È il 1984 quando il fotografo Steve McCurry incontra per la prima volta Sharbat Gula. Lei ha 12 anni e si trova nel campo profughi di Nasir Bagh in Pakistan durante l’occupazione sovietica dell’Afghanistan. Lui le scatta una foto che finirà sulla copertina di National Geographic. Non era previsto che quell'immagine facesse il giro del mondo, che venisse riprodotta e condivisa ovunque negli anni a venire. Senza saperlo la ragazza diventa famosissima e i suoi occhi chiari e indagatori, il suo sguardo penetrante come una lama entrano nella cultura occidentale, simbolo delle vittime civili dei conflitti armati. Oggi Sharbat è una donna di 49 anni ed è appena arrivata a Roma dopo che le istituzioni italiane hanno accolto il suo appello per lasciare il Paese a seguito dell'arrivo dei talebani: è salva.

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«È giunta a Roma la cittadina afghana Sharbat Gula» si legge nel comunicato del governo italiano che ripercorre brevemente la sua storia. «Nel 1985, grazie alla fotografia di Steve McCurry, che l'anno precedente l'aveva ritratta giovanissima in un campo profughi di Peshawar per la copertina del National Geographic Magazine, Sharbat Gula acquisì notorietà planetaria, sino a simboleggiare le vicissitudini e i conflitti della fase storica che l'Afghanistan e il suo popolo stavano attraversando». Con il ritorno dei talebani nel Paese, in molti erano preoccupati anche per la sua incolumità, data la fama a livello internazionale e per questo ci si è mossi per riuscire a metterla in salvo. «Rispondendo alle sollecitazioni di quanti nella società civile e in particolare fra le organizzazioni no profit attive in Afghanistan hanno raccolto, dopo gli eventi dello scorso agosto, l'appello di Sharbat Gula a essere aiutata a lasciare il proprio Paese», si legge infatti nel comunicato, «la Presidenza del Consiglio ne ha propiziato e organizzato il trasferimento in Italia, nel più ampio contesto del programma di evacuazione dei cittadini afghani e del piano del Governo per la loro accoglienza e integrazione».

sharbat gula, la ragazza afghana ritratta da stevemc curry è salvapinterest
SHAH MARAI//Getty Images
Sharbat Gula nel 2016

Per molto tempo - mentre lo scatto di McCurry diventava un'opera d'arte di incredibile valore - il nome della ragazza afghana è rimasto sconosciuto. Solo nel 2002 il National Geographic ha deciso di organizzare una spedizione per andare a cercarla. Dopo alcuni mesi di ricerche Sharbat Gula è stata ritrovata e il fotografo l'ha immortalata nuovamente anni dopo il primo incontro. C'è da chiedersi, di tutta questa fama, cosa sia rimasto a questa donna che si è sposata a 13 anni, ha avuto tre figli giovanissima e ha sempre vissuto tra il Pakistan e l'Afghanistan. Metterla in salvo in Italia forse è il minimo che possiamo riconoscerle, dopo anni in cui la guardiamo negli occhi.