Ho conosciuto Luca durante un viaggio di lavoro. Eravamo della stessa compagnia, ma in ufficio non ci eravamo mai visti perché lavoravamo in reparti diversi. Quel viaggio, invece, era un momento importante dell'azienda e coinvolgeva a vario titolo impiegati diversi.

Ci siamo riconosciuti in aeroporto in mezzo ad altra gente perché portavamo la stessa tracolla aziendale. E quasi subito Luca si è mostrato estremamente aperto e gentile con me: ha preso la mia valigia e per tutto il viaggio si è occupato del mio bagaglio. A dire il vero per l'intero viaggio Luca è stato pieno di attenzioni nei miei confronti, mi porgeva il cocktail sempre nei momenti opportuni, la sera mi ha riempito di complimenti per il mio outfit, mi ha accompagnato fin davanti alla porta della camera d'albergo senza insistere ad entrare, ma salutandomi con un delicato e super sexy bacio della buonanotte.

Sono caduta letteralmente ai suoi piedi il giorno stesso in cui l'ho incontrato, nonostante io sia una donna indipendente, single e soddisfatta di me. I suoi gesti sembravano perfetti, gentili, educati e mai eccessivi. La seconda notte non ho resistito e siamo finiti a letto insieme. L'intesa tra noi era superiore a ogni altra vissuta prima, insomma lui si preoccupava del mio orgasmo e questa cosa sembrava fargli piacere.

Dopo quel viaggio, Luca è sparito per alcuni mesi dalla mia vita. In azienda continuavo a non vederlo e, benché ci fossimo scambiati i numeri, i nostri cellulari erano rimasti muti. Finché un giorno ho preso coraggio e l'ho chiamato. Sembrava felice di sentirmi tanto da invitarmi a cena da lui. Dopo quella cena in cui mi sono sentita una regina, Luca è sparito di nuovo. Se all'inizio ero rimasta male, poi, avevo lasciato perdere finché lui non si è fatto sentire di nuovo, questa volta via messenger.

Le chat con lui avevano un forte potenziale hot, persino il sexting tra noi era così appagante che finivo per masturbarmi ogni volta che ci scambiavamo messaggi erotici.

All'inizio mi sentivo piena di energia, lavoravo di più, uscivo di più. Mi sentivo caricata da quest'uomo che mi faceva vivere una storia emotivamente intensa. Con il passare del tempo, invece, mi sono accorta che non avevo più le forze per fare le cose che facevo prima, perché piano piano ogni mio pensiero invece di essere rivolto alla mia vita e alle mie amiche, dirottava sempre più spesso su di lui e su quando si sarebbe fatto sentire di nuovo. L'attesa mi prosciugava. Dopo qualche tempo mi sembrava di raccogliere le briciole che il mio narcisista mi concedeva a cadenza quasi regolare, dopo che aveva fatto il giro delle altre donne che frequentava contemporaneamente.

Non me ne rendevo conto, ma Luca aveva il classico comportamento narcisistico: si faceva vivo quando decideva lui, di solito dopo un mese, un mese e mezzo con messaggi dolcissimi e sexy, in cui diceva di volermi assolutamente perché non riusciva a fare a meno di pensare a me. Dopo le prime volte che rispondevo felice e pronta a soddisfare i suoi desideri, avevo cominciato ad avere un atteggiamento più distaccato, ma più mi dimostravo restia, più lui diventava abile nel corteggiarmi, riuscendo a farmi sentire davvero desiderata, come mai mi era capitato nella vita.

Il mio nome è Chiara, ma di chiaro in questa storia non ci vedevo nulla, ero completamente offuscata dai suoi modi, come sotto l'incantesimo di un uomo che quando era con me, quando mi cercava, mi faceva sentire speciale, unica. Sapevo che aveva altre donne, ma quando mi paragonava a loro, le altre sparivano davanti alla donna che lo faceva impazzire davvero, cioè io.

Perché è stato difficile lasciare un narcisista

L'amore perfetto non esiste, ma anche quello imperfetto, quello dove si litiga, si resta deluse a volte, e si piange, non è quello che vivi con un narcisista. L'egoismo in amore ha la sua funzione, ma solo se serve a prenderti cura di te e dei tuoi sentimenti.

La verità è che due persone si possono amare solo dopo aver imparato ad amare se stesse. Un narcisista, invece, rivolge troppo amore solo a se stesso - probabilmente a causa di un'insicurezza latente - e non riesce ad amare in modo autentico un'altra persona. Il modo di amare di un narcisista è rivolto all'appagamento del proprio ego e nulla di quello che fa, neppure la sua estrema gentilezza è per te, ma solo utile a gratificare il suo desiderio di essere ammirato e amato.

Tempo fa ho letto un libro dal titolo Donne che amano troppo di Robin Norwood, che racconta il tipo di amore che lega una donna agli uomini che hanno sviluppano una dipendenza da qualche sostanza. In pratica per queste donne, anche l'amore verso il proprio uomo diventa una forma di dipendenza: esattamente come le droghe, non ne possono fare a meno.

Ecco, io di Luca non ne potevo fare a meno, nonostante fossi consapevole della sofferenza che provavo e del fatto che con lui non avrei mai potuto costruire una famiglia.

Il libro spiega che i conflitti e gli ostacoli in amore possono aumentare l'eccitazione e la sintonia sessuale: credo che fosse per questo che io e Luca eravamo praticamente fatti l'uno per l'altra a letto. Ma quel libro mi ha fatto anche capire che l'amore tra due persone è positivo quando tende all'equilibrio. E tra noi ero solo io che volevo fare progetti di vita insieme, mentre non facevo altro che sperare che Luca cambiasse.

"Al fondo dei nostri sforzi di cambiare un'altra persona c'è una motivazione fondamentalmente egoistica: la speranza che riuscendo a cambiarla saremo felici. Non c'è niente di male nel desiderio di essere felici, ma porre la fonte di questa felicità fuori di noi, nelle mani di qualcun altro, significa negare le nostre capacità, ed evitare la responsabilità di cambiare in meglio la nostra vita".

Ho deciso di prendermi questa responsabilità e ho fatto l'unica cosa che puoi fare quando ami un narcisista che ti fa soffrire e che vuoi lasciare: non rispondere MAI più alle sue chiamate, ai suoi messaggi, alle sue lusinghe.

Per me è un'impresa titanica: è come dire a un goloso di non mangiare cioccolato o una fashion addicted di non fare acquisti superflui. Insomma, sembra una mission impossible. Eppure, nonostante in cuor mio continui a sperare che Luca si rifaccia sentire, questa storia di resistere alle sue tentazioni è diventata una prova d'amore verso me stessa che voglio vincere e che (almeno per ora) ho vinto. Come quando chi fa una dieta persevera perché sa che avrà il corpo che desidera, o chi rinuncia alle spese extra per regalarsi quel sogno che ha sempre voluto, così io riesco a rinunciare a lui pensando alla mia ricompensa, cioè la mia serenità.