Cara Giada,

Ho 35 anni e lavoro come buyer nel mondo della moda. Per lavoro viaggio tantissimo tra New York e Londra e di base vive a Milano con il mio ragazzo, con il quale convivo. Faccio questo lavoro da quando ho finito di studiare e mi piace tantissimo. Sono sempre stata "una ragazza single" alla Carrie Bradshaw; l'anno scorso avevo un ragazzo in ogni porto - letteralmente. Come i marinai americani nel Dopoguerra. Finché sei mesi fa non mi sono innamorata del mio attuale ragazzo che è molto quadrato (lavora in banca ed è vergine ascendente vergine, non so se mi spiego), abbiamo iniziato a convivere da praticamente subito e lui mi ha già chiesto di sposarmi l'anno prossimo. Anche se mi rispetta molto professionalmente; mi ha detto in maniera più o meno light che preferirebbe facessi un lavoro più stazionario. Sento che lui è quello giusto, ma questa sua richiesta mi ha spiazzato. Non voglio essere una di quelle donne che rinuncia alla carriera per amore; ma mi chiedo, certi tipi di lavoro sono effettivamente conciliabili con la carriera?

ho bisogno di un aiutesso

Tua Giulia

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Ciao Giulietta;

Forse, mi duole dirtelo, non hai trovato il tuo Romeo (poi mi chiedo chi lo vuole Romeo, quando hanno inventato Adam Driver?!?). Tornando serie, credo che qualcuno che ti ponga di fronte a un aut aut kierkegaardiano di fronte a un qualcosa che per te è alquanto fondante della tua identità, in questo caso, il tuo lavoro sia già un piccolo segnale dall'allarme sulla vostra compatibilità a lungo termine. Ricorda; la persona giusta deve farti sentire più te stessa, non meno te stessa. Se lui non ha la sensibilità di capire questo; NEEEEEXT. Pensa; e se da anziana volessi girare l'Islanda su un camper e lui ti rompesse le scatole? Se sei una persona dinamica e lui non accetta questa tua parte; di cosa si è innamorato? Di Angelica dell'Orlando Furioso?

Forse, mi duole dirtelo, non hai trovato il tuo Romeo (poi mi chiedo chi lo vuole Romeo, quando hanno inventato Adam Driver?)

Poi ti dico; se invece tu vuoi rinunciare al lavoro e sviluppare un'altra te, va anche bene. Però non può essere un qualcosa di eterodiretto, deve venire da te. E, rammenta, non siamo tutte Chiara Ferragni e Beyoncè - non sempre i nostri compagni sono anche dei business partner e non sempre siamo le più brave della classe nel massimizzare i profitti economici di pari passo a quelli emotivi. Pensa te, che anche Kierkegaard, il filosofo danese della teoria della scelta, del così detto aut aut tra vita estetica e vita etica (il primo emo-core del pensiero), mi aveva mollato la sua amata Regine Olsen perché non riusciva più a scrivere. Anche la J. K. Rowling ha scritto la saga di Harry Potter solo dopo il divorzio, del resto. Comunque tornando a noi; non dimenticare mai di scegliere te stessa e, magari, riguardati Una bionda in carriera insieme al tuo lui per avere una chiave di accesso sdrammatizzante alla questione!

Un bacio da "una notte di mezza estate" (in cui non sogno perché ci sono troppe zanzare in campagna, anche quelle il nostro Shakespeare insieme agli amori corrisposti non le sceneggiava mai!)

Tua Giada

una  bionda in carrierapinterest
Netflix
Still tratto dal film cult Una bionda in carriera (Charles Herman-Wurmfeld, 2003)