Forse qualcuno si ricorderà che, tra gli articoli più dibattuti del ddl Zan, c'era quello dedicato alla Giornata contro l'omotransfobia nelle scuole: per i conservatori sembra inaccettabile che si possa parlare a bambini e ragazzi di rispetto delle diversità. Ora il problema si è ripresentato con una nuova polemica. Si avvicina, infatti il 17 maggio, quando si celebra Giornata internazionale contro l'omofobia la bifobia e la transfobia e, per l'occasione, il ministero dell'Istruzione ha inviato a tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado una circolare che è stata prontamente criticata dai conservatori che sostengono sia un modo per «introdurre l'ideologia gender nelle scuole».

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La circolare ministeriale, in realtà, si limita a invitare le scuole a «creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali». Si tratta di principi sanciti nella nostra Costituzione ma, secondo Fratelli d'Italia sarebbe solo un pretesto per parlare di «gender» nelle scuole, anche ai bambini. «Un tentativo inaccettabile di far rientrare dalla finestra quello che il Parlamento italiano ha fatto uscire dalla porta: il ddl Zan», hanno dichiarato i deputati di Fratelli d'Italia Paola Frassinetti e Ella Bucalo, responsabili del dipartimento Istruzione e Scuola di FdI, e la senatrice Isabella Rauti, responsabile dipartimento Pari Opportunità, Famiglia e valori non negoziabili. Anche la Lega è dello stesso parere: «Un conto è combattere e condannare giustamente ogni tipo di discriminazione, un altro è fare propaganda di genere attraverso attivisti Lgbt ideologizzati cari a Pd e M5s», ha scritto su Facebook il sottosegretario all'istruzione Rossano Sasso. Il partito di Giorgia Meloni ha anche dichiarato che presenterà immediatamente un'interrogazione alla Camera e al Senato chiedendo al ministro Bianchi di ritirare la circolare.

Quello che continua a stupire è che la non discriminazione e la lotta a odio e violenza vengano viste come ideologia. Da poco è stato pubblicato il rapporto annuale Rainbow Europe sui diritti LGBT+ in Europa e l'Italia è molto bassa in classifica anche perché non prevede alcun tipo di tutela da odio e violenza omotransfobica. I partiti di destra, però, continuano a sostenere la tesi dell'"ideologia gender", un'espressione coniata ad hoc dai conservatori che fa riferimento a una sorta di complotto per eliminare le differenze tra i sessi. In questo modo si riduce il concetto di genere e di identità sessuale a una mera battaglia politica, tralasciando del tutto gli studi accademici sull'argomento e, soprattutto, mettendo in pericolo la vita delle persone. «Diciamoci la verità», ha scritto su Instagram il deputato PD Alessandro Zan, «Il putiferio di Lega e Fratelli d’Italia contro la circolare del Ministro Bianchi che invita le scuole a organizzare, in occasione del 17 maggio, momenti di riflessione contro le discriminazioni ha un solo nome: omotransfobia».