Qualche giorno fa sono stata una delle donne più invidiate dalle donne over 40 di Milano; che dico di Milano: dell'Italia; che dico dell'Italia: del mondo. Perché ho presentato Tony Hadley che al Mondadori Megastore di Piazza Duomo di Milano incontrava le fan e firmava le copie del suo nuovo cd natalizio The Christmas Album.
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Quindi insomma ce l'ho avuto fianco a fianco per un po', ho visto come si è comportato con le fan, abbiamo parlato, ci siamo baciati (senza lingua), l'ho annusato. Ah, certo, poi siccome ero lì come giornalista, gli ho anche fatto qualche domanda tanto per salvare la faccia. Ed è così che ho imparato delle robe fondamentali su di lui. Eccole.

1) È un cristone. Cioè non è solo alto altissimo (dichiarati sono 193 cm), ma anche tanto tantissimo. Ha un fisico ben piantato da giocatore di rugby, petto largo, spalle enormi. Pure le mani sono dei badili. Insomma, non dico che sia tutto grosso, però, ecco...

2) È l'uomo più disponibile del mondo. E gentile. E carino. Dopo aver parlato per tre quarti d'ora al pubblico, si è trovato davanti una fila di circa 300 persone con cd da autografare, selfie da fare e guance da baciare. Tutte le ha fatte passare, Tony. A tutte ha detto ciao, come stai, come ti chiami e così via. Roba che io dopo 10 avrei detto: niente, si è fatta una certa, arrivederci. Ma io si sa, ho un cattivo carattere.


3) Non ha mai avuto una fidanzata italiana (dice). Cioè insomma, uno che fa un intero album con musicisti, produttori e autori italiani, uno che vola a Roma per fare una serata tributo a Frank Sinatra, uno che gira 4 video del suo album in una scuola elementare italiana, uno che ogni tre per due è qui a cantare con gli Spandau Ballet, insomma uno così: ma come fa a non essere mai stato con un'italiana? L'altra sera alla presentazione, secondo, me qualche volontaria ci sarebbe pure stata.

4) Aggiungendo beffa alla beffa, ha dichiarato di non essere mai stato con una fan. Neppure nell'epoca della corsa all'oro, quella degli Anni 80, quella dove lui e Simon le Bon erano gli uomini presenti nei sogni bagnati dell'80 per cento della popolazione femminile mondiale (il restante 20% si eccitava al pensiero di George Michael e successivamente ha fatto un percorso di 5 anni di analisi freudiana, 3 volte alla settimana sul lettino per capire dove stava lo sbaglio). Allora Tony, quando mi hai risposto che tu "mai, assolutamente mai con una fan" in presenza del tuo pubblico, io ti ho detto: «Ah, ok». Siamo amici, mica ti sputtano così davanti a tutte. Però dai, non sei credibile. Su un po'.

5) È uno che ama il vino e il limoncello. Ah, ama anche il vino. E anche il limoncello. And he is not afraid to tell. Anzi pare proprio che tutto The Christmas Album sia nato sotto la spinta del vino rosso, che i due produttori italiani Claudio Guidetti (lo storico produttore di Eros Ramazzotti) e Fausto Donato (discografico della Universal) avrebbero bevuto proprio prima di chiamare Tony tipo a mezzanotte e proporgli l'idea dell'album natalizio. Tempo di reazione di Tony per dire sì: 30 secondi.

6) È un superfamily man. Tony ama molto il matrimonio, infatti si è sposato due volte. Ama molto anche avere figli, infatti ne ha fatti cinque, che oggi hanno dai 32 ai 3 anni. Mentre parlava alle fan, ha detto che gli pesa tantissimo stare lontano da casa, soprattutto quando è in giro e si rompe la lavatrice. Carino.

7) Come tutti gli inglesi è dotato di una temperatura corporea autoregolante. Ha sfidato il freddo milanese con una giacchetta leggera e una sciarpetta avvolta attorno al collo. Quando poi si è trattato di entrare nella sala per incontrare le fan, sala resa gradevolissima da un clima equatoriale causa iperproduzione di ferormoni delle suddette fan, che fa? Niente, si toglie la sciarpetta e via. Senza neppure buttare fuori una goccia di sudore, mentre io avevo 38 di febbre e cantavo tra me e me "menopausa in anticipo" seguendo la melodia del capolavoro di Laurona nazionale (per chi non sa le cose che contano: Primavera in anticipo, celebre duetto con James Blunt).

8) Come tutti gli inglesi, porta scarpe bruttissime. Marroni, dalla punta squadrata, rese ancora più orribili dal fatto che avrà, tipo, un 47. Certo, se uno ha il 47 di piede, non è che sia messo poi malissimo... (vedi punto 1). Quindi vabbè pazienza per le scarpe.

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