Durante una puntata del podcast Lipstick on the Rim l'attrice Cameron Diaz ha raccontato agli ascoltatori di non vedere nulla di male all'idea di vivere insieme a una persona che si ama senza condividere la camera da letto. Sposata dal 2015 con il chitarrista dei Good Charlotte Benji Madden, Diaz ha specificato che potersi dire «io ho la mia casa, tu hai la tua e insieme abbiamo una casa di famiglia in cui ricongiungerci» oppure: «Andrò a dormire nella mia stanza. Tu vai a dormire nella tua. E sto bene così. Abbiamo una camera da letto in mezzo, in cui possiamo riunirci per stare insieme» è un modo perfettamente plausibile, addirittura salvifico, di vivere una relazione importante.

Il riferimento di Cameron Diaz è al lifestyle delle coppie LAT - Living Apart Together, che tante personalità dello spettacolo ma anche persone comuni hanno fatto propria: un modo per tenere vivo il fuoco della relazione e l'impeto degli inizi ma anche per mantenere i propri spazi. Le coppie LAT mantengono due domicili separati - le case, ad esempio, che hanno acquistato o preso in affitto mentre non stavano insieme - persino dopo le nozze, sistema, questo, che sfrutta il potere della distanza come balsamo per l'amore. Gli psicologi dicono che i benefici del "vivere lontani stando insieme" stanno nel fatto che si prende il buono della vita da single e della vita di coppia per creare un rapporto consapevole (e accettato da entrambi i partner, ovviamente), più duraturo e in certi casi più sereno. Secondo uno studio pubblicato sul The Sociological Review, vivere in due case separate o quantomeno mantenere camere da letto individuali aumenta i livelli di soddisfazione di entrambi i partner, oltre che il desiderio di stare insieme in un futuro in cui la scelta di coabitare sarà condivisa da entrambi. Non sempre, però, questo modo di vivere una relazione è una scelta: più spesso è un'imposizione dettata sia da aspetti economici, sia da tendenze generazionali.

Mantenere gli spazi di coppia costa

Il tema è molto sentito dalle coppie Millennials, più per una questione finanziaria che sentimentale: è la generazione che più ha investito nel settore immobiliare in un'epoca in cui farlo non era penoso (o addirittura impossibile) per le finanze. Gestire due appartamenti di proprietà per un po', mantenendo entrambi i domicili per beneficiare del lifestyle LAT, per i Millennials è dunque un'opportunità plausibile e sostenibile. E la GenZ? Le stime ci dicono che, pur tenendo molto a cuore l'idea di condividere un'esperienza di convivenza con il proprio partner prima di un eventuale matrimonio (o in alternativa alle nozze), non sempre è possibile realizzare questo sogno. Anzi, uno studio americano del 2022 ha rivelato che un terzo della popolazione tra i 18 e i 25 anni è tornata a vivere a casa dei genitori, soluzione che i ragazzi reputano il più delle volte a lungo termine e non problematica. Altri studi, infatti, confermano che parlare di soldi prima di avviare una relazione importante con un partner è una questione molto sentita dalla GenZ, che quindi risulta essere molto consapevole rispetto alle proprie possibilità finanziarie. E molto onesta anche rispetto a i passi che può permettersi di fare.

Se il lifestyle delle coppie LAT porta all'estremo l'idea che la distanza alimenti il fuoco dell'amore e i Millennials puntano a distanziare quanto meno le camere per mantenere saldo il proprio benessere mentale (e in certi casi pure il sonno) senza allontanare il partner, la GenZ ha capito che c'è un tempo per ogni cosa e che i compromessi, soprattutto quelli economici, non sono una sconfitta. Nel mezzo, le nuove generazioni stanno imparando a godersi i propri spazi pur senza smettere di sognare di poterli condividere, un giorno, con chi si ama. Non si tratta più di una questione di de-responsabilità, né di mancata volontà di impegnarsi con l'altro, ma di consapevolezza finanziaria estrema. Se per alcune coppie amarsi vivendo separati è una scelta sostenibile, per altre l'equivalente è aspettare il momento giusto.