Se sei una che "fritto è buono tutto" e non ha paura di armarsi di olio di semi e carta assorbente, attenzione: una nuova sentenza della Cassazione ha introdotto le "molestie olfattive".

Come riporta il Sole 24 Ore, tutto è nato da una lite tra vicini come tante, in cui alcuni condomini hanno accusato i proprietari di un appartamento di continue emissioni di cattivi odori di cibo e di cucina. Il reato in questione è «getto pericoloso di cose», con cui la Cassazione ha inquadrato le "molestie olfattive". In pratica, secondo la sentenza, anche la puzza di fritto può essere considerata una "cosa" gettata pericolosamente.

Quindi, la prossima volta che ti prende una voglia improvvisa di patatine fritte, sarà meglio che tu vada a mangiarle fuori...