Sabato scorso mi sono messa a fare la crema di zucca. Mentre stavo scavando col cucchiaio al suo interno per tirare via i semi mi sono ricordata che si possono tostare. Per un attimo la pigrizia ha preso il sopravvento, poi mi sono detta: «Non si deve buttare via il cibo!» e in un impeto di autocoscienza li ho messi da parte in una ciotola.

Visto che non li avevo mai fatti prima d'ora ho cercato la ricetta online e ho scoperto un sacco di cose interessanti:

1. I semi vanno puliti perfettamente. Un po' di zucca filamentosa resta sempre attaccata alla superficie dei semi. Per staccarla la tecnica migliore è tenerli in ammollo una decina di minuti nell'acqua tiepida, poi versarli in un colino a rete metallica e strofinarli: i filamenti resteranno attaccati alle maglie (poi tanti auguri a toglierli da lì) e si staccheranno dai semi.

2. Bisogna lessarli. A logica avrei detto che fosse sufficiente sbatterli in forno, invece i semi vanno bolliti nell'acqua salata per 10 minuti. In realtà non si cuociono: questa operazione serve per salarli. L'acqua bollente lascia penetrare in modo omogeneo il sale attraverso la parte esterna del seme (che non si mangia) e raggiunge il semino interno (che si mangia). Dopodiché bisogna scolarli e asciugarli.

3. Non serve oliarli. Quasi tutte le ricette che ho trovato online dicono di condire i semi con un po' d'olio d'oliva prima di infornarli. Io ho dimenticato questo passaggio (può capitare!) e sono venuti benissimo. Quindi, per farli più leggeri (ma non per questo meno sfiziosi) niente olio!

4. Vanno tostati energicamente. Per non rischiare di bruciarli ho messo la placca da forno a 180 gradi nel livello intermedio. Errore! La temperatura va bene, ma la placca va messa al livello superiore e tenuta d'occhio. Dopo circa 10/15 minuti possono essere girati, per tostarli dall'altra parte. Dopo circa mezz'ora ho spento il forno, ho abbassato la placca a metà e li ho lasciati riposare ancora 20 minuti.

5. C'è una tecnica quasi infallibile per aprirli senza distruggersi i denti. Il modo più semplice per aprire i gusci è incidere il bordo con gli incisivi o schiacciare il seme tra i molari (la mia conoscenza odontoiatrica finisce qui). Lo schiaccianoci non funziona: il seme sfugge da tutte le parti e si rischia di disintegrarlo. In alternativa si possono incidere con la punta del coltello, sollevando la parte del guscio che si rompe ed estraendo il semino tenero che c'è al suo interno.