Il 19 gennaio 2022 il Fashion Institute of Technology Museum di New York ha inaugurato un mostra dal titolo Reinvention and Restlessness: Fashion in the Nineties. Curata da Colleen Hill, l'esposizione esplora alcune delle tendenze simbolo degli anni Novanta secondo una prospettiva diversa: per la serie «chi, cosa, dove, come, quando» e soprattutto «perchè», l'ultima iniziativa del FIT indaga la ragion d'essere delle campagne minimaliste di Jil Sander, delle sfilate di Jean Paul Gaultier, delle gonne con la stampa tartan, delle camicie di flanella e delle Tabi di Margiela, e ne rintraccia le conseguenze dirette nella percezione della moda contemporanea. Per una serie di precise coincidenze, dalla primavera 2022 gli anni Novanta sono tornati a creare tendenza in passerella: ogni cosa nella scena suggerisce allora di studiare cosa significa nella nostra epoca quell'estetica libera, poliedrica, espressiva, emblematica, sfaccettata, portata in voga da Kate Moss, Vivienne Westwood, Jil Sander, Calvin Klein o Kurt Cobain. In poche parole, come ci vestiamo e come decidiamo di farlo. Il tempo per visitare la mostra del FIT Museum dedicata agli anni Novanta scade il 17 aprile: che andiate a New York o no, facciamo che la deadline vale anche per rispolverare con nuova consapevolezza il guardaroba.

Tendenze primavera 2022: la moda grunge degli anni Novanta

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Kurt Cobain nel 1992.
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Dalla collezione Off-Season Pre-Fall 2022 di Balenciaga.

«Ciò che ritengo davvero interessante del grunge [...] è che si tratta molto più di stile che di design», ha spiegato la curatrice della mostra Colleen Hill, che per l'occasione è stata intervistata dalla rivista Coveteur. Perchè anche se il grunge debutta per la prima volta in passerella nel 1994, nell'iconica collezione disegnata da Marc Jacobs per Perry Ellis, si è sempre distinto per essere un vero e proprio lifestyle. Un approccio all'abbigliamento dismesso, distopico, ribelle, confusionale, che a quel tempo era incarnato dal front-man dei Nirvana e che oggi è rimasto in pezzi-chiave dal fascino senza tempo come gli stivaletti Dr. Martens, ma soprattutto nell'approccio libero, stratificato, underground, casuale promosso da designer come Demna di Balenciaga. Leggere alla voce «vestire senza regole».

Tendenze primavera 2022: la moda up-cycling degli anni Novanta

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Dalla collezione primavera estate 2006 di Martin Margiela
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Dalla collezione primavera estate 2022 di Collina Strada.

Sin dall'esordio nel 1988, passando per gli Anni '90 e proseguendo nei primi '00, Martin Margiela dava prova di Environmentalism and Reuse, dal nome della sezione dedicata a un approccio che oggi chiamiamo in causa continuamente attraverso termini come upcycling e riciclo. E se le collezioni di Mode Destroy del designer di Anversa sono una leggenda nella storia della moda, Collina Strada, Ahluwalia e altre label emergenti che stanno cambiando il sistema ne hanno raccolto l'eredità: una tedenza che spiana la strada a un nuovo comportamento etico e responsabile e che sembra essere tutto quello di cui abbiamo bisogno per andare incontro al futuro.

Tendenze primavera 2022: lo stile minimalista degli anni Novanta

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Linda Evangelista durante la sfilata autunno inverno 1995/1996 di Calvin Klein.
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Dalla collezione primavera estate 2022 di Miu Miu.

Da Jil Sander a Calvin Klein, i pionieri del minimalismo Nineties non hanno bisogno di presentazioni: a loro, secondo la curatrice del FIT Museum, si rifanno alcuni trend del periodo post-lockdown. Basta pensare al rigore collegiale dei tailleur con la minigonna dell'ultima collezione di Miu Miu, che scopre liberamente il corpo attraverso accoglienti e sicuri tessuti neutral-tone, o al successo di una label come The Row e alla sua proposta moderatamente colorata di abiti timeless (+calze color carne). Anche in questo caso, il collegamento tra le tendenze è di carattere empatico.