Da quando hai iniziato la tua nuova dieta non hai fatto nemmeno uno strappo e sprizzi orgoglio da tutti i pori. Ma sei sicura che, mentre i rotolini scivolano via dal tuo corpo, sulla tua faccia non stiano cominciando ad apparire inestetismi e segni del tempo? I dermatologi diagnosticano sempre più spesso problemi cutanei riconducibili ad abitudini alimentari. E lo stesso i nutrizionisti: lo stato della pelle fornisce una buona indicazione di quel che non va nella tua dieta. «Certi cibi e bevande possono influire negativamente sulla digestione e il benessere intestinale, causando stati infiammatori, stress ossidativo e, di conseguenza, segni di invecchiamento», dice la dietologa Kate Roberts. Aspetta ad alzare gli occhi al cielo e sbuffare: «Sì, vabbè, sai che novità!». I maggiori indiziati per i tuoi squilibri intestinali e cutanei non sono soltanto i soliti noti (glutine, latticini, vino e carboidrati): perfino cibi consacrati come sani e apparentemente al di sopra di ogni sospetto come il pesce, la soia e le verdure possano creare problemi, se non stai attenta. Sorpresa? Se vuoi sapere come evitare i trabocchetti della tua dieta salutista, continua a leggere.

VACCI PIANO CON LA SOIA

Hai eliminato i latticini e, con buona probabilità, con quelli se ne sono andati anche i tuoi brufoli. Una teoria è che il latte vaccino, anche quello biologico, contenga testosterone ed estrogeni, ormoni che aumentano l'attività delle ghiandole sebacee e rendono il sebo più denso. «Così, invece di portare in superficie le cellule morte, il sebo forma veri e propri tappi che ostruiscono i pori, dando origine a eruzioni acneiche», spiega Peter Cox, nutrizionista presso la clinica Omniya di Londra. Però anche escludere completamente i latticini dalla dieta pone qualche problema. Se sostituisci il latte vaccino con quello di soia, ciò che la tua pelle guadagna in purezza andrà perso in termini di tonicità. «Di solito il latte di soia, che è fatto con acqua e fagioli di soia tritati, viene addolcito con zucchero (fino a 12 grammi per cartone) per renderlo più gradevole al palato», sostiene Cox. Le molecole di zucchero si legano alle proteine, compreso il collagene nella tua pelle, in un processo chiamato glicazione. «Di conseguenza i tessuti diventano più ruvidi e le rughe si formano prematuramente», aggiunge il dermatologo Harold Lancer. Un altro problema del rinunciare al latte è che costituisce una buona fonte di calcio, necessario per la salute delle ossa. «Le ossa, in particolare quelle delle orbite oculari, del mento e dell'area intorno alla base del naso, si erodono con gli anni. E i tessuti sovrastanti, perdendo sostegno, cominciano a cedere», afferma il chirurgo oculoplastico Sabrina Shah-Desai. Nessuna crema anti-aging può rimediare a questo, quindi devi mangiare cibi ricchi di calcio per evitare l'erosione ossea.

Come rimediare. Aumenta il tuo consumo di ortaggi verdi come cavolo nero e broccoli: Cox raccomanda almeno una porzione al giorno di queste bombe nutrizionali e invita a consumare «molti legumi, frutta a guscio e semi, che sono buone fonti di calcio». È anche consigliato un supplemento giornaliero di vitamina D (circa 1000 mg al giorno), della quale l'organismo ha bisogno per assorbire il calcio. Infine, se ti piace aggiungere il latte al tè, Cox consiglia di usare quello di mandorle o di nocciole non dolcificato per avere un ulteriore apporto di calcio. I danni causati alla pelle dallo zucchero possono essere corretti con strategie topiche. «Qualunque cosa stimoli la pelle a produrre nuovo collagene sarà di aiuto», dice Lancer. A tal fine, lui consiglia il microneedling, una procedura ambulatoriale di medicina estetica nella quale si creano delle microlesioni controllate per attivare i processi rigenerativi della pelle. Per quel che riguarda i cosmetici, è indicato l'uso quotidiano di un prodotto a base di vitamina C, come Eclat du Jour Gel-Crema Viso Energia & Idratazione, Clarins (e 28). Consigliato anche un integratore alimentare a base di vitamina C caratterizzata da un'elevata biodisponibilità e a pH tamponato (non acido): Ester C Plus 500, Solgar (e 36).

CALIBRA LE PROTEINE

Hai abbandonato un'alimentazione prevalentemente basata su carboidrati raffinati a favore di una dieta proteica per massimizzare il workout ad alta intensità che ti renderà snella e muscolosa. Allora perché la tua pelle soffre di uno sgradevole cocktail di opacità, desquamazione e rughette? Il fatto è che in tutto ci vuole equilibrio. Oltre a favorire la crescita dei muscoli, le proteine incoraggiano la produzione di collagene, che ispessisce la pelle e previene le rughe. Ma c'è un rovescio della medaglia. Le proteine producono molte scorie e più ne mangi, più i reni dovranno lavorare per eliminarle dal sangue. «Le più recenti ricerche supportano la tesi che reni sani possano adattarsi a un aumentato apporto proteico senza impatti negativi», sostiene Roberts. Tuttavia, in caso di ridotta funzionalità renale, si può incorrere in problemi come la disidratazione: «Il corpo, infatti, è costretto a prelevare l'acqua dai tessuti per lavare via le scorie», avverte la naturopata Nigma Talib. «E questo può causare formazione di rughe, sensibilità cutanea e anche acne, perché la produzione di sebo è accelerata». Un altro fatto spiacevole: sebbene mangiare carne e pesce in scatola sia un modo comodo per avere la tua dose di proteine, essi contengono molta istamina. «Si tratta di una sostanza chimica naturale che si sviluppa col tempo nei cibi conservati; più sono vecchi, più elevato è il livello di istamina», dice Cox. «Se hai una sensibilità all'istamina, è quasi inevitabile ritrovarti con chiazze rosso vivo sul petto e le guance. A lungo andare, questa reazione porta alla rottura di piccoli capillari sotto la superficie cutanea, e il risultato è un arrossamento semipermanente (aka rosacea)».

Come rimediare. La pelle disidratata ha bisogno di acqua. Evita creme emollienti grasse e orientati invece su oli e sieri a base di acido ialuronico, una molecola che trattiene l'acqua come una spugna. Scegli preferibilmente un prodotto contenente ialuronico a basso peso molecolare, che penetra più in profondità rimpolpando la pelle, piuttosto che ad alto peso molecolare, che si limiterebbe a idratare lo strato superficiale della cute. Per esempio Hydrating B5 Gel Fluido Idratante Viso SkinCeuticals (in farmacia, e 65). Se hai una sensibilità all'istamina, che come abbiamo visto predispone alla rosacea, usa prodotti con principi attivi in grado di calmare l'infiammazione e ricostruire la barriera protettiva della pelle. Per esempio Defence Tolerance AR+ trattamento anti- rossore intensivo Bionike (e 24), che riduce l'ipersensibilità epidermica e attenua i rossori persistenti e intensi anche con eventuali capillari evidenti (eritrosi, couperose) e ne previene la ricomparsa. Per quel che riguarda l'alimentazione, chi ha problemi renali non dovrebbe eccedere la dose giornaliera raccomandata (RDA) di proteine, che, secondo Roberts, è di 1,5 grammi per chilo di peso corporeo, vale a dire - per una donna di 60 kg - 90 grammi o due grosse fette di petto di pollo al giorno. «Completa la tua dieta con carboidrati complessi come cereali integrali, quinoa e grano saraceno, che mantengono stabile il livello glicemico», consiglia Talib.

ATTENTA ALL'INSALATA!

Il vegetarianismo ha perso la sua connotazione anemica e hippie e fa sempre più proseliti. Ci sono ragioni in abbondanza per la quali la tua pelle ti ringrazierà di esserti convertita a una dieta green: la frutta a guscio migliora la circolazione favorendo l'arrivo dei nutrienti alle cellule, mentre frutta e verdura sono ricche di antiossidanti che combattono i radicali liberi, contrastando i danni cellulari. Ma anche in questo caso c'è il rovescio della medaglia. Frutta e verdura contengono anche composti noti come ossalati, che sono sostanzialmente pesticidi naturali. «Il problema è che, se consumati in grandi quantità, gli ossalati possono acuire i processi infiammatori», dice Sohére Roked, specialista in medicina integrata e autrice di Mai più stanchi (Piemme). L'infiammazione è il modo in cui il corpo risponde a un'invasione di sostanze indesiderate, producendo globuli bianchi per distruggere gli aggressori. Questa reazione causa gonfiore e irritazione e, se si prolunga nel tempo, danneggia i tessuti sani. L'infiammazione intestinale spesso provoca stanchezza, che ti si leggerà in faccia sotto forma di colorito giallastro e occhiaie scure. Se sei vegana, poi, rischi anche di non assumere la varietà di proteine necessaria per la rigenerazione della pelle e il mantenimento dei muscoli. Le uova in particolare sono ricchissime di nutrienti preziosi per il benessere della pelle e dovrai assicurarti fonti alternative delle proteine nobili e dei lipidi che forniscono.

Come rimediare. Anche in questo caso la parola chiave è "equilibrio". Per quel che riguarda l'alimentazione, devi assumere proteine «"complete" ad alto valore biologico e che contengano quegli aminoacidi che il corpo non può produrre», suggerisce Roberts. «Inserisci nella dieta legumi, cereali, frutta a guscio e semi e gli acidi grassi essenziali omega-3 e-6, potenti antinfiammatori, sotto forma di olio di oliva, di girasole, avocado e altri oli vegetali». A livello topico usa l'olio di argan, una delle migliori fonti di acidi grassi essenziali. L'Olio di Argan, ricette del dott. Pignacca (da Douglas, e 13,95), per esempio, è concentrato puro al 100%. È ricco di acidi grassi essenziali, di vitamina A ed E, di flavonoidi e tocoferoli naturali. Anche i retinoidi, però, sono importanti: «La pelle dei vegetariani richiede un aiuto extra per produrre collagene e ripararsi», afferma Lancer. Prova una overnight mask che rigenera e ripara la pelle come Cilantro & Orange Pollutant Defending Masque, Kiehl's (da e 18). Per contrastare gli effetti visibili della stanchezza è utile anche un siero che migliori il colorito (per esempio a base di acido ferulico) e per il contorno occhi un prodotto contenente caffeina, che drena e favorisce la microcircolazione. Un esempio: Excellence Soin Sublimateur, Eiesenberg (e 113 euro), trattamento mirato per il contorno occhi affaticato, devitalizzato con occhiaie o gonfiori.