Nei due giorni passati in compagnia dell’attrice ventottenne Nicola Peltz Beckham ho raccolto un’infinità di notizie, ma amici e colleghi continuano a martellarmi con quest’unica domanda. Non sembrano interessati a conoscere il segreto del viso marmoreo di Nicole (un trattamento di scultura pre-shooting), né a sapere cosa di lei mi abbia sorpreso di più (forse il fatto che non ha la patente), e nemmeno ad avere dettagli sulla sua amicizia con Selena Gomez. A quanto pare vogliono solo avere conferma che questo amore da favola non sia troppo bello per essere vero. Ci sono i post quotidiani, le bio su Ig (“marito di Nicola” e “moglie di Brooklyn”), e i tatuaggi (Brooklyn ne ha più di 20 dedicati a lei). Poi, l’enorme anello di diamanti e il chiacchieratissimo matrimonio a Palm Beach, costato milioni di dollari. È sufficiente per far sorgere il dubbio: «Ma sarà tutto vero?». Sempre più star scelgono di mantenere il più assoluto riserbo sulla propria vita privata, Nicola e Brooklyn hanno fatto la scelta opposta. Condividono ogni aspetto della loro relazione sui social, agli eventi e nelle interviste. Sono un corpo e un’anima, e questa unione è palese a tutti. Forse, per una volta, vogliamo davvero fare il tifo per loro. Quindi è tutto vero? Sembra di sì. Non solo perché sono disposti a condividere le luci della ribalta, ma anche per come si supportano, qualunque sia il progetto dell’uno o dell’altra – e Nicola ne ha tanti. Recita da quando aveva 12 anni (di recente ha interpretato Dorothy in Welcome to Chippendales di Hulu. È alle sfilate di moda di tutto il mondo. E sta sfruttando il suo successo per fare del bene.

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add cosmopolitan, Getty Images
Nicola Peltz Beckham sulla cover del nuovo Cosmopolitan, The Spring Issue

Hai appena recitato in Chippendales e hai dato gli ultimi ritocchi a Lola James, un film indipendente che hai scritto, interpretato e co-diretto. È sempre stato un tuo sogno?

«In realtà ho sempre e solo voluto recitare. E poi forse, in un futuro molto, molto lontano, dirigere un film. Scrivo, sì, ma solo in privato. Questa storia su una ragazza tossicodipendente che vuole salvare suo fratello mi frullava in testa già da un po’, diciamo che ha tanti riferimenti anche alla mia vita, ma non avevo idea di come buttar giù una vera sceneggiatura. Alla fine mi sono risoluta, l’ho scritta al pc e mandata via e-mail alla mia insegnante di recitazione. Le è piaciuta molto, e anche il mio agente dell’epoca mi ha fatto i complimenti. Non avevo intenzione di curare anche la regia, ma è andata così. Spero solo che la gente non lo giudichi a priori, dandomi dell’ingrata».

Cosa ti passa per la testa quando leggi commenti del genere?

«Vorrei solo che le persone mi conoscessero prima di giudicarmi. Ed è frustrante, perché si vorrebbe rispondere a ogni commento, uno per uno: “Non è vero. Non è vero. Non è vero”. Ma poi ovviamente ti trattieni.Non puoi farti influenzare da questa roba. Altrimenti entri in un circolo vizioso. A volte sembra quasi che tutte le cattiverie che sentivo al liceo si siano riversate sul mio Instagram».

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Cosmopolitan

Hai mai pensato di non leggere i commenti?

«Certo. A volte però non resisti, e allora ti dici:“Che schifo”».

Invece gli articoli scandalistici su te e Brooklyn? Li leggi o riesci a evitarli?

«Non li leggo mai volontariamente. Ma ogni tanto saltano fuori su TikTok».

Per fortuna l’algoritmo funziona a dovere, creando una pagina “Per Te”. Ma immagino che quel che a volte ti appare nel feed sia collegato all’enorme tam-tam mediatico sul rapporto tra te e tua suoce-ra, Victoria Beckham. Come va?

«L’ho ripetuto fino allo sfinimento: non c’è nessuna faida in corso [il Daily Mail parlò di una presunta litigata sul fatto che Nicola avrebbe o meno indossato un abito da sposa disegnato da Victoria Beckham, nda]. È assurdo. Nessuno vuole mai pubblicare le belle notizie su di me. Che si tratti della mia vita o quella di qualcun altro, o di un tema qualsiasi, sapere la verità e poi leggere l’esatto opposto sui tabloid è straniante».

Anche di te e Selena Gomez si è parlato ovunque. Come siete diventate amiche?

«L’avevo incontrata di sfuggita qualche anno fa e poi a settembre siamo state entrambe invitate a un evento, l’Academy Gala. Siamo andate subito d’accordo e ci siamo divertite da morire. E poi siamo diventate molto amiche. È come una sorella, una delle donne più straordinarie che abbia mai incontrato. È la persona più gentile del mondo. Mi sembra di conoscerla da sempre».

Selena e Brooklyn vanno d’accordo?

«Siamo una throuple. Tre amici inseparabili».

Pensi di essere sicura di te?

«Sì, direi di sì. Crescendo con sei fratelli, credo di aver introiettato tutti i loro “Sei fantastica. Vai alla gran-de”, soprattutto nelle relazioni. Ho avuto solo tre storie perché ho sempre evitato di buttarmi se il tipo non mi piaceva davvero. I miei fratelli mi ripetevano “Meriti di meglio, meriti di meglio, meriti di meglio”. Ma ovviamente ho le mie fragilità, come tutte noi. Nomina un’in-sicurezza e stai certa che ce l’ho o l’ho avuta anch’io».

Continua l'intervista sul numero in edicola dal 13 aprile.