cambiate: la Giunta per il regolamento della Camera ha stabilito che le deputate potranno allattare i propri figli fino a un anno di età direttamente in aula alla Camera dei Deputati.

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Il regolamento di Montecitorio rimane lo stesso, ma ora sarà possibile presentare «tempestivamente» una richiesta di deroga per accedere alla Camera con il proprio figlio o figlia, entro i primi dodici mesi di vita, per consentirne l’allattamento. In questo modo le neo mamme potranno partecipare ai lavori dell’Aula con i loro bambini e sedersi in luoghi designati al momento dell'allattamento. L'allattamento potrà infatti avvenire, secondo la nuova regola, «in apposite postazioni collocate nell'ultima fila superiore dell'Emiciclo ovvero in una tribuna riservata, previamente e appositamente individuata dal Collegio dei Questori».

camera dei deputati sarà possibile allattare in aulapinterest
Ivan Romano//Getty Images
La deputata M5S Gilda Sportiello

La decisione, approvata il 15 di novembre, ha fatto seguito all’ordine del giorno «sulle modalità di partecipazione delle deputate madri ai lavori parlamentari», approvato il 27 luglio 2022 e presentato durante una riunione della Giunta per il regolamento di Montecitorio dalla deputata Gilda Sportiello del Movimento 5 stelle. Lo scopo è, appunto, facilitare le deputate che hanno da poco avuto dei figli mostrando come, con maggiore flessibilità, la maternità sia lungi dall'essere un ostacolo. «C'erano alcune colleghe che, nel momento dell'allattamento, avevano difficoltà a intervenire», ha spiegato la parlamentare, «In questo modo invece si consente una piena partecipazione ai lavori parlamentari e le deputate non saranno più obbligate a scegliere se restare in Aula o allattare, in un momento delicato come il primo anno di vita del bambino. È questa la cosa importante».