Secondo la ex modella Ilaria Capponi, ospite a Italiasì! su Rai 1 per parlare di Disturbi Alimentari, la trasmissione «è stata la controprova che c’è bisogno di dire quello che ero andata a dire». Lei ha parlato della sua esperienza con la bulimia e dell'ossessione per la magrezza nel mondo della moda, ma in risposta le sono stati rivolti commenti grassofobici e ulteriore body shaming da parte dello stilista Guillermo Mariotto e di Mauro Coruzzi in arte Platinette: «Sei curvy», «Ha il culo basso», «meglio vestire le modelle che dar loro da mangiare». «Le loro parole non mi hanno smosso minimamente, ma se fossi stata più fragile?», ha commentato Capponi dopo la trasmissione per poi concludere «Si parlava proprio di quello».

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Pietro D'Aprano//Getty Images
Ilaria Capponi

«Oggi voglio portare la mia storia come esempio di una ricerca spasmodica di una perfezione che perfetta non era», ha raccontato Capponi all'indomani della Giornata del Fiocchetto Lilla per sensibilizzare sui Disturbi Alimentari. «A 14 anni feci il primo casting, i miei genitori rimasero fuori. Eravamo tutte modelle in fila, io ero al centro della sala e la giuria disse ad alta voce, davanti a tutti, “questa ha le gambe grosse, sei bellina però così non riesci a lavorare”. Ero 9 kg meno di ora, quindi sottopeso. Non avevo la maturità per affrontare una cosa del genere, tornai a casa e iniziò l'Odissea». La modella ha raccontato dell'inizio della bulimia e di come il mondo della moda spingesse le ragazze a costringere i loro corpi a una magrezza estrema. Ha ricordato a Mariotto, presente in studio, di quando a Miss Italia lui, che allora era giudice, le disse che era « troppo grassa» per diventare una sua modella dopo averla misurata con un metro.

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Capponi ha anche raccontato di aver visto delle modelle giovanissime ingerire cotone per riempire lo stomaco. «Cosa vuoi che sia» le ha risposto Mariotto sostenendo che le modelle mangiano sempre tanto ai buffet. Eppure, poco prima, la ex modella aveva sottolineato come non sempre sia così facile individuare i disturbi alimentari: «la bulimia è silente, non la si vede. Rispetto allo sfinimento visivo che porta l'anoressia, è diverso». Ai commenti di Mariotto, in totale antitesi con i racconti di Capponi, si è aggiunto Mauro Coruzzi aka Platinette che ha sottolineato come il corpo della 34enne (un corpo magro e conforme agli standard) sia, a suo dire «curvy» per poi concludere con un commento volgare detto a mezza voce mentre Capponi usciva: «Ha il culo basso». Coruzzi si è poi scusato, ma rimane da chiedersi che valore abbiano questi opinionisti nel trattare un tema così delicato come i Dca, magari di fronte a giovani ragazze e ragazzi che ne soffrono. «C’è stata una regressione in termini di modelli sani», ha concluso Capponi che, anche grazie allo sport, oggi è guarita, «Io ho smesso di fare la modella perché, nonostante le pressioni, non ho accettato di perdere una taglia. C’è discrepanza tra la body positivity professata nel settore e ciò che viene messo in atto».