Alice Cooper e Marilyn Manson sono così affiatati da aver deciso di imbarcarsi in una tournée insieme, il Masters of Madness Tour, che giungerà al termine a fine giugno.

«L'ho visto ai Revolver Golden Gods Awards e poi l'ho avuto ospite nel mio programma radiofonico e abbiamo subito capito che avevamo molte cose in comune. Perchè a differenza di altri artisti noi interpretiamo dei personaggi sul palco!», ha spiegato Cooper alla rivista Rolling Stone.

«Entrambi abbiamo creato dei personaggi mostruosi per il pubblico e ne abbiamo anche parlato in studio da me: a volte si fa fatica a tornare alla vita di tutti i giorni. E se i nostri personaggi dovessero prendere l'avvento sulla nostra vera personalità? Per quanto mi riguarda fortunatamente passo la maggior parte del tempo ad essere Alice, per cui so quando sono il mio personaggio e quando staccare con la finzione. Ma a volte è davvero dura interpretare un ruolo 24 ore su 24!».

Cooper ha deciso di dare vita ad un personaggio ribelle e oltraggioso per colmare un vuoto nel mercato discografico, ciononostante cerca sempre di essere coerente con se stesso.

«Abbiamo anche discusso sulla motivazione che ci ha spinti a inscenare personaggi tanto estremi. Io l'ho fatto perchè mancava un rocker cattivo e io ero perfetto per quel ruolo».

«Per un certo periodo ho pensato che dovessi trasformarmi davvero in lui e per poco non mi sono ammazzato di alcol. Cercavo di imitare icone come Jim Morrison e Jimi Hendrix, ma loro erano dei professionisti mentre io ero solo un ragazzino di 18 anni».

The Masters of Madness Tour fa tappa a Morrison, in America, stasera per poi concludersi a fine giugno a Miami Beach.

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