Se la vita fosse un videogioco, inizieremmo il nostro cammino creando il nostro piccolo e simpatico avatar. Un “io” a cui poter modificare, nel giro di pochi secondi, qualsiasi tipo di caratteristica in base a situazioni, contesti e compagnia. Ma, purtroppo, come cantavano gli Articolo 31, la vita non è un film (né un gioco!); cresciamo e sviluppiamo tutti quegli atteggiamenti che, ai tempi dell’adolescenza, erano ancora acerbi e grezzi. Li facciamo nostri, diventiamo adulti e conviviamo con la nostra essenza che dobbiamo imparare ad accettare in tutte le sue sfumature. Da un'autenticità messa in bilico dai social network Yuri Sterrore, Gordon per gli amic* di Instagram, ha preso spunto per il suo terzo e ultimo romanzo, Amici Stretti.

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Gordon, lavorando ormai da molti anni con i social e con l’amore (un vero love coach dalle parrucche dai mille colori e pieghe mancate) ha capito che stava spopolando una nuova modalità di corteggiamento: quella dannosa dei profili fake. Ospite del Cosmo Village, nella sua veste più pura e autentica, ci ha raccontato spunti di vita che ha avuto per scrivere il suo ultimo romanzo e alcuni aspetti del suo lavoro, meno conosciuti e più intimi. Sempre rimanendo dalla parte delle donne e sempre con un velo di immancabile ironia.

L'amore vero esiste, certo! Lo dice lui. Ma un velo nostalgico rivolto alla vera essenza delle persone, lontane da filtri e ritocchi post-produzione, si legge sul suo volto e, ammettetelo pure, in quello di ognun* di voi. Quel bambino sognatore oggi è un uomo che parla di amore a cuore aperto, che dispensa consigli a ragazz* in difficoltà e che rincuora le migliaia di ragazze che gli rivelano inconfessabili e disastrosi appuntamenti. Ma non disperate, l'anima gemella arriva, basta aspettare il momento giusto, essere sereni e disposti ad aprire il proprio cuore al prossimo. E se è Gordon a dirlo❤️