Manca una settimana, sette giorni al 24 agosto quando inizieranno le Paralimpiadi di Tokyo che per quasi due settimane vedranno i migliori atleti paralimpici del mondo confrontarsi in 22 sport diversi. C'è molta aspettativa, al Villaggio Olimpico sono attesi oltre 4.000 atleti provenienti da 135 nazioni che gareggeranno in 540 eventi per quella che è la sedicesima edizione di questi giochi istituiti ufficialmente a Roma nel 1960. L'Italia, tra l'altro, quest'anno ha numeri da record: la delegazione è la più numerosa di sempre con ben 113 campioni di 16 discipline, di questi sono 61 le atlete qualificate e 52 gli atleti. A capitanare la delegazione ci sono il capo missione Juri Stara, Segretario generale del Comitato Italiano Paralimpico e naturalmente i due portabandiera, Bebe Vio e Federico Morlacchi che rappresenteranno l'Italia alla cerimonia di apertura. Siete pronti per tornare a Tokyo?

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L'apertura dei Giochi si svolgerà (anche questa volta senza pubblico causa Covid-19) in quello che sarà il fulcro dell'intero evento, ossia il Nuovo Stadio Nazionale di Tokyo, meglio conosciuto come Stadio Olimpico dove avverranno anche le gare di atletica. Le Paralimpiadi, come spiega il Post, sono organizzate sulla base di un complesso sistema di categorizzazione che tiene conto delle diverse disabilità degli atleti in modo da assicurare un equo livello di competitività. Ad esempio, per quanto riguarda gli italiani, la velocista Martina Caironi gareggia nella categoria chiamata "T42" per le atlete amputate dal ginocchio in su. Nella scherma in carrozzina, invece, la classificazione avviene tramite le prime tre lettere dell'alfabeto in base alla capacità di movimento degli arti: Beatrice Vio, ad esempio, gareggia nella categoria "B" e come sappiamo è anche la prima atleta ad aver vinto una medaglia d’oro con quattro protesi artificiali. A Bebe Vio aspettano tre importanti appuntamenti: mercoledì 25 agosto la sciabola, disciplina in cui si cimenta per la prima volta alle Olimpiadi, sabato 28 il fioretto e domenica 29 la gara di fioretto a squadre con le compagne Andreea Mogos e Loredana Trigilio. "Tuta, fioretto, gambe, scarpe, sogni, speranze… sì, c'è tutto. Ultima carbonara e si parte!" ha scritto su Instagram la nostra fiorettista del cuore già campionessa a Rio. Noi siamo impazienti di seguirla e fare il tifo per lei (Vai Bebe!!!).

Complessivamente, in questi Giochi Paralimpici sono 69 gli atleti esordienti e 18 di questi fanno parte della nazionale italiana di nuoto. Il nuoto è anche la disciplina con più atleti in gara (29 in totale) oltre che quella con l'età media più bassa (25,6 anni).
L'atleta più giovane della delegazione italiana è il campione di tennistavolo 17enne Matteo Parenzan. "Oggi parto sapendo di aver centrato uno dei miei più grandi obiettivi della vita e di partecipare al torneo più importante del mondo per dare il massimo e ottenere il miglior risultato possibile" ha scritto su Instagram postando una foto con la famiglia prima di partire per Tokyo. L'atleta con più esperienza all'interno del gruppo degli azzurri è invece Francesca Porcellato, stella del paraciclismo con un passato nell'atletica leggera e nello sci nordico: ormai è alla sua undicesima Paralimpiade. Altri nomi noti sono i pesisti Assunta Legnante e Oney Tapia, Veronica Yoko Plebani per il triathlon femminile, Fabio Anobile, Luca Mazzone e Paolo Cecchetto al ciclismo e tanti altri che non vediamo l'ora di conoscere meglio. Forza azzurri, vi seguiamo da qui!!