Diventare tatuatrice professionista richiede molto, molto più di un ago e di un po' di inchiostro. Sì, parlo proprio di anni di duro lavoro (spesso nemmeno pagati) e di assoluta dedizione a quello che potrebbe diventare il (difficile, ma super divertente) mestiere della vita. Gli errori, ça va sans dire, sono parte integrante del percorso - e sono decisamente permanenti - ma se è vero che non serve una laurea per fare un bel tatuaggio su un cliente, imparare a tatuare da veri pro è parte *imprescindibile* del processo. Anche se il viaggio compiuto da ogni artista è diverso, la tatuatrice - ormai in pensione - Melanie Nead e l'artista Laura Martinez hanno parlato con Cosmopolitan Us di ciò che hanno imparato durante 17 lunghi anni di lavoro. Pronta a prendere appunti?

La Nead ha tatuato per 12 anni, durante i quali è stata la proprietaria dello studio Icon Tattoo di Portland, mentre la Martinez è ancora attivissima e lavora al Fleur Noire Tattoo Parlour di Brooklyn, tatua da 5 anni e descrive il suo stile come "delicato, elegante e armonioso". La sua specialità sono i fiori e linee sottili, ma il suo stile e le sue ispirazioni sono in continua evoluzione. Ebbene, secondo le esperte queste sono le 16 cose che dovresti sapere prima di diventare tatuatrice (e scegliere una vita per niente facile).

1. Essere brava a disegnare non significa (affatto) saper tatuare

    Puoi immaginarla un po' come la differenza tra disegnare qualcosa su un foglio di carta e intagliare lo stesso soggetto su una zucca, spiega la Nead. Avere una buona mano e disegnare bene aiuta tantissimo, ma ci vuole molto tempo per capire la differenza tra ciò che si può disegnare e ciò che si può tatuare. Come per ogni cosa, le bozze dei tatuaggi che disegnerai miglioreranno nel tempo, ma è *essenziale* iniziare con disegni semplici.

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    2. Andare a scuola non è l'unico modo per imparare

    "A parte i corsi sanitari obbligatori previsti per legge, non c'è bisogno di scegliere una scuola per diventare tatuatrice - aspetto che amo molto del mondo del tatuaggio: veniamo tutti da ambienti molto diversi e abbiamo background altrettanto vari", spiega la Martinez. "È assolutamente necessario essere addestrati in materia di igiene, sterilizzazione, agenti patogeni trasmissibili per via ematica e come evitare di danneggiare la pelle mentre si lavora", ma le costosissime scuole di tatuaggio non sono l'unica via per proseguire.

    Martinez conosce diverse persone che hanno aperto queste scuole (che in Italia spuntano ovunque), "ma non sono molto ben viste nelle comunità di tatuatori. Se vuoi imparare al fianco di qualcuno esperto, ti consiglio di avere pazienza e di trovare un mentore per imparare a tatuare e affiancarlo nel suo studio". Se vuoi davvero capire cosa significa tatuare davvero, la Martinez ha le idee chiare: "Non c'è scuola migliore che stare in un vero e proprio studio di tatuaggi, intorno a tatuatori e clienti".

    3. Metti via un po' di soldi prima di iniziare

    Nessuno - ma proprio nessuno - è bravo a tatuare finché non fa un po' di esperienza, il che significa che non si può fare vera pratica senza tatuare qualcosa che assomigli alla pelle umana. C'è chi si esercita sui pompelmi, ma - sorry not sorry - un pompelmo non può mai essere paragonato a un essere umano nervoso, sudato, vulnerabile, magari dolorante. La maggior parte degli artisti inizia come apprendista, alias: una formazione non retribuita. Nead ha fatto tautaggi gratis per tutto il primo anno, mettendosi alla prova solo con disegni molto semplici (e svela che ti sorprenderebbe scoprire quanti clienti puoi conquistare offrendo tatuaggi gratuiti). Un anno o due dopo l'inizio, ha iniziato a tatuare a prezzi piccolissimi perché non era così veloce e abile come gli altri artisti

    "Il mio apprendistato è stato 'gratuito' dal punto di vista economico, dato che aiutavo nello studio (accoglievo i clienti, pulivo i pavimenti e il bagno, allestivo le postazioni di lavoro, and so on), ma dovevo ancora pagare le bollette, quindi lavoravo anche in un bar a fianco. Lavoravo tutto il tempo! Tra il negozio, il bar e i disegni con cui mi esercitavo di notte, ho dovuto rinunciare a tutto il mio tempo libero - ma ne è valsa la pena! Mi piaceva l'idea che un giorno sarei potuta diventare una tatuatrice, idea che mi ha motivata fino all'ultimo. Lo rifarei ancora, se dovessi".

    4. Preparati a spendere un sacco di soldi in attrezzature

    Melanie Nead consiglia di procurarti almeno due macchinette per tatuare, un set di inchiostri di base e di puntali (quelli in cui inserire gli aghi), oltre a tutta la parte di strumenti usa e getta come aghi, guanti, elastici, carta per stencil e pennarelli per la pelle. Il tutto può costare dai 500 ai 2.ooo euro, a cui aggiungere il costo dei corsi sanitari obbligatori (che generalmente vanno dagli 800 ai 1800 euro).

    5. Il guadagno non è così certo come sembra

    Anche dopo l'apprendistato, quando inizi a guadagnare facendo tatuaggi, potresti scoprire che alla fine non guadagni tanto quanto pensavi - lo stipendio medio annuo di un tatuatore si aggira intorno ai 30.000 euro, a cui sottrarre il costo delle forniture che dovrai pagare di tasca tua. Breve storia triste: se vuoi fare la tatuatrice, non farlo per i soldi. Ovviamente gli stipendi variano da un artista all'altro: "Ci vuole molto duro lavoro e coerenza per creare uno stile unico - che diventerà la tua voce, ma soprattutto per fare tatuaggi di alta qualità che non solo abbiano un bell'aspetto al momento della creazione, ma che guariscano bene con il tempo", dice la Martinez. Una volta creata una solida lista clienti, potresti iniziare a essere pagata bene, ma il lavoro non deve fermarsi mai: "Quando un tatuatore non lavora deve costantemente trovare nuove ispirazioni, studiare varietà nei suoi disegni, pubblicare belle foto e lavorare sui suoi portfolio, rispondere alle e-mail (o assicurarti che qualcuno che ne capisce se ne occupi per te!). Non riusciamo mai ad allontanarci del tutto dal lavoro". E poi, come per ogni libero professionista, non lavorare significa non guadagnare.

    6. I tatuaggi vivono, respirano, ma soprattutto cambiano

    Attention, please: la pelle umana raggrinzisce, si tira, si lascia andare, a volte si scotta al sole e a volte sviluppa cicatrici. Quando dipingi su tela sei certa di poter conservare il tuo disegno per centinaia di anni esattamente così com'è, ma i tatuaggi possono sembrare drasticamente diversi anche solo due settimane dopo l'esecuzione, quando l'inchiostro si è depositato e la pelle è guarita. A volte, avverte la Nead, le persone non si prendono cura dei loro tatuaggi e lasciano che si rovinino - che è un po' come se qualcuno comprasse il tuo quadro e poi lo lasciasse fuori sotto la pioggia. Anche se hai la certezza che un cliente non si esporrà al sole per tre settimane, che userà solo prodotti ipoallergenici e via dicendo, a volte le cose vanno male comunque - problema da tenere sempre ben a mente quando si lavora con la pelle.

    7. A volte tatuatore = psicologo/confidente

    I tuoi clienti ti porteranno spesso i loro momenti più dolorosi e ti chiederanno di trasformarli in opere d'arte. Durante la guerra in Iraq, Nead ha tatuato un membro attivo dell'esercito che era a casa in licenza. Ricorda che era segnato e ferito e che voleva un tatuaggio con le mostrine della sua compagnia per ricordarsi che non sarebbe mai più stato la stessa persona. Spesso le persone parlano di questo tipo di ricordi durante gli appuntamenti e la Nead crede che ci sia qualcosa di intrinsecamente terapeutico in questo processo: può essere bello avere cura di loro e dare attenzione alle loro storie per qualche ora. Come tatuatrice non dovresti portare il tuo bagaglio emotivo sul lavoro, però: non importa se hai avuto una mattinata stressante, devi comunque imparare a lasciare le tue emozioni fuori dalla porta dello studio e a essere completamente presente per ogni cliente.

    8. Coi clienti custom c'è uno scambio emotivo importantissimo

    I tattoo artist lavorano in due modi (con varie combinazioni tra le due): ci sono quelli che preferiscono i walk-in - quindi tatuano clienti che arrivano sul momento, senza appuntamenti già stabiliti, e che scelgono tra disegni già pronti in portfolio. Poi ci sono i negozi all-custom, dove si lavora solo su appuntamento, parlando in anticipo col cliente per disegnare qualcosa di originale su sua richiesta. In questo caso, possono passare mesi tra modifiche al disegno e chiacchiere prima dell'appuntamento vero e proprio. Il processo di creazione di tatuaggi personalizzati può essere incredibilmente gratificante, grazie alle profonde relazioni che si creano facilmente con i clienti. Allo stesso tempo, però, a volte è un sollievo occuparsi di walk-in, quando tutto quello che devi fare è tatuare qualcosa di già pronto senza investire troppo tempo in disegni complessi.

    9. Sì, combinerai sicuramente qualche casino

    Quando inizi tutte le linee ti sembreranno sicuramente storte o fatte male. Gli sbagli sono la normalità. Non aspettarti però che diventare brava significhi non fare errori. I tatuaggi con del testo sono super a rischio di errori di ortografia, soprattutto se tu e il cliente non fate un doppio (anzi, triplo) controllo. La Nead ricorda di un collega che ha tatuato il logo di Superman su un cliente per poi accorgersi, quando ha finito, che lo aveva messo al contrario. Io stessa ho visto un tatuatore esperto confondersi e invertire le lettere di una parola. Ebbene, quando succede qualcosa di simile, c'è davvero poco da fare: scusati tanto, tantissimo e offriti di coprirlo gratuitamente.

    "È davvero difficile accettare e affrontare il proprio errore, soprattutto quando è sul corpo di qualcuno *per sempre*. Personalmente all'inizio avevo gli incubi", confessa la Martinez, "Ma si diventa un buon tatuatore solo quando si mettono da parte le proprie paure e il proprio ego, si impara dai propri errori e ci si esercita più duramente per evitare che succeda ancora". Occhi ben aperti, SEMPRE.

    10. Se il cliente ha una pessima idea, beh, diglielo!

    Un cliente spesso non può sapere se un'idea si trasforma in un buon tatuaggio o in uno pessimo - cosa che si può imparare solo con anni di esperienza. La Nead è chiara: il tuo lavoro è quello di fare da guida e dare un feedback sul tatuaggio che il cliente di propone. Certo, troverai sempre quello testardo che insiste, ma se non riesci a trasformare la sua richiesta in un buon tatuaggio dovresti semplicemente dirglielo, consigliandogli di provare a parlare con un altro professionista. La Nead, ad esempio, non ha mai fatto tatuaggi che trova offensivi o di cattivo gusto. Ogni tattoo è il tuo biglietto da visita che il cliente si porta addosso, quindi è meglio che appaia al top!

    11. Vedrai come cambia il rapporto che le donne hanno col loro corpo

    Secondo l'esperienza della Nead, se una donna ha intenzione di farsi un tatuaggio sul fianco o sulla pancia - o su qualsiasi parte del corpo di cui non sembra super orgogliosa - spesso avrà pensato: "Credo di aver bisogno di perdere peso ora che mi faccio questo tatuaggio". Ma una volta fatto, diventa improvvisamente molto orgogliosa di quella parte del suo corpo e la mostra con più sicurezza. È bello poter aiutare qualcuno a cambiare in positivo la visione del proprio corpo. Sempre.

    12. Devi diventare abbastanza zen da stare sempre concentrata sull'obiettivo

    Ci saranno momenti in cui lavorerai su un tatuaggio bello grande, ci impiegherai ore e, guardando quanto rimane ancora da fare, ti prenderà l'ansia perché sembra impossibile finire. Puoi iniziare a farti prendere dal panico - anche no! - oppure sviluppare grande concentrazione per stare super focalizzata sul millimetro di pelle su cui stai lavorando. Essere capace di concentrarti sul presente è essenziale, quindi esercitati ASAP.

    13. Tatuare è un lavoro logorante. Davvero.

    Passi ore seduta china sul cliente, mantieni una posizione statica per la maggior parte della giornata e sforzi la vista più che mai. Tra i tatuatori sono molto comuni i problemi alla schiena, ma anche le tendiniti alle braccia e i problemi alla vista che non permettono di lavorare a pieno ritmo per sempre.

    14. Vedrai sempre qualche difetto nel tuo lavoro

    Sei incredibilmente critica nei tuoi stessi confronti? Occhio allora, perché questo lavoro potrebbe essere emotivamente troppo impegnativo per te. La Nead spiega che rifarebbe in modo diverso anche i suoi tatuaggi più riusciti. Non c'è niente di più soddisfacente nel vedere il cliente che va allo specchio e guarda il suo tatuaggio per la prima volta, ma tu noterai tanti dettagli che vorresti cambiare - mentre lui sarà totalmente conquistato dal modo in cui hai trasformato la sua idea in arte.

    15. Tatuare è divertente, ma richiede un mare di duro lavoro

    "Essere davvero motivata. Disegnare tanto. Comprendere le conseguenze del tatuaggio", questi sono i mantra della Martinez. Ci sono anche conseguenze per la salute da considerare, sempre: "Certo, è una bella professione, ma è importante capire che diventare tatuatori non è solo divertente: imprimiamo un disegno sulla pelle di qualcuno per il resto della sua vita. Si tratta di una cosa estremamente seria e le implicazioni mediche sono importantissime. È una pratica rischiosa e bisogna sempre stare molto attenti. Pesanti emorragie, contaminazioni incrociate, infezioni, reazioni cutanee, problemi di salute... tante cose possono diventare un ostacolo durante il tatuaggio ed è necessario essere ben preparati a tutte le evenienze". Niente scuse.

    16. Preparati a combattere gli stereotipi negativi

    "Prima di diventare tatuatrice, ero sia affascinata che impaurita da un ambiente che sembra molto appariscente e quasi inaccessibile dall'esterno. Da quando sono passata dall'altra parte, dall'essere tatuata a diventare tatuatrice, ho incontrato le persone più buone e simpatiche di sempre", spiega la Martinez. "Sono sempre stata rispettata, ben trattata, ben accolta. In questo settore ho trovato una famiglia che avrei voluto conoscere prima. Tutti i cliché erano completamente sbagliati e ho incontrato solo (o per la maggior parte) artisti incredibili e accoglienti che mi ispirano e mi incoraggiano sempre". Quindi adieu, luoghi comuni!

    È ora di rimboccarsi le maniche e inseguire il sogno: sei pronta?

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