Good news: Skin, dopo X Factor, torna a tessere la sua ragnatela musicale con la reunion della sua band Skunk Anansie che conta i soliti noti: Cass al basso, Ace alla chitarra e Mark Richardson alla batteria. Tutti di nuovo insieme appassionatamente. Il 15 gennaio 2016, infatti, esce il nuovo album, il sesto della carriera, che già nel titolo sbaraglia ogni ordine di idee: Anarchytecture. Siamo state alla presentazione per non perderci neanche un dettaglio e scoprire cosa ci aspetta dopo Paranoid & Sunburnt (1995), Stoosh (1996), Post Orgasmic Chill (1999), Wonderlustre (2010), Black Traffic (2012). Sì, hai visto bene, fanno gli animali da palco da più di 20 anni.

La bomba è pronta a esplodere anche se Skin è così piccina e non ti aspetteresti tanto se non fosse per quella voce che grida vendetta alla prima nota. Abbiamo raccolto qualche anticipazione su tutto quello che la cantante ha messo dentro le canzoni insieme ai suoi soci di avventura che hanno tutta l'aria di essere dei veri mattacchioni. Probabilmente soltanto lei potrebbe reggere le fila del gruppo per non fare perdere il controllo: basta un piccolo, uno dei suoi, urlettini per rimetterli in riga. Dacci un occhio tu stessa:

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Sembra anche, ma non abbiamo prove alla mano se non le parole dei componenti della sua band, che Skin a X Factor abbia tirato fuori il meglio di sé. Insomma, ha fatto la brava. Ma davvero la brava. Quindi, considerato tutto, speriamo che per Anarchytecture sia venuto fuori anche qualcos'altro.

Ecco cosa dovresti sapere prima di sentire il disco:

1. Ha una copertina super cool che ti fa sentire nostalgia delle mega copertine da vinile in cui tutti i dettagli si vedevano bene senza avvicinare il disegno agli occhi con un movimento leggiadro degno di una vera talpa. L'ha disegnata l'artista italiano No curve che lavora esclusivamente con il nastro adesivo colorato e, come dice il nome, i suoi disegni non hanno neanche mezzo accenno di curva. Gli Skunk Anansie si sono rispecchiati molto in lui, perché, per questo nuovo album, hanno deciso di bandire ogni morbida deviazione e arrivare dritti al punto della questione. Insomma, pochi giochi/giri di parole, condensare is the new black!

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2. È stato un anno in cui Skin ha concentrato un sacco di esperienze ed emozioni che erano pronte a esplodere in qualche modo. Indovina quale? Ecco sì, in un nuovo album scritto per parlare dell'ordine e del caos che esiste in ognuno di noi. Perché, ok, da fuori sembra tutto tranquillo, la marea è bassa e il cielo sereno non minaccia tempesta, ma poi, sotto sotto, ognuno di noi ogni giorno si dibatte in mille problemi. Le cause le sappiamo: amore, emozioni, costrizioni, libertà. Quindi, sicura che sia tutto in ordine o in fondo in fondo la vita è tutta un po' Anarchytecture, perfetta fuori e un po' in disordine dentro?

3. Ci ha messo un po' di elettronica. Perché, intendiamoci, in un album provi a fare confluire tutte le tue passioni e le tue esperienze e Skin, oltre a fare l'ugola d'oro e di metallo, è anche una DJ che ne sa parecchio di quel mondo lì. E, poi, a dire il vero, non è la prima volta in cui gli Skunk Anansie si cimentano nel genere. Qualcosa l'avevano già preannunciata nei lavori passati e ora son tornati per darci una nuova carica.

4. La band ha fatto meno la pigra grazie a Skin. I ragazzi pare che si siano divertiti parecchio. Certo, lo dicono loro stessi, ogni tanto tendono a essere un po' pigri e a prendersela con calma, ma questa volta Skin, che era presa tra i mille impegni, ha dettato i tempi e loro sono riusciti a concentrare tutte le energie per tirare fuori un album al meglio. Ovvio, non è che abbiano proprio rinunciato al cazzeggio. Cosa c'è di meglio che lavorare seriamente divertendosi parecchio?!

E, poi, tanto per farcela amare ancora un po' di più, ha lasciato un messaggio a tutte le Cosmogirls!

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