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Impacto Training di Fabio Inka (edizioni Mediterranee)

Con Fabio sfatiamo alcuni falsi miti legati al fitness. L'appuntamento è qui, ogni 15 giorni, il lunedì mattina. Stay tuned!

FALSO MITO 4 Non dimagrisco perché ho una cattiva genetica.

REALTÀ

La genetica influisce, ma il Dna non segna il tuo destino.

L'influenza dei geni sulla regolazione del peso è un argomento molto studiato (El-Sayed Moustafa & Froguel, 2014). Sappiamo per certo che i geni hanno la loro influenza: infatti un recente studio ha dimostrato che oltre la metà della variazione dell'indice di massa corporea nella popolazione può essere attribuito a differenze genetiche fra gli individui (Belsky et al., 2012).

Detto questo, però, va specificato che il Dna non segna il nostro destino. Un tempo si riteneva che il nostro patrimonio genetico fosse stabilito dalla nascita e che nulla potesse cambiarlo nel corso degli anni. Recentemente la ricerca scientifica ha invece dimostrato che pur non alterando la sequenza del Dna, l'espressione dei geni può essere influenzata e regolata in risposta a diversi stimoli, inclusi per esempio i fattori ambientali, lo stress, ciò che mangiamo e persino dalle emozioni (la branca della biologia che studia questi effetti è definita nutrigenetica).

La percentuale di persone in sovrappeso è aumentata drasticamente dagli Anni '60 a oggi, ma i geni non sono cambiati (Prof. Belsky, Università di Duke, USA). Anche in Italia, come ci rivela l'Istat, si è verificato un fenomeno analogo, e ciò è dovuto all'interazione tra i fattori ambientali e la predisposizione genetica all'obesità/adiposità.

In particolare, si ritiene che un ruolo chiave lo abbiano giocato i cambiamenti nella dieta e nello stile di vita nel corso degli ultimi tre decenni. In ogni caso anche se hai una predisposizione genica all'obesità, questa può essere ridotta fino al 30% con l'attività fisica (Kilpelinen et al., 2011). È chiaro che il sovrappeso eccessivo ha spesso cause multifattoriali e non voglio semplificare troppo l'argomento, tuttavia, se hai sperimentato difficoltà a perdere peso anche praticando attività fisica, sappi che non puoi imputare il mancato successo solo alla genetica e dunque darti per vinto.

Molte persone evitano di fare anche solo 150 minuti di esercizio a settimana, considerati il minimo dalle linee guida internazionali (LARN 2014). Se tuttavia ti stai allenando, sei sicuro che lo stai facendo nel modo giusto e alla giusta intensità? Inoltre, chiediti se hai mai cambiato la varietà del tuo allenamento. Quando si svolgono solo esercizi routinari, il corpo si adegua e non si ottiene la risposta voluta dal metabolismo. Ricordati che il muscolo è più efficiente del grasso in termini di calorie da metabolizzare, quindi assicurati di inserire nel tuo piano di allenamento esercizi che rafforzano la muscolatura.

Naturalmente, i benefici dell'esercizio devono essere accompagnati da una dieta sana e bilanciata. Ricorda che mangiare bene non significa mangiare poco o privarsi di macronutrienti (proteine, carboidrati, grassi).

Conclusione? Quello che dicono i nostri geni non è una scusa universale, perché ciascuno di noi ha il potere di controllare le proprie abitudini alimentari, le ore dedicate all'attività fisica e il proprio stile di vita in generale. Le percentuali di individui con una patologia genica conclamata, verificata e diagnosticata con test e analisi, che non gli permette oggettivamente un miglioramento o un controllo della massa muscolare o della massa corporea in generale, rappresentano un numero limitato, e in ogni caso esistono cure specifiche.

Quindi, se qualcuno ti ha detto: "Non metterai mai massa muscolare perché non sei predisposto" o "Non avrai mai la pancia piatta o i glutei sodi perché non è la tua costituzione", sappi che è una sua opinione. Certo, ogni persona è diversa dall'altra e potresti fare più fatica del tuo vicino di casa nel controllare il peso ponderale o incrementare la massa muscolare, ma sarai sempre in grado di migliorare e ottenere il tuo massimo applicando le corrette strategie.

LA NUTRIGENETICA

La nutrigenetica, disciplina che studia le relazioni tra il cibo e la struttura del Dna individuale, formulando modelli di alimentazione personalizzati, ha messo in evidenza che l'assunzione o meno di alcune sostanze (integratori alimentari,farmaci ecc.), introdotti quotidianamente con la dieta, parallelamente allo stile di vita (esposizione al fumo di sigaretta, consumo di alcol ecc.) potrebbero influenzare l'espressione genica di ciascun individuo intervenendo sulla predisposizione a determinate patologie, prevenendone il manifestarsi, curando, o semplicemente mantenendoci in buona salute. La nutrigenetica riguarda quindi lo studio di alcuni geni marcatori che causano differenze nella risposta fenotipica alle molecole introdotte con la dieta, con l'obiettivo di valutare i rischi e i benefici per l'individuo di determinate componenti della dieta. In tal modo si individuerebbero gli alimenti più appropriati per ciascuno di noi, con l'obiettivo di costruire una "nutrizione sartoriale" (Arkadianos et al.,2007) ovvero una dieta su misura per chiunque.