A Napoli, Zio Peppe ha sempre costruito statue per i presepi. In vico della Tofa nei Quartieri spagnoli dove le scale sono diventate bianco-azzurre in occasione dello scudetto e dove ancora i nastri dei festeggiamenti corrono tra i palazzi, è l’unico che conosce Maria Esposito solo perché è «l’amica di Marina», ignorando il successo per la quale ragazzi e ragazze da tutta Italia accorrono adesso tra i vicoli, sperando di incontrala. Sanno che frequenta queste strade, che da 19 anni è figlia dei Quartieri dove Maria Esposito è cresciuta diventando prima Marì e poi Rosa Ricci, che nella voce di quelli che la chiamano diventa quasi un’unica parola come se la cadenza di quel nome fosse rimasta incastrata nella lingua. Rosaricci. Rosarì. La figlia di un boss della Camorra, il personaggio che con gli ultimi due episodi della seconda stagione, definitivamente nella terza e presto nella quarta dove sarà protagonista è emerso tra i principali, più intensi, amati ed emulati della fiction Rai e Picomedia fenomeno dell’anno, Mare Fuori. Rosa Ricci, in cui i due poli opposti di negativo e positivo si incontrano ascrivendosi alla realtà dell’antieroina, recuperando l’equilibrio. Entrata per vendicare il fratello Ciro nell’Istituto penitenziario Minorile di Napoli, ispirato al carcere di Nisida affacciato sul mare e di cui la serie racconta dolori e passioni dei suoi detenuti, come nella più shakespeariana dalle storie si è innamorata del figlio della famiglia rivale, presunto artefice dell’omicidio, abbandonando il pubblico in quella scena finale nella piscina Mirabilis con un colpo di pistola di cui non si conoscono ancora le vittime. Ma i sentimenti sono mutevoli. Così lo è la vita, come tutte le cose del mondo. «No, la vita è sorprendente», dice, «è il primo tatuaggio che mi sono fatta, insieme a mia sorella. La vita è sorprendente. Lo pensava mio zio Antonio. Ora non c’è più ma aveva ragione, guarda cosa ha fatto con me».

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Maria Esposito, sulla cover di Cosmopolitan Italia. Foto di Luigi Lista. Styling di Giorgia Imbrenda, assistente Sofia Spini. Abito, Philosophy by Lorenzo Serafini. Gioielli, Brosway, collezione Fancy. Make-up, Kiko Milano. Make-up Artist, Chiara De Franco. Hairstylist, Antonio Laezza.

Parliamo sfilando sotto a un diluvio che non bagnava la città da anni e c’è chi comunque ci rincorre come in processione per la Madonna Santissima del Carmine, per ottenere qualche foto da mandare ai parenti, a mia figlia che sta a Enna e tu Maria quando vuoi sei nostra ospite, registrami un audio, mandami un bacio, e poi ancora io l’ho vista crescere che era proprio piccirilla. Ci offrono riparo negli appartamenti sulla strada. Ci dicono di fare come a casa nostra. «All’inizio abituarsi a questo era difficile, adesso ho imparato a conviverci al punto che se non succede non mi trovo. So che non è da tutti essere così disponibile a parlare con la gente, ma penso sempre che sono loro che mi hanno portato a questo. È tutto grazie al pubblico. Sono loro che ti fanno salire e se vogliono ti fanno pure scendere. E poi quando ero una bambina, non che adesso sia grande, ma quando ero più piccola non ero molto tranquilla. Correvo ovunque a bussare alle porte e me ne scappavo. Per quello qui tutti sanno chi sono».

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Foto di Luigi Lista. Top, Angelica Montini Studios. Gonna, Salvatore Vignola. Scarpe dalla collezione della stylist. Gioielli, Brosway
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Foto di Luigi Lista. Nella prima, Vestito, Diesel. Stivali, Casadei. Gioielli, Brosway, collezione Fancy.

Ha da poco sistemato la sua stanza, finalmente ci dorme sola, «mia sorella ha avuto la prima figlia a 18 anni, ora si è sposata ed è andata via, ha due bimbi, sono zia due volte. In camera ci ho messo qualche poster, anche quello di Ieri, oggi, domani con Sophia Loren che si toglie la calza». Guardava a lei quando lavorava come estetista insieme alla sorella e alle clienti diceva che un giorno l’avrebbero vista sul tappeto rosso, bastava solo le concedessero un po’ di tempo. «Voglio fare l’attrice da sempre. Infatti al centro estetico spesso scappavo per fare qualche corso. Qui ora mi chiamano la Loren dei quartieri», ride, e di lì a poco sarebbe successo veramente. Ma sai che Sophia Loren a un certo punto si è allontana da Pozzuoli, è andata a Hollywood per poi spostarsi così tanto da sentirsi una veterana di volo? In una lettera scrisse «mi pare di essere adulta soltanto in questi giorni», «Si, penso lo farò ma senza dimenticare le mie radici, alla fine so che tornerò sempre a casa. I miei mi hanno spronata, mia mamma mi accompagnava ai provini a Roma. Ne ho fatti tanti ma non ne prendevo uno, e lei mi diceva fa niente, se sono fiori fioriranno. Noi due siamo uguali, donne che amano tanto».

preview for Maria Esposito sulla cover di Cosmopolitan

E poi sono fiorite rose grazie a un nuovo provino che non ha passato – «L’Amica Geniale, chiamarono me e altre mie amiche mentre stavamo in piazza. Lì ho capito che era quello che volevo fare veramente. Da piccola se guardavo un film, High School Musical, ma pure il mondo di Patty, poi finivo in stanza e recitavo da sola per ore come se ci fossi stata dentro. Mi ricordo di una volta che mi sono messa a piangere perché volevo diventasse la mia vita e non capivo perché si realizzassero solo i sogni degli altri». Il provino della serie che glieli avrebbe realizzati però non lo voleva fare. «Mi ha trovata Paola [Imbrodo, sua manager, nda]. Aveva chiesto a un ragazzo dell’agenzia se avesse qualcuno con i miei tratti e dopo due giorni mi ha scritto per farmi andare al casting di Mare Fuori. Io l’ho bloccata su WhatsApp. Non conoscevo la serie, manco la volevo guardare perché tutte le mie amiche non parlavano d’altro. Poi mi sono messa a vederla e non volevo più fare il provino. Sembravano tutti bravissimi, io facevo le unghie alle ragazze». In totale, ne ha fatti cinque. «Durante l’ultimo mi sono emozionata così tanto che ho dimenticato chi ero, ho dimenticato la stanza. Ero Rosa e basta. Anche la mia maestra di danza lo diceva, quando facevamo i saggi finivo sempre per interpretare la protagonista e lei ripeteva “guardate quant’è reale, guardate quant’è reale”».