Il cuore ti batte all’impazzata, fai fatica a respirare, ti gira la testa, tremi tutta, hai la sensazione che questi siano i tuoi ultimi istanti di vita. Un attacco di panico, il più delle volte, arriva senza preavviso. Succede e basta. La prima volta che capita è sempre uno shock, ma puoi imparare a gestirlo.

“Avere un attacco di panico è ben diverso da avere una crisi ansiosa o un reazione di paura. Ansia, panico e paura sono fenomeni emotivi che non sono semplicemente diversi per la loro forza ma sono fenomeni qualitativamente distinti”, spiega il professor Giampaolo Perna sul sito dell’ALPA Associazione Liberi dal Panico e dall’Ansia.

Ansia, paura e panico: come riconoscerli

L’ansia e la paura sono due reazioni emotiva al pericolo, però nel caso dell’ansia è un pericolo percepito, nel caso della paura è un pericolo reale. Per farti un esempio: sai di non aver studiato e domani il prof interroga, quindi c’è la possibilità che chiami fuori proprio te. La morsa allo stomaco che senti è ansia, perché intravedi un potenziale pericolo e non è detto che si realizzi. Se hai la certezza che domani verrai interrogata, allora è paura!

Quando hai paura di non farcela, molto probabilmente quello che senti è ansia: il pericolo non sempre è concreto, a volte è una delle varie possibilità che valuti nella tua testa per anticipare le varie situazioni che potrebbero verificarsi. È diverso se stai camminando per la strada e ti accorgi che qualcuno ti sta seguendo: il cuore ti batte forte, hai una scarica di adrenalina, il tuo corpo si prepara alla fuga.

I sintomi fisici legati all’ansia e alla paura sono molto simili, ma quelli della paura servono a metterti nelle condizioni ideali per toglierti dai guai, quelli dell’ansia ti mettono inutilmente in allarme, creando uno stato psicofisico che ti danneggia.

Un esempio di loop creato dall’ansia? Devi parlare in pubblico e hai l’ansia perché temi di dimenticarti quello che devi dire, col risultato che il tuo corpo in preda all’ansia ti azzera la salivazione, ti trema la voce, ansimi come se non avessi abbastanza ossigeno a disposizione, col risultato che la tua paura si avvera!

Il panico è una manifestazione acuta di questi sintomi, che si scatenano all’improvviso e in modo dirompente, senza nessun pericolo concreto che minaccia la tua vita o la tua incolumità.

Cos’è un attacco di panico

"L’attacco di panico, secondo le più recenti teorie, è l’espressione dell’ipersensibilità di un sistema di allarme che controlla il funzionamento del nostro corpo che scattando ci mette in allarme per un pericolo di vita, che in realtà non è tale. L’attacco di panico è un fenomeno si potente, rapido ma è un “vero” attacco di panico quando compare improvvisamente, senza una motivazione chiara al momento in cui si manifesta", spiega il professor Giampaolo Perna.

L’attacco di panico è una reazione sproporzionata, che si verifica quando sei più vulnerabile, per esempio in un periodo di forte stress.

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DAP: la definizione clinica del Disturbo da Attacchi di Panico

Durante un attacco di panico potresti avere una sensazione di morte imminente, o il presagio di una sciagura che stia per abbattersi su di te o che stia per succederti qualcosa di terribile. Potresti aver paura di perdere il controllo o di impazzire. Non è proprio una bella sensazione!

Il disturbo da attacchi di panico (DAP) viene diagnosticato se gli attacchi di panico si presentano regolarmente. È sicuramente il segnale che qualcosa ti turba e che stai reagendo in modo violento a una situazione di disagio. A volte gli attacchi di panico arrivano dopo un cambiamento, non necessariamente negativo.

Cosa succede durante un attacco di panico

Il tuo corpo rilascia adrenalina, la frequenza del tuo respiro aumenta, incameri più ossigeno che entra nel flusso sanguigno: questa “botta d’ossigeno” potrebbe darti una sensazione di vertigine e potresti sentirti come se stessi per svenire.

Il cuore pompa più velocemente e ti si alza la pressione: in questo modo l’ossigeno raggiunge i tuoi muscoli, perché tu possa scappare di fronte al pericolo che non c’è (ma questo il tuo corpo non lo sa e anche la tua mente, durante un attacco, non se ne rende conto).

Proprio perché il sangue va verso i muscoli, se hai mangiato da poco si ferma la digestione e potresti sentire un “nodo” allo stomaco. Il tuo corpo si surriscalda e inizi a sudare e a tremare. Produci meno saliva, per questo potresti sentire la bocca secca. Viene rilasciato glucosio nel sangue, per darti l’energia necessaria a dartela a gambe.

Tutti questi sintomi messi insieme ti danno l’impressione che il tuo corpo sia andato in tilt. In realtà dopo pochi minuti tutto torna alla normalità, ma potresti sentirti strana, ansionsa per giorni, settimane o addirittura mesi dopo un attacco, per questo è importante parlarne subito con qualcuno di fiducia e iniziare una terapia psicologica per indagare quali sono le ragioni profonde che lo scatenano.

Il primo attacco di panico? Durante l’adolescenza

La prima volta non si scorda mai. Se ti è capitato, probabilmente ricordi esattamente com’eri vestita e non indossi più niente di ciò che avevi addosso quel giorno. O non entri più nel locale dove ti è successo, eviti i posti affollati se ti è successo a un concerto o in una piazza (in questo caso potresti avere un principio di agorafobia), eviti l'ascensore o di scendere in metropolitana.

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In genere gli attacchi iniziano nel periodo dell’adolescenza, quando la tua personalità è ancora work in progress e ti stai definendo come essere umano. Kirsten Stewart ha raccontato che tra i 15 e i 20 anni si sentiva spesso ansiosa e aveva manie di controllo.

“Se non sapevo esattamente come si sarebbe svolta o risolta una situazione, mi davo malata o mi tappavo in casa o comunque mi limitavo in un modo che era davvero debilitante”.

Kate Moss all’inizio della sua carriera, quando aveva 16 anni, ha avuto un esaurimento nervoso che lei stessa definisce come un attacco di panico, nel periodo in cui doveva lavorare con persone che la facevano sentire a disagio:

“Sto morendo, pensavo. Sono stata a letto per due settimane.”

Le femmine sono più a rischio

Uno studio pubblicato da The Lancet, condotto dal Murdoch Children’s Research Institute di Parkville, in Australia, su circa duemila adolescenti, ha dimostrato che le ragazze sono più a rischio di avere attacchi di panico prolungati nel tempo, rispetto ai ragazzi. La statistica perla di un rischio di oltre il 50% per le femmine rispetto al 30% dei maschi. Gli adolescenti con famiglie problematiche, o con genitori che si stanno separando o divorziati da poco, hanno più probabilità di soffrire di DAP. Il dato incoraggiante? Verso i 25/30 anni in genere i disturbi scompaiono del tutto per la metà dei ragazzi che ne hanno sofferto durante l’età evolutiva.

Il primo attacco di panico: le testimonianze delle celebrity

Alcune celebrity che soffrono di attacchi di panico si sono aperte, per sensibilizzare l’opinione pubblica e rassicurare tante ragazze che ne soffrono.

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Emma Stone ha raccontato al Wall Street Journal come si è sentita la prima volta che ha avuto un attacco di panico:

“Ero a casa di amici e avevo la sensazione che l’appartamento stesse per andare a fuoco. Ho chiamato mia mamma e mi ha riportata a casa: ho avuto attacchi per i tre anni successivi.”

Anche per Ellie Goulding è stata un’esperienza così traumatica che è finita al pronto soccorso. Ha raccontato all’edizione inglese di Metro:

“Un giorno, dopo un servizio fotografico, ero in treno e ho sentito il cuore battere fortissimo: credevo di avere un attacco cardiaco! Ero così spaventata che ho detto alla signora seduta di fianco a me che credevo di essere sul punto di morire. Ho chiamato un’amico e gli ho chiesto di portarmi all’ospedale, dove mi hanno detto che si era trattato di un attacco di panico. Da quel giorno ne ho avuti altri.”

Ma perché si scatenano gli attacchi di panico?

La psiche umana è complicata e la scienza sta ancora studiando gli attacchi di panico, ma ci sono alcuni fattori scatenanti e caratteristiche comuni a molte persone che ne soffrono.

Spesso gli attacchi di panico arrivano quando devi affrontare un momento di forte stress, come preparare un esame, discutere la tesi o esibirti in un saggio. Anche se sai di essere preparata o sei sicura del tuo talento, l’attacco può minare nel profondo le tue certezze.

Adele ha rivelato di avere attacchi d’ansia e di panico tutte le volte che sale su un palco:

“Mi sento come se il cuore stesse per esplodermi, perché non mi sento mai pronta a esibirmi, mai.”

Se tendi a farti mille paranoie potresti trovarti in un loop che scatena un crescendo d’ansia: se sei predisposta, o molto stressata, l’escalation potrebbe culminare in un attacco di panico. In un’intervista a Glamour Amanda Seyfried ha raccontato i suoi pensieri irrazionali che scatenano l'attacco:

“Mi sento spesso ansiosa e in parte è dovuto al fatto che iperanalizzo le cose. Inizio a preoccuparmi per i miei genitori o per il mio cane: inizio a immaginarlo mentre salta fuori dalla finestra aperta nel mio appartamento e precipita di sotto, anche se la finestra è chiusa e la maniglia è così dura che a volte faccio perfino fatica ad aprirla!”

La paura della paura: perché un attacco tira l’altro

Se hai già avuto un attacco di panico e sai cosa ti aspetta, la paura di averne uno può addirittura provocartelo. Sentendo l’attacco che arriva, e sapendo cosa ti aspetta, potresti avere attacchi ancora più intensi. È la “paura della paura”: non vuoi riprovare quelle sensazioni terribili, ma sai che prima o poi potrebbero ripresentarsi.

Vivere con questa angoscia, come puoi immaginare e come sai benissimo se soffri di attacchi di panico, è un grande condizionamento per la tua libertà. Ma col tempo e con il giusto supporto psicologico puoi imparare a controllarli, a riconoscere le situazioni che possono causarlo e a tenere a bada i sintomi appena li senti arrivare, fino a imparare a dominare l'attacco e fare in modo che non si scateni.

Si può morire durante un attacco di panico? Tranquilla, quasi certamente no!

È quel "quasi" che ti preoccupa, ma è doveroso: in medicina il 100% statistico non esiste ma stai serena, non morirai per un attacco di panico!

Molte paure legate all’attacco di panico sono infondate e ci sono evidenze scientifiche che lo dimostrano. Una delle paure più frequenti è quella di morire, ma è praticamente impossibile. Il tuo cuore, che senti pompare all’impazzata, non può “scoppiare” (a meno che tu abbia una malformazione cardiaca di cui non sei a conoscenza, giusto per aggiungere altri motivi di preoccupazione…) e l’adrenalina che produce il tuo corpo durante l’attacco di panico è un antidoto naturale all’arresto cardiaco: se hai visto ER o Pulp Fiction lo sai già.

Respirare velocemente potrebbe portarti a iperventilare o a respirare in modo innaturale (si chiama dispnea), ma non certo a soffocare: si soffoca quando le vie aeree sono ostruite e non è questo il caso.

Se durante l’attacco di panico senti formicolii, ti senti paralizzata o rallentata nei movimenti, ti si annebbia la vista o non riesci a parlare normalmente, potresti aver paura di avere un ictus: alcuni sintomi coincidono con il TIA (attacco ischemico transitorio) ma in una persona giovane e in salute, è molto improbabile che accada. Se la statistica non ti rassicura, chiama il 112 se senti peggiorare i sintomi o non si risolvono completamente entro un’ora.

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Gaia Giordani
WEB EDITOR
Copywriter e blogger della prima ora, divoro serie TV e nel tempo libero sforno muffin al cioccolato. Ho scritto da poco il mio primo romanzo. Cintura nera di karate. Ho un'insana passione per gli squali, una volta ne ho accarezzato uno. 99% digital, 1% human.