Che Beyoncé e Jay-Z fossero una forza della natura lo sapevamo e il loro concerto di Milano a San Siro e di Roma allo Stadio Olimpico è attesissimo, noi li abbiamo visti all'Olympiastadion di Berlino e questo è tutto quello che devi aspettarti se hai già in mano i biglietti per vedere la power couple più figa dello show biz (senza spoiler).

Beyoncé, Jay-Z e tanto (tantissimo) romanticismo

Avevo già visto un concerto di Queen Bey, ma non sapevo cosa aspettarmi da un concerto di coppia (e che coppia!). La verità è che in tutto lo show c'è molto romanticismo, non un romanticismo smielato e nauseante, ma piuttosto quell'intesa che ci può essere quando due persone che conoscono tutte le regole dello show biz sono anche sposate da 10 anni e stanno insieme da quasi 20. Si conoscono, si intendono, si concedono spazi personali e soprattutto sanno cosa regalare ai propri fan e come. Durante tutto il concerto ci sono intermezzi in cui si vedono foto private dei coniugi Carter con Blu Ivy e i gemellini e un messaggio che fa da sfondo a tutto lo show, "This is real love", come a dire che certo è spettacolo, ma dietro tutto c'è una coppia che tra tradimenti confermati e supposti, diciamocelo, può conquistare il mondo. Ah, è poi un po' di romanticismo smielato da occhi a cuore&Co. c'è pure, ma questo non te lo spoileriamo...

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Beyoncé e Jay-Z VS Jay-Z e Beyoncé

Hai i biglietti per On The Run Tour II in mano, la domanda vera è, li hai comprati per Bey, per Jay-Z o per vedere insieme i Carter?

Da fan di Beyoncé dalla pubertà, quando ballavo Crazy in Love con la mia migliore amica nella mia cameretta, mi aspettavo che in un concerto di coppia, tutti gli occhi fossero, se non solamente, soprattutto su Queen Bey e che fosse lei a condurre lo show. Ecco, mi sbagliavo. Jay-Z è un agitatore di folle nato, non appena sale sul palco il pubblico si infiamma e inizia a molleggiare le braccia come avevo visto solo nella scena della discoteca di Save the last dance. E Beyoncé? È bionica ovvio, canta e balla come se non ci fosse un domani, ha un sedere che ciao (manco avesse partorito due gemelli) e carisma da vendere (al punto che può superare un incidente di percorso senza fare una piega), eppure di fianco a suo marito rimane in secondo piano, fantastica certo, ma i boati dello stadio erano tutti per lui. Così tra un duetto e l'altro la mia mente ha iniziato a vagare pensando alle dinamiche amorose dei Carter, tipo: "E se lui fosse un narcisista?" oppure "Forse lui è intimidito dalla fama di sua moglie" e da lì hanno iniziato a brulicare nella mia testa teorie improbabili su cui però ci vorrebbe un articolo a parte...

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Beyoncé e Jay-Z in concerto, cosa aspettarti dalla scaletta alla location

Se quando ti sono arrivati i biglietti di OTR II l'orario di inizio del concerto ti è saltato subito all'occhio, sappi che non sei l'unica... Un concerto in uno stadio che inizia alle 19:30 (questo era l'orario d'inizio a Berlino ma anche a San Siro e allo Stadio Olimpico di Roma) è piuttosto strano. E invece, mai orario fu più strategico, perché godersi le coreografie e la musica mentre il sole tramonta è qualcosa di unico: la luce è infuocata, il cielo è rosa e le temperature sono hot ma il giusto (preparati comunque a sudare, perché è difficile non ballare). E, nel caso te lo stessi chiedendo, sì, Jay-Z e Beyoncé sono stati piuttosto puntuali, quindi non tardare troppo. Quanto alla scaletta di OTR II, non ti faremo spoiler, ma sappi che è ricchissima è c'è tutto quello che ti aspetteresti di sentire a un concerto di Beyoncé e Jay-Z e anche di più: i coniugi Carter cantano qualche duetto, ma per la maggior parte del concerto si alternano sulla scena cantando da soli tra ballerine fighissime e fuochi d'artificio.

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Perché andare a un concerto (o a un festival) in un'altra città è un'esperienza che dovresti fare assolutamente

Non andavo a Berlino dal 2009, quando dopo la maturità avevo fatto un viaggio in macchina in giro per l'Europa con 5 dei miei più cari amici di sempre. Tornarci per un concerto e approfittarne per fare un giro in città, tra murales, negozi di vinili che ti tolgono il fiato, e vegan bar ultra glam mimetizzati in fabbriche dismesse (un cliché da amare sempre e comunque) è stata un'esperienza incredibile, perché dilata enormemente i tempi del concerto stesso. Mi spiego. Se vai a vedere un concerto nel paese dove vivi, molto probabilmente passerai la giornata stessa a fare il tuo dovere (lavorare, studiare, ecc.), per poi cambiarti al volo, andare al concerto e tornare a casa. Fine. Ma quando vai a un festival o a un concerto in un'altra città è tutta un'altra cosa: il tempo che "attacchi" prima e dopo e che trascorri in quel luogo, dilata la tua esperienza, la arricchisce, la consolida attraverso i ricordi. Durante il mio viaggio ho soggiornato all'Holiday Inn Express di Alexanderplatz, una catena alberghiera con camere basic ma con tutti i confort e con una posizione strategica per raggiungere con i mezzi i luoghi dove si svolgono i concerti. Holiday Inn Express ha condotto uno studio su oltre 500 italiani mostra che al 60% piacerebbe viaggiare al di fuori della propria città per vedere i propri artisti preferiti live, il 48% viaggerebbe in altre città in Italia mentre il 12% anche all'estero. Ecco, se ti riconosci in questi numeri, cogli l'occasione dei festival estivi più cool d'Europa e d'Italia e approfittane per viaggiare, esplorare, scoprire e conoscere, perché oggi ci sono tantissime possibilità per farlo.