Come si racconta l'amore? Nel numero di Cosmopolitan in edicola nei mesi primaverili, abbiamo deciso di lasciare la parola all'autore Michael Liani, art e video director, visual artist, e fotografo che ha attraversato la sua terra, Israele, per fotografare le famiglie Lgbtq+ nelle loro case o fuori dalle loro abitazioni, creando così un mosaico intenso e reale di tutte le sfaccettature che può avere l'amore. Trovate qui il suo progetto, agli albori di giugno, come augurio che possiate vivere il mese più libero e giusto di sempre con tutti i suoi valori.
«Il progetto LGBTQ+ LOVE nasce qui, dal desiderio di capire l’essenza dell’Amore in un’epoca in cui questo viene politicizzato. L’Amore non riferito ad altre persone o a qualche istituzione, ma solo all’Amore stesso. Ho fotografato coppie Lgbtq+ in tutta Israele e ho voluto entrare nella loro vita in punta di piedi, per restituire così l’esperienza più autentica. Ho ritratto ogni coppia nella propria casa, casa che mi hanno aperto con estrema gentilezza, e ho fissato tutto su pellicola per non togliere niente all’autenticità di quel solo momento. Non più di quattro, cinque clic. Questo archivio mostra l’amore gay ebraico-israeliano e arabo in tutte le forme e, purtroppo, in maniera non paritaria per motivi di contingenza. Ad oggi ho ritratto 180 forme diverse di amore».
«Dopo tre anni trascorsi a fotografare per LGBTQ+ LOVE in tutto il Paese, sto preparando un libro che al contempo documenti il lavoro di realizzazione delle fotografie e mostri le famiglie in un modo che sia intrinsecamente Amore. Penso che guardare all’Amore con amore sia l’unica soluzione che abbiamo in un mondo che troppo spesso si alimenta di rabbia e di odio. Spero di pubblicare il libro nei prossimi mesi e che sia fonte di ispirazione e accettazione di sé per un’intera generazione di giovani che affrontano il mondo con coraggio».
Michael Liani
È un artista multidisciplinare che si occupa per lo più di fotografia, video e cinema, nato nel 1987 a Migdal HaEmek da genitori di origine ebraico-marocchina. Il suo lavoro è basato sul centro e la periferia, sul genere e l’estetica dei media, focalizzando le sue creazioni su uno spazio intimo, con uno sguardo profondamente personale che lo porta, nelle sue fotografie e installazioni, a far emergere l’umanità dei soggetti.