Oggi ti dimostreremo che gratis è bello. Sì, anche alle Sfilate di Milano Moda Donna, dove il lusso la fa da padrone. Perché non tutti possono permettersi un driver a disposizione H24 o un anticipo di cassa per pasteggiare a champagne millesimato. Le redattrici di Cosmo, capitanate dal direttore Francesca Delogu, ti danno dei consigli per districarti – rigorosamente senza un euro  – tra inviti, presentazioni e i party più esclusivi della Milano Fashion Week.

Food & Beverage 

L'ideale è portarti uno zainetto (magari quello di tendenza, per non sfigurare) con la colazione del campione, un energy drink o la merendina iper-calorica per correre da una sfilata all'altra. La razione K del guerriero insomma, della stylist che non deve chiedere mai (cibo). Se però vuoi spostarti senza zavorra da un capo all'altro del quadrilatero della moda e devi procacciarti del cibo, ti suggeriamo di evitare corso Venezia e comunque le zone centrali di Milano: lì non troverai buffet a ingresso libero né bar compiacenti, in più in centro è tutto tendenzialmente più caro. 

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Conviene spostarsi in area via Stendhal-corso Sempione, più decentrate ma dove si tengono moltissime presentazioni. A differenza delle sfilate, alle quali non c'è traccia di cibo e bevande, queste ultime sono più o meno free entry e soprattutto open (cioé durano per un tot. di tempo), quindi è più facile che venga allestito un piccolo punto di ristoro non preso d'assalto tutto in una volta. 

Ma non pensare di saziarti, piuttosto preparati a giocare sulla quantità. Qui trovi solo fingerfood a base di (un) mirtillo, micro-porzioni di sushi, mini brownies, un po' come quando passa il carrello della hostess in aereo o in treno: sii pronta ad afferrare in velocità tutto quello che passa, perché la lotta all'ultimo boccone è senza esclusione di colpi. 

Altra cosa: non scegliere una presentazione solo sulla base delle profferte alimentari, sono molte le sirene che attirano gli affamati con promesse di cibo che poi vengono disattese. Altro film è la scuola di pensiero per la quale alle sfilate non si mangia né si beve (in caso di svenimento ti è concessa una barretta smorzafame), primo perché fa figo mangiarsi solo una cosuccia (esclusivamente se sei in confidenza con la pr del caso) secondo perché puoi anche bere, il problema però è trovare la toilette.

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È lui, il buyer, la tua figura di riferimento durante la settimana della moda. Mentre tu ti butti sul buffet, lui si avventa sull'amministratore delegato, sul direttore commerciale, sulla figura chiave della maison. Mentre tu arranchi su tacco dodici, lui ti supera, doppiandoti, grazie alle sue sneaker con le ali. Lo puoi riconoscere perché di regola lui è il meglio vestito, il più figo in mezzo al gruppo. 

Può essere italiano ma molto più spesso straniero, e sa fiutare più di altri le nuove tendenze. Il suo lavoro infatti è quello di capire cosa piacerà al mercato e aggiudicarsi i capi della collezione che avrà successo la prossima stagione.

Da lì a là 

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Per spostarti da un evento all'altro, la regola aurea è quella di non indossare scarpe col tacco alto: ci sono sneaker bellissime a alla moda da far invidia allo stiletto più trendy e che puoi indossare per correre in scioltezza. Può capitare che le sfilate siano fortunosamente localizzate in un'area piuttosto circoscritta, da girare a piedi. Ma purtroppo questa strategia ecosostenibile non è sempre praticabile. 

Solitamente, per muoverti avrai bisogno di un mezzo di trasporto motorizzato. Su tutti vince la metropolitana: le corse si susseguono a breve distanza e, a differenza dei mezzi pubblici di superficie, non risente del traffico cittadino. Oppure puoi giocare sull'effetto "simpatia" chiedendo un passaggio a chi ha a disposizione l'auto con l'autista o anche un mezzo proprio. 

Ad esempio, Cosmo questa stagione può contare su un fantastico taxi inglese, brandizzato con tanto di scritta magenta. Dato che l'auto ha cinque posti, può capitare che le redattrici diano strappi a colleghe "appiedate". Anche la Camera della Moda mette a disposizione delle pratiche navette, ma puoi sfruttare questa possibilità solo se sei un iscritto.

(Free) entry 

Le sfilate hanno un numero di ingressi limitati, spesso le location sono ridotte e solo pochi fortunati hanno la possibilità di entrare "regolarmente". In più, alcuni inviti sono "standing": accedi ma non hai posto a sedere. Noi abbiamo un metodo infallibile, che però funziona solo se ha due amiche/colleghe compiacenti: l'ingresso sandwich. In pratica, ti infili tra due persone munite di biglietto, che cercano di distrarre il buttadentro brandendo i loro inviti placée.

Non hai l'invito al party da urlo? Presentati con cipiglio da businesswoman, entri anche senza invito. Se però non ci riesci, non ti disperare, per gli addetti ai lavori la cosa fondamentale sono le sfilate, i party sono spesso considerati roba per wannabees, e comunque extra-lavoro.

Infine, dell'ex fidanzato non si butta via niente. Quindi al motto "non si può dire di no ad una bionda dentro" sfodera la tua migliore faccia tosta e chiedigli un passaggio promettendogli una serata hot. Anche se rimarrà solo una promessa.

Extra bonus 

Fondamentale un caricabatteria extra per il tuo smartphone. La vera socialite posta a manetta: tra instagrammate, un'occhiatina a Facebook e un selfie qua e là non vorrai trovarti a cellulare spento? Ancora, ti sposti solo con i mezzi? L'app iATM è utilissima!

(Grazie a Francesca Delogu, Paolo Lapicca, Sara Fiandri, Lisa Mancini, Guia Rossi, Emanuela Ghislotti, Ylenia Puglia e Loreto Mancini)

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